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Passò così anche questa settimana, dove non ebbi alcuna notizia di nessuno dei tre scomparsi.

La cosa si faceva grave, non si riusciva a capire dove potessero essere queste persone, nessuno rispondeva ai messagi, alle chiamate, i telefoni erano completamente spenti.

"Mamma allora io vado" io, Ashley e Joey dovevamo vederci questo Sabato per passare del tempo insieme.

"Va bene ricorda massimo le 9.30" la sua voce era sin troppo calma.

"Va bene ciao a dopo" scesi le scale e corsi ad abbracciare le due che in questo ultimo periodo sono state veramente importanti per me e con loro ho legato veramente tanto.

"Ho appena letto un post di Facebook di una festa aperta, che ne dite?" teoricamente mia madre non sapeva nulla quindi avrei dovuto tenerle nascosta la cosa o non mi ci avrebbe mandata perché vuole un preavviso molto lungo.

"Per me è ok" praticamente ero ancora l'unica a non decidermi.

Alla fine annuii per non restare a casa e non rovinare le cose.

In meno di venti minuti arrivammo a questa festa, l'idea non mi piaceva affatto.

La musica era altissima.

Quando entrammo le persone stavano giocando a obbligo o verità.

Questo gioco non so come ma ha sempre portato male, ogni volta succede anche casino.

"Ragazze venite a giocare" inizialmente dissi di no, poi vedendo le mie due amiche andare ci pensai su.

"Non vengo, preferisco evitare..." meglio vedere gli obblighi assurdi e le domande assurde.

La musica era ancora più forte dalla mia posizione, molte persone ballavano ma piano piano si aggiunsero al gruppo del gioco.

Qualcuno si avvicinò a me, mi sorrise maliziosamente.

Si avvicinò di più e mi baciò sulla guancia.

Tutti applaudirono e poi uno di loro aggiunse "La prossima volta potrebbe essere da un'altra parte".

Mi alzai velocemente e uscii in terrazza.

Almeno lì nessuno avrebbe potuto fare nulla.

"Cara, per favore vieni dentro e divertiti un po', lasciati andare, non stare sempre sulle tue..." la sua voce aveva un tono scocciato e annoiato.

Sarà sicuramente del mio comportamento, a lei non piace quando faccio così.

"Non mi va di baciare persone a cazzo e fare obblighi stupidi" lei mi guardò perplessa.

"Si chiama divertirsi, io sono così, voglio divertirmi, avendo pur sempre un contegno..." mi stava convincendo.

"Male che va ti tiri in dietro, ma ti prego diverti.

Persone che davano culi in faccia ad altre, alcuni che allungavano le mani, altri che si baciavano, questo era il giro degli obblighi.

La bottiglia girò fermandosi su di me.

"Obbligo o verità?" in entrambi i casi sarebbe finita male, le verità sarebbero state imbarazzanti, gli obblighi strani, male che vada un bacio alla leggera.

"Obbligo" pronta a baciare o fare qualcosa di pazzesco.

"Devi bere questo, è una bevanda alcolica, leggera" non potevo realmente farlo, sarebbe stato stupido.

"No no mi ritiro grazie" non avevo intenzione di fare questa cosa così stupida.

"È alcolica a malapena, più o meno come bere qualcosa di non alcolico, si tratta solo di un bicchierino" sbuffai e mi avvicinai.

"Bevi bevi bevi bevi!!!" dissero in coro.

Tutto ad un sorso per fare prima.

Tornai al mio posto come sempre, aveva ragione non sentivo nulla.

"Joey tocca a te" iniziarono a fargli la domanda e tutto il resto.

La testa iniziò a girarmi in modo violento.

Qualcosa non andava, mi alzai e corsi in bagno dove vomitai.

"Cosa ti succede" allarmata dalla mia reazione Ashley mi raggiunse.

Poco dopo anche Joey venne a conoscenza della situazione.

"Cosa le avete fatto bere, un bicchierino alcolica una cazzata vero? Si vede, state fuori, siete completamente impazziti sarà alcolica alla grande" nella confusione tra le persone che ballavano e giocavano vidi Joey annusare il bicchiere e vedere sulla bottiglia.

"Per me è poco per una sborra per bene" iniziarono a ridere come ubriachi.

Credo lo siano veramente.

Istintivamente presi il telefono e chiamai Rhidian, sapevo benissimo non fosse qui, sapevo non rispondesse, ma avevo il bisogno di farlo, non so perché ma non comandavo il mio impulso.

"Basta noi andiamo a casa vieni con me Cara, dammi il telefono" era il suo, non capisco come possa averlo io.

Non capivo perché avessi chiamato con lui.

"Cosa non posso credere a questa cosa, Cara come stai, viene tesoro ti porto a letto" mia madre venne a quanto pare a sapere tutto.

"Sì sto bene e amo gli unicorni" iniziai a ridere come una matta.

"Potrebbe andare peggio,no?" sdrammatizò lei.

"Bene ragazze vado a prepararle del tè da darle, bere farà bene.

"Ma, hai chiamato Rhidian con il mio telefono?" il suo volto impallidì.

"Sì ahahah" non sapevo il perché ma ridevo.

"E ti ha risposto?" sembrava sbiancare.

"Non lo so, mi hai levato il telefono di mano" continuai a ridere.

"Devo fare una telefonata..." uscì velocemente dalla stanza.

Lentamente i miei occhi si chiusero da soli.

Sentii solo verso le 3.00 un bisogno irrefrenabile di prendere aria, l'effetto dell'alcol era finito, ma avevo un mal di testa.



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