Capitolo 19

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Michael si avvicina al centro della stanza e, con passo controllato, va verso il presunto stregone che continua imperterrito a rimanere voltato, dandoci le spalle.

Io guardo l'orologio: mancano solo otto minuti all'irruzione dei nostri.

Devo assolutamente avere la certezza che sia lo stregone che stiamo così disperatamente cercando.

Michael si schiarisce la gola e con voce tonante dice: "Agrios, ho il piacere di presentarti i nostri ospiti."

Lui a quel punto si gira abbassando contemporaneamente il cappuccio che lo copre del tutto, ma con un movimento lento e studiato per innervosire la numerosa platea.

Ha le mani color dell'ebano e lo svelamento del volto conferma il mio iniziale stupore nel riconoscere la sua razza.

È un elfo scuro. Vivono di solito sottoterra e sono molto rari. La loro specie è infatti quasi estinta ormai.

Difficilmente quindi escono in superficie e hanno a che fare con le altre razze, che considerano nettamente inferiori.

Sono appassionati di magia nera e sono anche molto dotati nell'uso di questa disciplina, o come la chiamano loro, "arte". Da qui spiegata la maestria non solo nel creare la droga e il siero, ma anche la capacità di controllare un intero branco di ghoul.

È alto e longilineo con degli arti molto lunghi e leggermente sproporzionati, anche se il corpo filiforme è coperto dalle ampie vesti sovrapposte in strati diversi, tutti rigorosamente sui toni scuri e luccicanti, cangianti. Come se li avesse ricoperti di polvere di fata.

La pelle è altrettanto scura e dura come il cuoio. L'età non è definibile, potrebbe avere però più di duecento anni, o almeno così mi suggerisce il mio solito istinto interno.

I capelli sono bianchi e gli occhi hanno un colore violaceo, slavato, anch'esso tendente al bianco. Le orecchie sono a punta come quelle di tutti gli elfi.

Sorride mentre ci guarda e i bianchi denti, leggermente a punta, emergono come un flash nella notte dalla sua scura bocca dal colore violaceo. Il sorriso di un predatore, meschino e subdolo, pronto a tutto pur di sopravvivere.

Con voce quasi metallica e dall'accento esotico, strano, dice: "Buonasera. È per me molto interessante finalmente potervi incontrare di persona. Mi avete davvero stupito e incuriosito..."

Il bastardo, come pensavo, ci è rimasto molto male dopo lo sterminio del suo amato branco di ghoul.

Avanzo e, sorridendo con altrettanto finto entusiasmo, gli rispondo: "Il piacere è tutto nostro. Finalmente abbiamo l'onore di poterla conoscere, Agrios..."

Sottolineo l'ultima parola e poi portando la mano al mento con un gesto teatrale, continuo: "Mmmh, un nome però che non promette bene. Deriva dal greco e vuol dire "ferale", "non addomesticato". Singolare quindi che si sia lasciato comandare da delle razze che notoriamente considerate inferiori, come dei semplici vampiri e per di più impuri..."

Ok, forse ho un pochino esagerato...

Sento infatti che Michael fa uscire i denti di colpo. Si è improvvisamente vampirizzato per l'offesa subita. Gli occhi diventano rossi e fa fatica a non saltarmi addosso.

Agrios, invece, scoppia a ridere di cuore.

Forse dovrei seguire il consiglio di Ismaele e pensare ad una carriera da cabarettista.

Alza la mano e la appoggia subito sulla spalla di Michael, che torna all'istante normale. Deve aver usato un flusso di magia o energia per calmarlo così repentinamente.

The Bounty Hunter - La cacciatrice di taglie (Vol. 1) - (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora