Capitolo 17

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Il mattino dopo mi dirigo all'appuntamento con Carl.

Entro nel nostro bar abituale e lo vedo subito. Sta bevendo una tazza di caffè nero, il suo preferito, ed è bello ed impeccabile come appena uscito dalla solita rivista di moda patinata.

Dopo aver fatto lo slalom tra i tavoli, mi siedo emettendo un sospiro di sollievo, come se dovessi riposarmi dopo una lunga corsa.

Lui mi sorride, si alza leggermente dalla sedia e mi saluta dandomi un bacio sulla guancia.

"Mi sei mancata Mak." Esclama lui.

"Tu no..."

Ride annuendo, cogliendo la mia solita vena ironica che ormai ha imparato ad apprezzare: "Sì, sei decisamente di nuovo te stessa e ... ti trovo bene!"

Mi scruta come se dovesse farmi una radiografia, poi continua con entusiasmo: "Pensavo di vederti mezza morta e dolorante, invece no, bella e letale, come sempre. Come è andata la questione di ieri sera?"

"Bene direi, pensavo peggio ed invece si è risolto tutto e meglio di quanto potessi immaginare!"

"Quindi il tizio è ancora vivo?"

"Per ora sì, è stato sufficientemente convincente."

"Mi hai incuriosito, quando avremo tempo mi dovrai raccontare tutto."

"Vedremo... ", gli rispondo vaga. Poi continuo conto tono deciso: "Allora, passiamo alle cose serie. Che aggiornamenti hai sui rapimenti?"

Mi sorride facendo scintillare i suoi denti perfetti e poi comincia con tono orgoglioso: "Ho fatto qualche indagine e approfondimento ed ho trovato un particolare che collega i rapimenti: gli scomparsi sono tutti figli di puri, e ormai abbiamo raggiunto un numero tale di scomparsi per averne la certezza. Non ci sono stati casi che hanno coinvolto figli di impuri, è appurato. Una strana coincidenza..."

"E noi non crediamo nelle coincidenze. Interessante... Questi rapimenti hanno ovviamente uno scopo ben preciso: forse li vogliono usare anche per ricattare le famiglie potenti dei puri ed ottenere qualcosa in cambio. Denaro, potere, favori. Chi lo sa?"

"Giusto. La guardia Faerie, che tra parentesi incontreremo tra circa un'ora, mi ha detto che anche il figlio primogenito del re dei Troll del Nord America è sparito. Ce lo confermerà appena lo incontreremo. Non hanno messo ovviamente i manifesti per pubblicizzarlo, ha sentito solo delle voci e quindi ha iniziato ad indagare. Dato che mi ha contattato, sicuramente avrà delle novità."

"Il figlio del Re dei Troll..." borbotto io, "Bel casino. Si scatenano guerre per molto meno, ma li tengono tutti in pugno minacciando le vite dei loro cari. Dobbiamo fare qualcosa e porre fine a questo loro assurdo piano. Mi preoccupano non solo le implicazioni palesi del possibile movente che li ha spinti a fare tutto questo, ma anche quello che non è così chiaro ed evidente. Stanno succedendo troppe cose in città, tutte adesso. Ci sono dei poteri oscuri all'opera."

Carl annuisce: "Concordo con te. Ora dobbiamo andare. La guardia ci aspetta qui." Mi passa un foglio con un indirizzo.

Sollevo un sopracciglio leggendolo: "Non lo incontriamo in faerilandia?" Dico con tono sarcastico.

"No, è sul nostro piano di esistenza. Le sue indagini per cercare Aria lo hanno portato qui da noi."

"L'ha trovata?"

"Non lo so. Dobbiamo parlare di molte cose." Si interrompe e mi sorride.

"Che c'è Carl?" Lo guardo con sospetto.

The Bounty Hunter - La cacciatrice di taglie (Vol. 1) - (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora