Capitolo 2

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È tutto il giorno che vado su e giù per la città a tirar fuori dai loro infimi buchi i miei preziosissimi informatori. Quello che è strano, però, è che nessuno sembra saper nulla di questa setta chiamata Fidelis.

Un paio di loro hanno dato qualche cenno di riconoscimento, ma sembravano troppo spaventati. Avrei anche potuto calcare un po' la mano e farli parlare, ma sembravano davvero terrorizzati dalle eventuali ripercussioni. Un clima di omertà non comune, se si pensa che la prospettiva di soldi facili o di un favore da parte mia, mi aprono sempre molte porte.

Qualcosa non mi torna.

Le informazioni che il Comando ci ha dato, sono davvero molto poche. E perché solo ora ce ne parlano? Come mai non avevo ancora sentito di questi strani casi di rapimento? Il silenzio più assoluto, anche da parte dei media. Pure negli ambienti underground, in cui mi muovo spesso, non c'è mai stato nessun accenno alla vicenda.

Ho il sospetto che siano coinvolte alte cariche dell'Autorità. È l'unico motivo a cui posso ragionevolmente pensare per voler sotterrare e tenere nascosto così a lungo questo caso.

Ho una strana sensazione. Anzi, una brutta sensazione e difficilmente mi sbaglio. Forse, per una volta, dovrei lasciar perdere. Ma sono troppo cocciuta, curiosa e competitiva nei confronti degli altri hunter per abbandonare il caso.

L'orgoglio prima o poi mi ucciderà, ne sono consapevole.

Voglio fare un ultimo tentativo. C'è un informatore in particolare che se sa qualcosa di tutto ciò, non potrà in alcun modo negarmi delle informazioni. In fin dei conti è in debito con me.

Mi dirigo verso sud. Una zona piuttosto pericolosa e gestita da uno dei clan di vampiri più violenti della città. Occupa tre quartieri e non c'è più un umano nella zona da anni. Troppo pericoloso.

Mano a mano che procedo a piedi, appena entrata nel quartiere, sento di essere osservata. Sanno che sono qui. Mi tengono d'occhio, ma per il momento non fanno nulla. Anche loro hanno imparato le buone maniere: prima di massacrarti cercano di capire chi sei. Non come succedeva durante i primi anni dell'Epurazione. Anni in cui gli umani sono arrivati sull'orlo dell'estinzione.

Continuo a camminare tranquillamente come se avessi ogni diritto di essere lì. Sanno che qualcosa non torna. Sentono il mio cuore battere, quindi non sono una non morta, ma potrei essere qualsiasi altra cosa, quindi sono prudenti.

Ad un tratto compare, quasi dal nulla, direttamente di fronte a me, una vampira: alta, magra e con capelli rosso fuoco.

"Chi sei e cosa ci fai qui?" Sputa fuori le parole con violenza a stento repressa.

"Sono una cacciatrice. Ho bisogno di parlare con Raphael."

"Mmmh, Raphael non è qui questa sera. Dovrai tornare un altro giorno." Dice con tono sprezzante e di superiorità.

"E' inutile mentire, so che c'è e che sa che sono qui. Dì al tuo capo di smetterla di fare il prezioso e di venire allo scoperto. Ho urgenza di parlargli."

"Come diavolo ti permetti di avere delle richieste?! Sporca umana..."

Non finisce di parlare che si sente un altro sibilo e spostamento d'aria e compare di fronte a lei un vampiro alto quasi uno e novanta, con quell'aura affascinante tipica della loro razza. Morto quando aveva circa quarant'anni e uno sguardo antico che sembra leggerti dentro, ogni tuo più profondo segreto svelato. Emana un forte alone di potere e percepisco, come un peso sul petto e sulla mia pelle, i secoli vissuti da non morto. Ho sempre avuto la capacità di intuire quanto un vampiro è antico.

The Bounty Hunter - La cacciatrice di taglie (Vol. 1) - (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora