Capitolo 16

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Una volta entrata accendo la torcia. Intorno a me ci sono scatoloni di ogni forma e dimensione riposti su polverosi scaffali, pieni di qualsiasi tipo di prodotto e oggetto.

L'area è davvero ampia: metri e metri di mensole e armadi stracolmi.

Mi avvicino a una lampadina che pende dal soffitto e accendo la luce. C'è uno sgabello lì vicino. Faccio cenno con la testa a Ismaele per indicargli di sedersi. Lui obbedisce.

Mi guarda negli occhi ed io lo scruto senza proferire parola.

Vediamo se la tattica di Simon di rimanere in silenzio funziona.

Lui mi osserva per un po', poi sorride e dice: "Allora Mak, cosa volevi dirmi di così importante e urgente?" Ha un tono provocatorio, ironico.

Continuo a stare in silenzio.

Inizia a piacermi questa strategia.

Il vecchio vampiro alza le spalle, si stira la schiena, poi: "Mia cara, il gioco del silenzio con me non funziona. Sono un vampiro, posso stare qui a guardarti in eterno e non sarebbe nemmeno una punizione a mio parere, anzi..."

A quel punto metto via la torcia ormai inutile e sguaino la spada, la quale emette un lungo e prolungato suono mentre esce lentamente dalla sua custodia.

Ismaele si immobilizza: diventa completamente fermo, una statua, ha una staticità che non è per nulla umana. Non respira nemmeno ora, ogni segno e tattica che usa per sembrare più umano, vivo, come alzare e abbassare il petto, lo ha abbandonato del tutto. È davvero difficile distinguere un vampiro puro da un umano se appunto decide scientemente di dissimulare il fatto che è un morto vivente, sembrando vivo. Ora Ismaele ha l'immobilità tipica della morte, dell'irreversibilità.

Rompe di nuovo il silenzio: "Mi hai sempre affascinato e stupito Makhaira. Non provo neanche a incantarti per costringerti a lasciarmi andare perché so che su di te non avrebbe alcun effetto. Un altro aspetto che non sono mai riuscito a spiegarmi... Fa parte però del tuo indiscutibile charme. Allora, mi vuoi dire cosa ti turba?"

Non ce la faccio più a stare zitta, ma ho già resistito fin troppo: "E me lo chiedi anche? Prova a indovinare perché sono venuta fin qui per cercare di parlarti quando non sei attorniato dalle tue guardie del corpo!"

"Sto davvero invecchiando... È pericoloso diventare così abitudinari e routinari. Si rischia di essere sorpresi con i pantaloni abbassati. Ti ringrazio per avermelo ricordato. Devo cambiare un po' di cose d'ora in poi, per la mia sicurezza. Comunque non divaghiamo. Stavamo dicendo?"

"Che sei uno stronzo, un pazzo, un bastardo legato ai soldi."

Lui scoppia a ridere di cuore e poi dice: "Non mi pare stessimo dicendo questo, però confermo tutte le qualità da te elencate sopra."

"Ora basta scherzare Ismaele. Voglio delle risposte. Cosa sta succedendo con la 0C?"

Lui mi fissa ancora, vedo che il suo cervello sta vagliando tutti i possibili scenari in caso mi dica una palla, la verità, o una mezza verità. Sta valutando le sue opzioni e come uscire da questa situazione. Lui è un vampiro molto potente, ma con me può far poco, dato che la sua arma più efficace è il controllo mentale ed è perfettamente consapevole del fatto che non può soggiogarmi in alcun modo con la mente. Inoltre i suoi morsi causano l'assuefazione totale, già dal primo assaggio. Morsi che si dice causino orgasmi.

È anche un ottimo combattente, ma io sono migliore e lui lo sa. Quindi le sue opzioni sono davvero limitate.

Tutto ciò viaggia veloce nella sua mente, finché mi dice: "Potrei anche dirti la verità in effetti e forse te lo devo, o forse sarei comunque venuto io da te per parlarti e raccontarti tutto quello che so. Ci sono in gioco forze troppo grandi e spero di non essermi accorto tardi dell'errore che stavo commettendo. Pensavo fosse la scelta giusta a livello tattico, per ottenere più potere, ma mi sbagliavo di grosso. Le cose sono degenerate e quando ho saputo che eri quasi morta nell'attacco, ho capito che dovevo tornare sui miei passi e fare qualcosa per fermare questa pazzia."

The Bounty Hunter - La cacciatrice di taglie (Vol. 1) - (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora