Capitolo 29

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La sera del giorno dopo mi chiama Simon: a quanto pare le ricognizioni delle gazze hanno dato i loro frutti.

Hanno individuato un edificio in cui si potrebbero nascondere i membri della setta Fidelis.
Passo subito l'informazione a Carl che la gira ai Faerie.

La mattina successiva abbiamo praticamente la certezza di aver scoperto il luogo in cui vogliono fare il rituale e dove tengono i rapiti.

La concentrazione di magia nell'edificio è talmente elevata che si tratta per forza del punto d'origine dell'onda di potere anomala che avevano individuato in precedenza.
L'epicentro di tutto.

Ci incontriamo la sera nello stesso magazzino che avevo messo a disposizione per il precedente incontro e pianifichiamo con dovizia di particolari l'irruzione.

Simon metterà a disposizione venti uomini, tra cui anche gli immancabili A e B.

Ci saremo io e Carl a rappresentare l'Autorità e gli Hunter, più Luc e Sebastian, i grizzly.

Raphael coinvolgerà altri cinque vampiri di fiducia.

Ismaele metterà a disposizione solo sé stesso e la cosa mi inquieta parecchio perché forse con questa mossa si è inimicato il suo clan e non è per nulla positivo per lui. Potrebbe essere sfidato e spodestato. Lo guardo infatti di sottecchi alzando un sopracciglio per chiedergli implicitamente il perché di questo suo atto in solitudine. Lui mi sorride in risposta e con un gesto della mano mi fa intendere che ne avremmo parlato in un altro momento.

Parteciperanno anche le dieci guardie Fearie, più il loro capo ovviamente, che rischia seriamente di perdere la vita per mano della sua amata Regina se non dovesse riportare Aria a casa sana e salva. Un ottimo incentivo per non lasciare nulla di intentato.

Faremo due squadre di irruzione e rimarranno fuori come retro guardia dieci uomini di Simon più un vampiro di Raphael e tre Faerie.

Fidarsi è bene e non fidarsi è meglio: il mix della squadra che rimarrà fuori non è casuale.

L'ho fortemente voluto io perché impedirà che le persone all'interno siano "fregate" da un gruppo specifico, dato che hanno le proprie persone coinvolte e in pericolo in prima linea. L'unico gruppo non rappresentato saranno gli hunter, dato che io e Carl siamo solo in due ed entreremo entrambi nell'edificio. Avremmo potuto coinvolgere altri hunter nell'operazione, ma da un lato non vogliamo dividere la ricompensa con nessun altro se non tra di noi e dall'altro, ormai non ci fidiamo più del Comando. Meno persone lo sanno, meno c'è il rischio che la nostra irruzione si trasformi in una trappola. O in una carneficina.

La squadra A entrerà dal tetto, la squadra B dal retro. La squadra C, la retro guardia, rimarrà in attesa e pronta ad intervenire in caso di pericolo o difficoltà da parte dei primi due team.

Io farò parte della squadra B. Carl invece è nella A.

Le gazze permetteranno le comunicazioni tra i due team interni e quello esterno: un sistema analogico e affidabile, dato che l'elevato volume di magia nell'area rende i cellulari e qualsiasi altro dispositivo, impossibili da utilizzare.

Simon ha insistito affinché fossimo nella stessa squadra. Non so bene neanche io perché: dopo quello che è successo tra di noi, non ha molto senso. Rob non perde l'occasione ghiotta ed osa fare una battuta sull'argomento, sottovoce, subito però sopita da un ruggito a mezzi denti da parte di Simon. Il gesto fa decadere immediatamente qualsiasi velleità ilare da parte delle sue fedeli guardie del corpo.

Ci diamo appuntamento per la sera stessa, alle undici in punto.

[...]

Sto per finire di prepararmi.

The Bounty Hunter - La cacciatrice di taglie (Vol. 1) - (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora