Capitolo 27

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Spalanco gli occhi di colpo perché mi sento un peso opprimente sul torace.

Giro la testa e vedo che Missy si è piazzata proprio sopra di me ed emette le fusa facendomi vibrare il petto.

Sarebbe la giornata giusta per rimanere a letto e dedicarmi un po' a me stessa, ma non posso permettermelo.

Guardo il soffitto dove il mio orologio digitale spara l'ora sul soffitto come il segnale di Batman. Sono le dieci e, nonostante tutto, mi sento piuttosto riposata e rigenerata.

È arrivato però il momento di mettere in moto il mio piano per recuperare il mio badge di hunter.

Dopo una bella doccia e un'abbondante colazione, chiamo il Comando Centrale e mi faccio passare il mio simpatico Comandante.

Una fastidiosa musica d'attesa nelle orecchie per qualche secondo e finalmente risponde la sua segretaria che poi me lo passa.

"Comandante." Esordisco io con tono perentorio.

Dopo una brevissima pausa mi risponde subito, quasi con sollievo: "Makhaira! Sei rinsavita e hai finalmente deciso di seguire le regole?"

Ridendo tra me e me, rispondo: "Sì, Comandante. Scusami per come mi sono comportata. Non era mia intenzione mancarti di rispetto."

"Tranquilla, ti conosco ormai da anni e so che hai un temperamento sanguigno e a volte, prima di pensare, parli d'istinto."

"Hai ragione. Comunque volevo dirti che stasera vengo a portarti il video, come richiesto, e a riprendermi il badge. Va bene?"

"Ottimo! Finalmente lo spirito di sopravvivenza e il buon senso si sono impadroniti di te. Lui avrebbe dovuto inculcarti di più il rispetto della linea di comando... Comunque passa appena puoi e ti ridarò il badge."

Quel commento mi fa ribollire il sangue e vorrei urlargli che è un bastardo figlio di puttana che non ha alcun diritto di nominarlo e tantomeno di criticare come mi ha cresciuta e allenata. Mi trattengo a fatica dal mandarlo di nuovo a quel paese e facendo un bel respiro rispondo con un laconico: "Okay, grazie. A stasera."

Poi attacco. Sto migliorando!

Ed ora proseguiamo con lo step due.

Vado in cucina e dal cassetto tiro fuori un telefonino usa e getta. L'ultimo che ho. Devo ricordarmi di rimpiazzarli con dei nuovi.

Poi mi sposto in salone e vado a cercare il foglietto che ho messo da parte giorni fa.

Compongo il numero.

Due, tre squilli e alla fine sento un: "Pronto?"

"Raphael! Quanto tempo... Non avresti dovuto farti sentire prima o poi?"

"Mak... Sei tu?"

"No, sono tua nonna dall'aldilà... Certo che sono io, idiota!

"Stai bene?"

"Sì, sto bene. Grazie dell'interessamento. Ti ho chiamato per chiederti un favore."

"Mmmh, devo preoccuparmi?"

"No, un gioco da ragazzi."

"Dimmi, ti ascolto."

Gli spiego di cosa ho bisogno e poi lui non dà segni di reazione.

"Raphael? Sei morto di nuovo?"

Scoppia a ridere e poi dice: "No, no. Ma sei sicura?"

"Oooh sì! Ed ora se confermi che mi farai questo favore, ti spiego anche i dettagli."

The Bounty Hunter - La cacciatrice di taglie (Vol. 1) - (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora