LE SELEZIONI.

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"Ti piace?" chiese Lucy sdraiata sul letto appoggiata al petto del ragazzo, guardandolo giocare a petto nudo con la collana.

"E' bellissima" disse baciandogli la fronte.

Era mattina e la luce entrava tiepida dalle tende della camera del rosato, illuminando tutto senza dare fastidio agli occhi, i vestiti dei due erano sparsi a terra in disordine.

"Mi sei mancata"

"Anche tu" disse sistemandogli una ciocca di capelli.

Lucy lo guardò sospirando "Devo dirti una cosa" annunciò mettendosi a sedere coprendosi il petto col lenzuolo.

"Che succede?" chiese il ragazzi mettendosi nella stessa posizione massaggiandole la schiena con una mano, facendola rabbrividire.

"Non voglio farti arrabbiare"

"E' qualcosa che sai già che mi fa arrabbiare?" scherzò.

"Vedi ... a Ibiza io e Levy abbiamo conosciuto un gruppo di ragazzi ..." Natsu allontanò la mano dalla sua schiena facendo sparire il sorriso dal suo viso.

"Ci hanno invitato in discoteca, ma solo da amici senza nessun doppio fine"

Natsu la fissava serio, non era abituata a quell'espressione, il suo sguardo la stava mettendo a disagio.

"E io ho bevuto qualcosa e questo ragazzo del gruppo ... mi ha baciato"

"Ti ha baciato o vi siete baciati" chiese con acuta freddezza.

" ... ci siamo baciati. Ma non è successo nulla dopo e per me non significa nulla"

"Cazzo" sussurrò Natsu alzandosi dal letto, la biondo lo guardò girato di schiena con le mani tra i capelli.

"Te l'ho detto non ha significato nulla"
"Beh pensavo che dopo quasi un anno di relazione non andassi in giro a baciare ogni ragazzo interessato a te anche se non significa nulla" disse con tono infastidito.

Lucy prese al volo la maglietta del ragazzo dal pavimento e la infilò per uscire anche lei da quel groviglio di coperte.

"Mi dispiace ok? Ci sto davvero male per questo per questo te l'ho detto"
"Mi da comunque fastidio"

"Oh no perché io mi diverto a baciare gli sconosciuti!"

"A quanto pare" "A QUANTO PARE UN CORNO! Natsu comprendo che ti dia fastidio ne hai ragione ma preferivi che non ti dicessi nulla?"
"CAZZO LUCY sai che ci sono cose che non sopporto, potevi rifiutarlo"
"ERO UBRIACA"
"PERCHE' BEVI SE SAI CHE POI NON REGGI! SE QUELLO VOLEVA SCOPARTI ALLORA? METTI CHE VOLESSE STUPRARTI"
"NON E' CHE OGNI ESSERE MASCHILE VUOLE STUPRARMI COME CREDI TU"
"NO HAI RAGIONE ALLORA PREGO VAI, FATTI TOCCARE E LIMONARE DA TUTTI"

"Che stai dicendo? Stai facendo un dramma solo per un bacio"

"Oh certo se è solo un bacio" disse fra se e se.

"La prossima volta non ti dirò nulla" disse rivestendosi.

"Perché ci sarà una prossima volta?"
"Anche se ci sarà non ti dirò nulla perché non voglio litigare per un uno che non vedrò mai più nella mia vita" disse sedendosi sul letto per allacciarsi le scarpe.

Natsu fece lo stesso dandogli la schiena "Io non ho baciato nessuna comunque"
"Siamo tornati all'asilo?"
"Quanto mi da fastidio quando fai così ..."

"Ce ne sono di te che mi danno fastidio ma non ti critico per questo"

"Ad esempio?"

Lucy si alzò "Ad esempio? Non sai tener sistemata nemmeno la tua camera, non prendi niente sul serio oltre al basket e tutti i tuoi amici al compleanno volevano spacciarmi dell'erba!"
"Avevo messo in chiaro quando ci siamo messi insieme che non sono il fidanzatino DOC da presentare ai genitori"
"MA NEMMENO UN DROGATO COME TUO PADRE" Lucy si tappò la bocca con le mani subito dopo aver detto quella frase, cazzo! Perché le parole erano uscire da sole? Perché non sapeva controllarsi in quei momenti.

A LITTLE PIECE OF LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora