Capitolo 28

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Passano due giorni di totale calma e tranquillità, senza che succeda nulla di rilevante.
La cosa mi inquieta perché ho una strana sensazione di ansia addosso. Una sorta di mal di stomaco, quasi simile a nausea, che non mi abbandona.
Simon continua a chiamarmi per avere aggiornamenti che purtroppo non posso dargli e la cosa mi spezza il cuore perché anche io sono tremendamente preoccupata per la sorte di Daniel. Sono frustrata perché non so più che fare.

Ho pure deciso di fare una ricognizione nella zona indicatami da Raphael, ma inutilmente: è troppo ampia. Come cercare un misero ago nel pagliaio.

Non ci sono nemmeno mandati di cattura: anche i cattivi sembrano in attesa di qualcosa.

È ormai sera e il sole è già tramontato. Sono sdraiata sul divano a leggere un libro, cosa che non mi concedevo da molto tempo. Missy è appallottolata tra le mie gambe e dorme beatamente, riscaldandomi piacevolmente con il suo calore i piedi, che tendo ad avere sempre freddi.

Sul tavolino di fronte a me ho una bella tazza di tè nero fumante, già bevuto a metà.

Improvvisamente mi suona il cellulare. Sono così concentrata sulla lettura che salto per lo spavento.

Mi giro a vedere se ho svegliato Missy per lo scatto improvviso: no, dorme tranquilla.

Afferro il cellulare e leggo sul display che è Carl.

Rispondo subito: "Pronto?"

"Mak!" Esordisce lui.

"Ciao Carl, cosa succede? Ti sento agitato."

"Perché lo sono! Forse più eccitato che agitato."

"Forza, dimmi allora."

"Forse abbiamo la svolta che stavamo aspettando nel caso dei rapimenti."

Faccio un sonoro sospiro di sollievo per la contentezza. Era quello che aspettavo da tempo: "Quindi?!"

"Mi ha contattato la guardia Faerie: a quanto pare a furia di cercare in modo capillare in tutta la città, continuando ad escludere mano a mano i quartieri e procedendo nel seguire un'immaginaria griglia per non tralasciare nulla, ieri pomeriggio uno dei suoi uomini ha finalmente percepito una strana concentrazione di magia e potere in una zona ben specifica e delimitata."

"Bene! Potrebbe essere il luogo in cui hanno rinchiuso tutti i rapiti e dove faranno il rituale."

"Esatto. Ha mandato ovviamente altri uomini nell'area."

"Dove di preciso?"

"Vicino a Battery Park."

"A sud ovest..."

"Esatto. Non mi sembri stupita. Come mai?" Ha un tono cospiratorio e di accusa. Come se gli avessi tenuto nascosto qualcosa.

"Tranquillo Carl, siamo in questo caso insieme, al cento per cento. Solo l'altro ieri un mio informatore mi ha detto che i suoi hanno visto dei movimenti strani proprio vicino al quartiere abbandonato che comprende anche Battery Park. Io stessa ho fatto una ricognizione, ma è troppo ampio, quindi è stato inutile. Se però i Faerie hanno una location più precisa, possiamo fare delle nuove ricognizioni e scoprire dove si nascondono questi figli di puttana!"

Carl scoppia ridere e appena si riprende, proclama con tono divertito: "Sento che non hai perso la tua solita eleganza! Come vuoi procedere?"

"Dobbiamo fissare un incontro con tutti coloro che possono aiutarci a spazzare via questi bastardi. Avvisa la guardia Faerie, io contatterò gli altri. Ci vediamo a mezzanotte tra la quinta e la sesta strada. Lì c'è un magazzino abbandonato di cui ho le chiavi. Non chiedermi il perché... È sicuro, pulito e ci sono tavoli e sedie. Inoltre è una zona neutra per tutti i partecipanti a questo incontro, che deve assolutamente rimanere segreto."

The Bounty Hunter - La cacciatrice di taglie (Vol. 1) - (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora