TUTTO BENE QUEL CHE FINISCE BENE ... O FORSE NO.

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Lucy aprì gli occhi, la prima cosa che vide fu il volto di Natsu ancora addormentato.
Sorrise davanti a quella visione, i ricordi delle scorsa notte tornarono alla mente, quanto era stata bene lo sapeva solo lei.
Si voltò leggermente per guardarsi intorno, la luce proveniente dalle fessure della tapparella illuminava la maggior parte della stanza.
Guardò la sedia della scrivania traboccare di vestiti, si guardò intorno alla ricerca del suo telefono.
"Cavolo" imprecò a bassa voce, ricordando che la sua borsa era sul divano.
Cercò di alzarsi ma due forti braccia la tennero ancorata al letto.
"Te ne vuoi andare mentre dormo? Non è molto gentile" disse Natsu ancora mezzo addormentato.
"Ho lasciata la borsa sul divano" sussurrò al suo orecchio.
"Non ne hai bisogno" disse baciandole la spalla nuda, lucy sorrise voltandosi.
I due si baciarono, il rosato si sdraiò a pancia in su portando la ragazza su di se.
Si baciarono ancora e ancora finché non si sentì bussare alla porta, stranamente chiusa.
Natsu si alzò e aprì la porta, Lucy vide l'uomo davanti alla porta, doveva essere Zeref, suo fratello maggiore.
"Buongiorno fratellone"
"Ho interrotto qualcosa?" chiese sporgendosi per dare un occhiata alla ragazza.
"No, sei già in piedi?" chiese sbadigliando.
"Natsu ..." incominciò Zefer sorpreso "E' mezzogiorno ... volevo chiederti se dovevo aggiungere un posto"
Calò il silenzio ma scoppiò subito in panico generale.
"No grazie lo stesso" disse Natsu sudando freddo.
"Va bene." si sporse di nuovo "E' stato un piacere" disse rivolto a lucy.
Il rosato chiuse la porta, iniziando a camminare avanti indietro per la stanza con le mani tra i capelli.
"SONO.MORTO." disse alla ragazza che stava recuperando i suoi vestiti.
"Calmati, andrà tutto bene" disse rivestendosi in fretta.
"DEVO.PORTARTI.SUBITO.A.CASA."
"Smettila di urlare" disse baciandolo a stampo
"Scusa" i due si sorrisero prendendosi le mani.

"Sting ti prego fammi un favore: vattene" implorò Capricorn sorseggiando il caffè, Sting era con la fronte postata su un libro aperto a metà, davanti a lui il pc acceso lampeggiava di rosso.
"Sting" lo richiamò sentendolo ronfare sul libro.
Capricorn diede una ginocchiata al tavolo, che tremò.
Sting alzò la testa di scatto e guardò il pc.
"Come simulazione fallita. Come può Yukino essere così intelligente?" domandò ributtando la testa sul libro.
"Sai esiste una lieve differenza tra voi due"
"Ovvero?"
"A differenza tua, lei la materia la capisce, nella nostra lingua madre"
il ragazzo fulminò l'uomo con lo sguardo.
"Ora vai a casa, sono vecchio devo dormire prima del torneo di bowling contro i docenti di università di legislazione, avvocati, trovano un regolamento anche per l'uso di un bagno pubblico"
"Ti prego dammi ripetizioni!" lo implorò alzando la testa dal libro e unendo le mani.
"Non penso che basti"
"Mi impegnerò, ti prego" disse sbattendo gli occhi e facendo vibrare il labbro inferiore.
"Sei uguale a tua sorella. Va bene, però voglio impegno da te, non mi piacciono gli scansa fatiche."
"Grazie" disse saltandogli al collo, abbracciandolo.

Natsu scavalcò il muro di casa Heartfilia e aiutò Lucy a fare lo stesso, nascondendosi dietro le piante arrivarono fin sotto la finestra della ragazza.
Si fermarono quando il cancello si spalancò e la macchina dei genitori entrò nel garage.
"Devo sbrigarmi" disse Lucy afferrandosi al rampicante, Natsu la afferrò per la vita temendo che potesse cadere all'indietro.
Con fatica riusci a far scorrere la finestra e spalancarla, con i gomiti si spinse dentro a fatica fino al ventre.
"Che bel panorama" disse Natsu che l'aveva seguita per evitare che cadesse.
Lucy arrossì e iniziò a dimenarsi e se non fosse per il rosato sarebbe caduta all'indietro.
"Sta attenta"
"Scusa"
Natsu la spinse dentro e poi entrò a sua volta chiudendo la finestra.
"C'è l'abbiamo fatta" disse la ragazza col fiatone togliendosi il giubbotto e le scarpe.
Da corridoio della casa si sentì la voce della madre.
"Natsu sei in camera mia"
"... Merda! Dove mi nascondo?"
"... sotto il letto" disse spingendolo contro il pavimento.
"Perché hai delle valigie sotto il letto" chiese incastrandosi.
Lucy disfò il letto e si mise sotto le coperte, rivolta verso la finestra, fingendo di dormire.
Layla entrò pochi secondi dopo, guardò la figlia sorridendo, si avvicinò e si sedette sul bordo, scostando una ciocca di capelli biondi.
"Sembra che abbia fatto bene a fidarmi. Per questa volta Natsu è fuori pericolo, anche se non capirò mai cosa ci trovi in lui. Ti lascio dormire" disse baciandogli la fronte.
Layla uscì chiudendo la porta alle sue spalle.
Lucy si mise in piedi e si inginocchiò "Natsu tutto bene?"
"Una valigia ha cercato di mangiarmi la testa" disse gattonando sul pavimento della camera.
"Devi andartene prima che ti scoprano" Lucy aprì la finestra e Natsu la scavalcò con la facilità, reggendosi al rampicante.
"Lo so che non è la situazione ma ... cosa fai a capodanno?"
"Come?"
"Gray fa una festa nell'attico del Hotel di suo padre. Ci vieni con me?"
"Si, ma ora vai"
"OK vado."
lucy richiuse la finestra solo dopo che il ragazzo raggiunse terra.

Rouge entrò nel bar e vide Sting seduto a un tavolo tutto solo.
"Perché mi hai chiamato? È successo ancora qualcosa con Yukino"
"Ho preso una decisione Rouge."
"Spara"
"Voglio smettere col Basket, dopo il torneo invernale"
Rouge lo guardò sorpreso, tra loro due calò un enorme silenzio.
"Perché?" chiese infine.
"Ho fatto due conti e il basket tira via troppo tempo, tempo che dovrei dedicare ad altro"
"Allo studio intendi? E poi i tuoi genitori vogliono che tu vada ad Oxforf o non lo sanno ancora?"
"..."
"Sei sconvolto, devi andare a casa dormirci su"
"Posso farcela"
"No Sting, non sei a livello tale da poterti permettere Oxford"
"Rouge, Yukino è nel nostro team dalla terza elementare e tra poco non ci sarà più"
"Sting le cose cambiano, bisogna accettare i cambiamenti" disse mettendogli una mano sulla spalla.
"Lo sai che non mi piacciono i cambiamenti" disse stringendo i pugni.
"Ascolta avete un anno, godetevelo e ad Agosto si vedrà"
"Devo fare pace con Yukino, sono stato uno stronzo" disse grattandosi gli occhi.
"No ora vai a casa a dormire, guido io ..."

Natsu entrò a casa trovando il piatto caldo in tavola e suo fratello che lo aspettava.
"Perché hai delle foglie tra i capelli?" chiese quando si sedette a tavola il rosato.
"Sono inciampato in un cespuglio" disse guardando delle scartoffie dalla parte non apparecchiata del tavolo.
Zeref gliela strappò di mano "Lo sai che non voglio che guardi queste cose"
"Scusa" disse iniziando a mangiare.
"Devi fare qualcosa a Natale?"
"No perché?"
Zeref fece un sospiro guardando il fratello.
"Ha chiamato la mamma, vorrebbe vederci ..."
"Fanculo" imprecò.
"Natsu!"
"Natsu un cazzo! Io quante volte ho voluto vederla ma lei non voleva? Quante volte ha coperto nostro padre mentre ci faceva del male.
Ti ricordi questa?" indicò la piccola cicatrice sul collo "Mi ha lanciato una bottiglia della birra addosso"
"Natsu la mamma è in cura, magari adesso sta meglio. Fallo per me"
Natsu lo guardò dritto negli occhi.
"Va bene, lo faccio solo per te"

A LITTLE PIECE OF LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora