Capitolo 8

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Mentre guido facendo lo slalom tra taxi e macchine, sento il cellulare vibrare nella giacca.
Accosto, tolgo il casco e appoggiandomi comodamente al serbatoio dietro il volante, rispondo.

"Pronto?"

"Makhaira, sono Simon." Ha un tono di voce strano, sembra distratto.

"Dimmi tutto. Stavo aspettando una tua chiamata, quasi pensavo te ne fossi dimenticato."

"Come potrei? No, no, stavo solo aspettando i risultati del test in laboratorio... " Si prende un attimo di tempo, che si prolunga troppo per i miei gusti, così lo incalzo: "Quindi? Cosa dicono?"

"Che avevi ragione tu. Ha effetti devastanti sui puri, quasi nulli sugli impuri, a parte un po' di eccitazione, ma di certo non provoca assuefazione. Già che c'ero l'ho fatta testare anche sul sangue umano: come avevamo già visto con te, è poco più di un virus, violento, ma curabile con antivirali."

Ci avevo visto giusto, dopotutto. Mi sollevo, tornando diritta. Smonto dalla moto e la blocco con il cavalletto. Quando sono un po' nervosa, tendo a camminare per smaltire la tensione.

Dopo un attimo di riflessione, gli chiedo: "Ok, quindi forse la teoria del complotto da parte degli impuri non è poi così campata per aria. Ora come vorresti procedere?"

"Dato che avevi ragione, come d'altronde, temevo anch'io, andremo a fare una visitina a un certo vampiro, impuro, che non è da molto in città."

Lo interrompo mentre parla: "Aspetta, ho capito. Non sarà mica il proprietario del Daemon?"

Sento che sta sorridendo: "Come diavolo fai a saperlo?"

"Ho le mie fonti e modi per ottenere le informazioni che cerco... " Penso al povero malcapitato ratto, che probabilmente, a quest'ora, sarà già sotto terra. Le multinazionali non gradiscono la cattiva pubblicità.

"Capisco. Una riprova del fatto che ho scelto bene. Ci possiamo vedere direttamente lì. Alle dieci. Sai dove si trova?"

Continuo a passeggiare su e giù: "Sì, ho cercato l'indirizzo prima. Devo venire pesantemente armata? Che intenzioni hai?"

"Rimani pronta a qualsiasi evenienza, non si sa mai. Detto ciò, ci sono comunque io." Ride e abbassa il tono di voce. Il tipico atteggiamento protettivo e istintivo dei maschi alfa.

"Non ho dubbi che tu sia un'arma eccezionale", do enfasi all'ultima parola, "Ma verrò comunque preparata. Non sono abituata a nascondermi né a farmi proteggere dal principe azzurro!"

Scoppia a ridere e quasi si soffoca: "Non ho dubbi, davvero."

"Ma A e B verranno con noi?"

"No, non voglio esagerare con lo sfoggio di forza bruta. Potrebbe essere percepito come un atto di invasione. Anche se il locale risiede in zona neutra e non appartiene a nessun clan o branco, è comunque gestito da un vampiro, perciò, meglio evitare. Noi due saremo sufficienti e potremmo essere scambiati per una coppia che è lì per divertirsi."

Mi schiarisco la voce, per poi continuare: "Perché secondo te non riconoscono te o me? Difficile sai? E poi siamo una coppia improbabile, se non impossibile!" Ho un tono di aperto scherno. La sola idea di me e Simon come coppia, mi pare ridicola. Un puro come lui con una semplice umana come me, per di più hunter...

Lui rimane per un attimo in silenzio.

Non posso vedere il suo volto, quindi non riesco ad intuire cosa gli passa per la testa. Poi taglia corto: "Va bene, ci vediamo lì." E poi riattacca. Senza salutare. Ancora.
Oh vabbè, ci farò l'abitudine prima o poi.

The Bounty Hunter - La cacciatrice di taglie (Vol. 1) - (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora