Capitolo 5

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La moto vibra sotto di me, mano a mano che do gas e aumento la velocità. Ormai siamo usciti dalla città, quindi posso permettermi di andare a piena potenza. Dietro di me sento la moto di Carl.

Ci spingiamo a nord e dopo circa sei chilometri di distese di prati e campi, arriviamo sul ciglio di un immenso bosco. Rallento e poi fermo la moto. Mi tolgo il casco e aspetto che arrivi anche Carl, che poco dopo mi raggiunge.

Smonta e dopo essersi tolto il casco, mi dice: "Certo che corri con quel coso... "

"Non ero neanche al massimo e poi non frignare, rovina la tua immagine di Mister Perfettino."

Ride, per poi annuire in maniera affrettata, come se cercasse di liquidare il discorso: "Ok, ok. Comunque eccoci qui, siamo arrivati."

"Lo sanno già che siamo arrivati. Dobbiamo però proseguire a piedi da questo punto in poi. Spero tu abbia almeno preso appuntamento con qualcuno, altrimenti abbiamo fatto un giro a vuoto."

"Certo che abbiamo un appuntamento con qualcuno." Risponde prontamente, un po' risentito, "Il mio informatore ha fatto in modo di organizzare l'incontro. Dobbiamo vederci con la guardia del corpo della figlia della regina."

"Strano che voglia vedere noi hunter. Di solito sono molto gelosi e protettivi riguardo tutto ciò che ha a che fare con la loro razza. Non sono molto prolissi e propensi a condividere informazioni. Per lo meno, non senza ricevere nulla in cambio."

Lui intanto mette via il casco nella sella, cosa che io ho già fatto prima. Poi comincia a parlare iniziando ad addentrarsi nel bosco, seguendo un sentiero a malapena tracciato: "Esatto, di solito è così. Ma anche loro hanno saputo degli altri rapimenti e sono spaventati. Soprattutto lui, dato che, se non ritrova la principessa viva e vegeta il prima possibile, subirà un destino terribile, ben peggio della morte. Perciò, essendo disperato, vuole l'aiuto di noi hunter."

"Spera che possiamo aiutarlo a ritrovare la sua principessa perduta, prima che la sua regina lo spelli vivo."

"Esatto."

Nel mentre ci addentriamo sempre più nel bosco. Ormai è completamente buio, ma Carl era preparato e mi passa una torcia. Lui, ovviamente, ci vede molto meglio di me al buio, ma un po' di luce fa piacere a chiunque.

Ad un tratto, il sentiero si allarga e delle fiaccole iniziano ad illuminare il nostro percorso.

Lui, con poco più di un sussurro, come se avesse paura di svegliare qualcuno, mi dice: "Siamo quasi arrivati. Poco più avanti c'è uno dei pub che funge come punto di accesso al mondo Faerie, delle fate."

"Sì, mi ricordo. Ci sono già stata un paio di volte. Non andremo in Faerie vero?"

"Dobbiamo, per forza. Un suo contatto al pub ci porterà fino a lui. Capirai anche tu che non è visto di buon occhio che lui contatti gli hunter e viceversa. Solo per questo potrebbero farlo fuori."

"Giusto. Lo sai però che il tempo lì scorre in modo diverso? Dobbiamo stare poco perché non voglio tornare e scoprire di aver perso una settimana della mia vita."

"Non possiamo prevedere quanto tempo passerà. Ma cercheremo di starci il meno possibile, prometto."

Poco dopo compare davanti a noi una casetta in legno, molto semplice, ben tenuta ed ordinata, illuminata non da luci artificiali, ma dal buon vecchio fuoco, tramite lanterne e candele. Mi sembra di aver raggiunto la casetta di Hansel e Gretel e la cosa non è ovviamente positiva, visto poi come comincia quella (oserei dire macabra) fiaba.

Sembra deserta e dall'esterno non c'è il minimo rumore, ma so che è solo un'illusione, una percezione.

Saliamo tre gradini in legno e poi Carl spalanca la porta.

The Bounty Hunter - La cacciatrice di taglie (Vol. 1) - (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora