PROBLEMI IN VISTA

1.2K 101 29
                                    


la serata procedeva nel migliore dei modi, Natsu rideva e scherzava con tutta la squadra. Lucy si era seduta sul divano sola, non le piaceva per nulla che il suo ragazzo dedicasse più tempo a suo fratello piuttosto che a lei, ma sapeva benissimo che era la cosa migliore.

Per tutta la serata sua madre gli ha tirato occhiatacce ai suoi tatuaggi e ad alcune battute forse un po' troppo spinte, mentre suo padre continuava a fissarlo malamente, proprio come fissava Sting, da bambino, quando non aveva voglia di allenarsi ma restare a giocare con amici.

"Dove andate?" chiese Layla vedendo i ragazzi uscire dalla porta finestra.

"Ha smesso di piovere facciamo una partitella."

"Vengo anche io ..." disse il padre uscendo. "ovviamente a darvi un occhio" disse notando lo sguardo contrariato della moglie.

Lucy prese un paio di bicchieri vuoti abbandonati sul tavoli e si diresse la cucina, li posò nel lavabo.

"Lucy posso chiederti una cosa?"

"Certo mamma"

"Quel ragazzo ambiguo, è molto amico di tuo fratello?"

"Non lo so" mentì "Sono nella stessa squadra, sono amici penso"

"Non mi piace non voglio che venga influenzato sai come è fatto Sting si lascia coinvolgere da tutto"

Lucy sospirò, doveva stare calma.

"Io penso che sia una brava persona, insomma è molto gentile"

Layla guardò malamente la figlia.

"Tu in che rapporti sei con lui?"

"Io?" chiese con voce più acuta del normale "niente. Cioè abbiamo parlato un po' in gita. È anche il migliore amico di Gray quindi ogni tanto quando uscivo con Juvia c'era anche lui. Ma, rapporto? No non c'è nulla"

"mano male, voi adolescenti avete tutti la vostra fase ribelle, mi fa piacere sapere che non sei attratta da quel tipo di persona"

Disse sedendosi in parte a lei.

"Perché mi dici questo?"

"Perché so cosa è successo in gita e mi farebbe piacere sapere con chi hai una relazione"

"Mamma ..."

"Tranquilla, è giusto, ora che so che non ti piacciono i ragazzi come l'amico di Sting mi sento più rilassata, presentamelo quando sei pronta"

Lucy si morse il labbro inferiore, quanto si sbagliava sua madre.

Tra le due calò il silenzio finché il Jude non tornò in casa, era bagnato e spettinato.

"Che aria, il pallone volava da tutte le parti" disse entrando con al seguito la squadra.

"Guardatevi siete tutti bagnati, vi prendo un asciugamano" disse alzandosi energica.

Lucy guardò Natsu, i capelli pettinati erano tornati i soliti, la camici era diventata leggermente trasparente e i colori dei tatuaggi sulle spalle erano messe in risalto.

I due si sorrisero, era quasi comica la cosa, bastavano pochi passi per potersi toccare ma sembrava che entrambi avessero dimenticato come si cammina.

"Eccoli, c'era proprio bisogno?" disse la madre consegnano a ognuno di loro un salviettine.

"Grazie signora" disse Natsu prendendolo ma venendo chiaramente ignorato.

"Dimmi ragazzo dove hai imparato a giocare così?" chiese Jude.

Natsu si irrigidì sentendo la sua mano sulla sua spalla, si sentiva sempre in ansia con uomini più grandi lui che tentavano un contatto fisico.

A LITTLE PIECE OF LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora