Lucy quel giorno sentiva freddo, molto freddo, stava congelando! Si svegliò per il troppo freddo e si rese conto della situazione, si trovava nella vasca da bagno; l'acqua si era raffreddata e faceva venire la pelle d'oca alla ragazza.
Si guardò intorno, notando di essere da sola, dov'èra Natsu?
Si alzò recuperando un asciugamano con cui coprirsi, si specchiò al vetro sopra il lavandino, i capelli erano annodati e appiccicati al colle e alle spalle chiare, gli occhi a panda erano tutto quello che restava del trucco.
Un altro brivido di freddo la scosse, doveva scaldarsi subito. Uscì dal bagno, notando che la porta era solo chiusa con la maniglia.
Si resse la testa per il dolore, brava Lucy non ti è bastata la prima volta vero? Almeno la maggior parte delle cose se le ricordava, già la maggior parte ...
Oltre alla testa le faceva male anche la schiena, come aveva fatto ad addormentarsi nella vasca non lo sapeva neanche lei.
Si trovò Natsu steso nel letto, obliquo, occupando tutto il letto matrimoniale. Nella stanza la finestra era aperta ma i resti delle sigarette gettate nel bicchiere emanavano ancora un odore poco piacevole alla ragazza.
Guardò il rosato, abbracciato a un cuscino, russando di tutto gusto, con addosso solo dei pantaloni della tuta.
All'ennesima ventata si precipitò contro la finestra chiudendola con forza, lasciando le finestre svolazzare per l'ultima volta.
si diresse verso la valigia e si tolse l'asciugamano, iniziando a vagare tra i vestiti alla ricerca di qualcosa di caldo da indossare.
Una volta recuperata la biancheria intima tornò alla ricerca di un maglione, forse quello di Natsu che usciva dalla sua valigia, non si sarebbe offeso di essere indossato da una ragazza.
Si fermò quando sentì due braccia forti stringerla sotto il seno e un piacevole calore lungo la schiena.
"Buongiorno" disse Natsu poggiando la fronte sulla spalla nuda della ragazza.
"Buon giorno"
"Come ti senti?"
"Penso che tra poco darò si stomaco" disse cercando di diffondere il calore del ragazzo in tutto il suo corpo.
"Non sarebbe strano se non sei abituata"
"Tu come stai?"
"Solo un po' di mal di testa" disse ancora contro il suo collo.
"Ma tu stai gelando" disse sentendo la pelle d'oca.
"Ho dormito nella vasca" Natsu scoppiò a ridere.
"Smettila" sbuffò gonfiando una guancia.
Lo sentì baciarle la base del collo scoperta dai capelli ancora fradici.
"Mettiti qualcosa o ti ammalerai"
"Stavo cercando qualcosa"
Natsu buttò uno sguardo ai vestiti della compagna, poi andò verso la sua valigia e afferrò il primo maglione che usciva, era di un blu scuro.
Lo lanciò alla ragazza "Mettilo, ti scalderà prima"
"Grazie" disse Lucy infilandolo dalla testa.
Gli era enorme, arrivava fino a metà polpaccio e dovette risvoltare le maniche diverse volte. Doveva ammettere che era molto caldo.
Natsu la fissò per un attimo vedendola più piccola di quello che già era.
Si avvicinò a lei e l'abbracciò, baciandole la fronte.
"Devi asciugarti i capelli" disse dolcemente.
"Si ... deve esserci un asciugacapelli in bagno." Disse separandosi dal ragazzo e dirigendosi verso il bagno.
Una volta rimasto da solo Nats si strofinò il viso con le mani, era distrutto. In effetti neanche lui stava benissimo, aveva perso il ritmo di una volta.
Prese le sigarette dal comodino e aprì il pacchetto notando che ne restava una sola.
"Quanto cazzo ho fumato ieri?"
Si accese la sigaretta e recuperò anche il bicchiere dove c'era la cenere.
Lucy emerse dal bagno "Natsu se fumi aprì la finestra?"
"Non avevi freddo?"
"Per favore se no dopo inizia a puzzare tutto di fumo"
Natsu sopirò e scostò le tende, facendo attenzione a non incenerirle e aprì la finestra, abbastanza da farci passare la mano con la sigaretta.
Appoggiò la testa al telaio della finestra, cercando di diminuire le pulsazioni alle tempie.
Poco dopo il telefono suonò, lo afferrò dal pavimento ... chissà come ci era finito.
Nastu sospirò, era Sting.
Poggiò il telefono all'orecchio.
"Pronto" disse tra il dormiente e il morente.
"Natsu?"
"Sting?"
"Tutto bene?"
"Non so ... oggi è il 21 Maggio?"
"No è il 1 Gennaio. Sicuro di stare bene?"
"Basta che non sia il 21 Maggio"
"Cosa centra il 21 Maggio?"
"Sting dimmi che cazzo vuoi prima che collassi contro la finestra!"
"E va bene. Mia sorella non risponde ne ai miei messaggi ne alle chiamata di mamma e papà quindi mi hanno chiesto di chiamare te"
"Ok"
"Quindi?"
"Quindi cosa?" chiese facendo un tiro.
"Come sta Lucy?"
"Sta bene ..."
"Mi fa piacere dille ch- ."
"Aspetta sta vomitando, vado a tenerle i capelli. A dopo Sting."
"Vomita di prima mattina? NATSU NO APSETTA NON METTERE G-."
Juvia si rigirò nel letto, accoccolata tra le braccia di Gray, lo guardò sorridendo, baciandogli la guancia.
Contenta si voltò dal lato opposto per dormire ancora un po'. Ma il sonno sparì subito.
Nel letto insieme a loro c'era anche Lyon ... indecente come loro.
Juvia si mise a sedere coprendosi con il piumone, guardò i due ragazzi cercando di concepire quello che stava succedendo.
"Juvia ha tradito Gray-sama! Come ha potuto fare una cosa del genere? O no Juvia è una persona orribile! Ora Gray-sama la odierà per sempre non potrà più guardarlo negli occhi!" iniziò a piangere come una fontana, ma smise subito.
"Forse è solo un illusione, Lyon è entrato nel letto quando Juvia e Gray stavano già dormendo fedelmente! ... Non i suoi vestiti sono per terra, i vestiti di tutti erano per terra!"
Sentì movimenti strano sotto le coperte, Gray si era svegliato.
"Juvia" disse ancora mezzo addormentato.
L'azzurra aveva gli occhi lucidi, quando il corvino si rese contò della situazione.
Gray venne colpito da una forte rabbia, preso da un impulso diede una gomitata in faccia al cugino che si svegliò di soprassalto.
"Ma sei impazzito?" disse alzandosi dal letto, con addosso solo i boxer.
"Tu! Che ci fai qui?" chiese Gray alzandosi a sua volta.
"Io? Mi pare ovvio" disse sorridendo beffardo.
"Cos'hai fatto alla mia ragazza?" chiese recuperando della biancheria intima.
"Cosa ho fatto io? Cosa ha fatto lei" disse indicandola col dito.
"Juvia non ricorda nulla" si difese.
"La tipica scusa delle troiette"
"Non osare chiamarla così"
"Da come si è comportata poche ore fa, il termine mi sembra giusto"
I due iniziarono a picchiarsi, finché Gray non riuscì a prendere Lyon e buttarlo fuori dalla stanza.
"Gray-sama Juvia –."
"vestiti e vai via" disse freddo uscendo a sua volta dalla stanza.
Juvia iniziò a piangere, Gray aveva ragione, Lyon è bravissimo a rovinare ogni cosa.
Gray percorse il corridoio fino alla porta del ragazzo, gli sembrava tutto troppo irreale.
Bussò alla porta una volta, due, tre, alla quanta diede un pugno poderoso alla parete.
"Ma sei impazzito? Mi scoppia la testa!" disse Natsu aprendo la porta.
"Devo parlarti ora! Posso entrare?"
Natsu guardò la bionda che si era riaddormentata sotto il piumone.
"andiamo giù è meglio" disse recuperando una maglietta nera rovinata.
I due scesero le scale, sperando di mettersi sul divano, ma scoprirono che esso era occupato da Kagura, mentre Rouge dormiva sul tappeto vicino.
"Posso vomitargli addosso?" chiese il rodato guardando la ragazza dormiente.
"No vieni" i due entrarono in cucina.
Trovando Erza e Gerard intenti a parlare con una cioccolata calda in mano.
"Quanta gente ha dormito qui stanotte?" chiese Gray.
"Amico" Natsu batté il pugno all'amico.
"Avete dormito in cucina?"
"In realtà siamo stati tutta notte a parlare"
"Beati voi"
"Gajeel e levy?" chiese guardandosi intorno e sotto il tavolo.
"Sono tornati in città con gli altri" disse Erza.
A differenza di loro, erano molto più lucidi e sani quella mattina.
Dopo una tanto aspirata aspirina e un caffè i due iniziarono a parlare.
"Juvia mi ha fatto le corna" confessò
"nah"
"Si invece, eravamo nel letto e c'era anche Lyon"
"Ma se juvia ha già programmato il vostro matrimonio? poi tuo cugino non è una botta di simpatia insomma fa sempre quella risatina irritante."
"Sta di fatto che è successo"
"Non è completo tradimento se è una cosa a tre ... è un tradimento a metà ... quant'è la metà di tre?"
"Quindi ti andrebbe bene? Si vede che non nessuna ti ha mai messo le corna"
Natsu lo guardò dritto negli occhi nel modo più serio possibile.
"Ok ritiro quello che ho detto ... ma ora?"
"Ora a me scapperebbe da pisciare" disse alzandosi.
"Sei d'aiuto ne!"
"Ti dico solo una cosa: lei stra vede per te quindi ora si sentirà una merda, non girare il coltello nella piaga"
Natsu risalì le scale fino alla camera ma si fermò quando sentì Juvia piangere e Lucy che tentava di consolarla, forse era meglio lasciarle da sole.
"Andrò a vedere se c'è qualcun altro in giro"
Si fermò quando vide Lyon
"Ehi tu! Che cazzo combini?"
"Natsu? Hai sentito le urlate di Gray? È sfollato" disse divertito.
"Fai schifo Juvia sta di merda ora, solo per colpa tua."
"Parla il più fedele del mondo."
"Sono cambiato"
Lyon rise prendendo il telefono.
"Ne sei sicuro?" chiese passandogli il telefono e scendendo le scale.
Natsu la guardò la foto, la fissò per dei minuti interminabili.
Era una vecchia foto di lui con Lisanna, già si erano messi le corna reciprocamente anche a capodanno.
fissò la porta della sua camere, egoisticamente ringraziò che sia toccato a Gray e non a lui.----------------------------------------------------------------------------------------------------------Volevo ringraziare tutti per il grande successo che sta avendo questa storia e lo devo solo a voi quindi .... grazie.
se vi interessa passate a leggere anche le altre mie storie ( che purtroppo non sono Nalu )
ancora grazie per i grandi risultati che sta avendo questa Nalu.
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A LITTLE PIECE OF LOVE
FanfictionLucy una ragazza normalissima e Natsu un adolescente dal passato difficile, ribelle e amante del basket. I due non si conoscono fino al faló di fine estate dove i due verrano conivolti in qualcosa piu grande di loro. Le storie d'amore sono sempre qu...