Il vampiro corre barcollando lungo le fogne sotto la città.
Continua a guardarsi indietro temendo che lo possano inseguire e catturare.
È andato tutto storto, lo sa perfettamente e sa anche che si sta giocando la vita. È un grosso azzardo, ma non sa a chi altro rivolgersi e comunque se lo vuole morto lo troverebbe ovunque, anche in capo al mondo, quindi tanto vale presentarsi direttamente al suo cospetto.
Continua a correre. Per fortuna è riuscito a liberarsi dalle manette di quella puttana maledetta. La pagherà cara per quello che ha fatto, di quello ne è certo e confida molto nella reazione del suo capo per porre fine alla sua esistenza.
Dopo una buona mezz'ora di corsa, inizia a rallentare. Ormai non lo troveranno più, ne è certo, e le fogne lo hanno aiutato a far perdere le sue tracce. Non riusciranno ad individuarlo tramite l'olfatto.
Risale in superficie e dopo un quarto d'ora di camminata tra le strade deserte e buie, raggiunge una casa isolata.
Entra dentro e chiama dal telefono fisso un numero. Digita un codice, mette giù la cornetta e si siede nel salone spoglio, in attesa.
La casa è un rifugio sicuro e punto di contatto con i suoi datori di lavoro, se così si possono definire.
I minuti passano e la sua ansia aumenta.
E se non si presenta? È sicuramente il segnale che ormai è un vampiro morto.
Dopo un'ora la porta si apre. Entra un uomo avvolto da una tunica che lo rende completamente irriconoscibile ad occhi indiscreti e amorfo. Poi prosegue lungo il salone con incedere elegante, maestoso, quasi regale, e si piazza proprio davanti al vampiro.
Il vampiro prova, come sempre, la strana spinta e necessità di inginocchiarsi al cospetto dell'uomo che non ha mai visto in volto, ma che emana una potenza e una forza che lo lasciano sempre senza fiato.
Sa che potrebbe schiacciarlo come un moscerino con il solo pensiero, se solo lo volesse.
Una volta inginocchiatosi, con tono disperato e sull'orlo delle lacrime, dice: "Mio signore, la hunter e il mutaforma hanno preso il controllo del laboratorio e catturato l'Alchimista. Io sono riuscito a scappare solo per un colpo di fortuna. La prego, mi perdoni. Mi dica cosa devo fare per rimediare. Farò qualsiasi cosa per compiacerla."
Poi inizia a tremare incontrollatamente, piangendo lacrime di sangue.Solleva le mani per prendere la fine delle vesti dell'uomo di fronte a lui, in segno di supplica.
L'uomo abbassa il volto per guardare il misero vampiro ai suoi piedi.
Poi con voce profonda, dice: "Alzati Michael."
Il vampiro quasi non lo sente ed è troppo spaventato per muovere anche solo un piccolo muscolo.
L'uomo ripete con voce più alta: "Ho detto alzati!"
Michael finalmente registra l'ordine e si alza velocemente.
"Mio signore, io..."
L'uomo lo blocca con un gesto della mano, anch'essa coperta da un guanto scuro.
"Zitto. Non devi preoccuparti per quei due. Ce ne occuperemo al momento giusto, ma per ora non possiamo semplicemente eliminarli. Solleveremmo dei sospetti. C'è già però la soluzione pronta per fare in modo che siano distratti da altro."
"Va bene mio signore." Risponde il vampiro tenendo lo sguardo abbassato per rispetto.
L'uomo misterioso riprende la parola: "Il laboratorio lo ricostruiremo e dell'elfo non ti preoccupare."
Michael chiede: "Ed io cosa devo fare?"
"Tu dovrai rimanere in disparte per un po'. Tenere un basso profilo e non farti arrestare. Al resto ci penso io."
"Ma mio signore, voglio vendicarmi. Mi lasci almeno ferire la hunter in modo da renderla inoffensiva..."
"Basta!" L'urlo entra nelle ossa del vampiro che sente il tocco della magia pervaderlo e per l'urto indietreggia di qualche passo.
Ricade in ginocchio: "Mi perdoni, mi perdoni..."
"Smettila di piagnucolare. Sei solo una stupida pedina in un gioco molto più grande di te. Considerati fortunato che non ho deciso di farti sparire. Ma in fin dei conti potrai essermi ancora utile. Ora va, aspetta nuove istruzioni. Mi metterò io in contatto con te."
Il vampiro si rimette in piedi barcollando, contento di poter essere ancora parte di questo schifoso mondo, e velocemente esce dalla casa.
Mentre corre via, sente provenire dall'interno una risata malefica, quasi inumana.
Solo in quel momento finalmente realizza che poteva andare molto peggio e che tutto sommato non può di certo lamentarsi.
Sa però che avrà un'altra occasione con lei e se ne pentirà amaramente. La prossima volta sarà lui a vedere quella stronza di una hunter sanguinante e implorante al suolo.
È una promessa che ha fatto a sé stesso e la manterrà.
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The Bounty Hunter - La cacciatrice di taglie (Vol. 1) - (In revisione)
FantasyIl mondo è cambiato da tempo: sono ormai quasi 60 anni che gli esseri umani non rappresentano più la specie dominante e hanno dovuto creare delle leggi specifiche per evitarne la completa estinzione. In questa realtà, dove gli umani sono ghettizzati...