"Tesoro avanti ripensaci, come puoi volere una cosa del genere?"
"Mamma smettila, ho già deciso" disse Sting prendendo il giaccone.
"Lucy andiamo" urlò dal fondo delle scale.
"Arrivo" rispose la ragazza dalla sua camera.
"Andiamo Sting, ripensaci"
"Mamma sto andando a fare un tatuaggio non in guerra"
"Ti rimarrà sulla pelle per sempre!"
"Lo so!"
"Sono pronta" Lucy scese dalle scale interrompendo i due, di recente la situazione in casa era abbastanza scombussolata.
Sting era sotto pressione per la semifinale, la maturità sempre più vicina e anche per la storia di Yukino.
"Andiamo"
"Perché deve venire anche tua sorella?"
il biondo alzò gli occhi al cielo sospirando.
"Perché voglio vederlo soffrire" scherzò lei spingendolo per la schiena "Forza che arriviamo in ritardo"
"Per colpa tua" disse uscendo.
Prima di andare in studio andarono a prendere Natsu a casa.
"Come fai a non avere freddo?" chiese il ragazzo vedendolo salire con solo una felpa.
L'inverno se ne stava andando ma c'era ancora aria fredda e lui si presentava con una felpa grigia non troppo pesante.
"Non fa più freddo" disse accomodandosi sui sedili posteriori.
"Ciao cucciola" disse sporgendosi per baciarla.
"Ciao"
"Se avete finito andiamo"
"Sei in ansia?" chiese il rosato.
"NO ... solo un po', hai detto che non fa male vero?"
"Ho detto che a me non ha fatto male"
"Ora sono preoccupato"
lo studio era piccolo, ma molto carino con le parti chiare e appesi ai muri i disegni.
Da fuori era un palazzo antico con l'insegna NIRVANA sull'entrata.
"Ciao Natsu" disse un uomo con dei lunghi capelli albini e delle linee nere sul viso.
"Ciao Brain" i due si batterono il pugno.
"Ciao Sting" i due si erano già conosciuti per lo studio del disegno.
"E chi è quest'angioletto biondo?"
"Non guardarla troppo lei è mia" scherzò il rosato abbracciandola.
"Hai una pelle perfetta per i tatuaggi, avrò l'onore di lavorare anche sul tuo corpo"
"Oh no, io no" disse lei leggermente in imbarazzo, era minorenne e serviva la firma dei genitori, cosa che non sarebbe mai successa.
I tre si accomodarono nella saletta, c'era un lettino e una scrivania con i vari strumenti appoggiati.
"Ecco il disegno, che ne pensi"
il disegno rappresentava la testa di un leone che ruggiva e lo sfondo sembrava come schizzi di colore.
Natsu fischiò "E' molto meglio dell'ultima volta"
"Mi piace tantissimo, a te Lucy?"
"Si è magnifico, ma perché un leone?"
"E' l'animale che mi rappresenta e poi quando ruggisce tutti si fermano al suo cospetto, è ciò che voglio fare anche io, voglio che la mia voce venga ascoltata"
"Bene appena sei pronto iniziamo" disse Brain preparando il tutto.
"I-Iniziamo subito? Non so se sono pronto" disse titubante.
"Guarda come hai ridotto quel dragone" disse guardando Natsu che si era tolto la felpa restando in t-shirt.
"Non posso vedere un mio lavoro ridotto così, te lo sistemo"
"Ma non ho soldi con me"
"Non mi interessa, non lo faccio per te, lo faccio per me. Cosa penserà la gente di me con quell'obbrobrio sul braccio?"
"Sting per te va bene?"
"BENISSIMO" disse rigido, se la stava facendo sotto, anche se non lo dava a vedere.
Natsu si sedette sul lettino "Sicuro di non volere nulla?"
"No, mi hai anche procurato un nuovo cliente" disse mettendosi guanti e mascherina.
"Era rosso cremisi vero?"
"Aye"
Lucy si sedette sullo sgabello vicino al lettino.
"Pronto?" chiese con la macchinetta in mano.
"Certo, vai"
la macchinetta suonò e Brain iniziò a ripassare i colori del dragone.
"Cosa senti?" chiese Lucy curiosa.
"Nulla, solo un pizzico"
"Sicuro?" chiese Sting.
"Ehi rilassati sei rigido come un palo della luce."
"Per te non è una novità"
"Natsu non dire nulla che tu eri peggio di lui col primo, ti devo ricordare la risatina isterica che hai fatto mentre ti facevo lo stampo?"
"Avevo anche quindici anni e tu mi facevi paura parlando delle malattie veneree"
"Comunque raccontami un po' l'ultima volta che ti ho visto eri con un albina ossigenata e adesso con uno splendore del genere."
"Si, ci siamo lasciati del tutto, poi ho incontrato Lucy"
"Ti vedo molto meglio comunque, hai meno l'aria da drogato e più rilassato"
"Dici?"
"Si""Ecco abbiamo finito, molto meglio" disse pulendo il tatuaggio, ora i colori erano molto più vivi e i bordi del disegno erano più chiari.
"Ti piace?" chiese rivolto alla ragazza.
"E' bellissimo" disse prendendo il braccio sotto il gomito senza stringere e guardando il tatuaggio.
"Ora tocca a te biondino" disse cambiandosi i guanti e pulendo il lettino.
Sting si sedette sul lettino senza maglietta.
"Ricordati di respirare" scherzò, fasciando il braccio del rosato.
"E' nervoso" disse Lucy sedendosi accanto.
"Va bene, vado con lo stampo" disse una volta pronto tutto, il leone era posizionato sul pettorale destro poco sopra il capezzolo.
"Ti piace?" chiese passandogli uno specchio.
"E' perfetto"
"Iniziamo?" "C-certo"
faceva male, cazzo se faceva male, come aveva fatto a Natsu a restare immobile? Sembrava quasi che colpisse le ossa, e doveva respirare? Era già un impresa restare fermi.
Per fortuna che non era colorato, ci sarebbe dovuto il doppio del tempo e il doppio della sofferenza.
Quando finalmente poté alzarsi si guardò allo specchio, era ancora più bello dello stampo, sembrava un vero leone pronto a ruggire.

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A LITTLE PIECE OF LOVE
Hayran KurguLucy una ragazza normalissima e Natsu un adolescente dal passato difficile, ribelle e amante del basket. I due non si conoscono fino al faló di fine estate dove i due verrano conivolti in qualcosa piu grande di loro. Le storie d'amore sono sempre qu...