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Lui non si girò, pensava volessi fermarlo.

"Cameron un'auto dietro di te!!" il veicolo come se lo avessi chiamato all'attacco aumentò la velocità andandogli addosso, purtroppo non riuscii a vedere nulla purtroppo le giornate si erano accorciate per via della stagione invernale.

Si voltò e quando lo fece non riusci più a vedere nulla, l'auto lo copriva, cosa sarà successo?

Una signora che si era voltata urlò, nel buio si vedeva ancora meno, l'auto in corsa si allontanò, il suo corpo era disteso per terra.

"Cameron!!" urlai veramente molto e corsi verso di lui cadendo atterra per via della buca.

Nonostante qualche graffietto corsi verso di lui, la signora in preda al panico chiamò un autoambulanza.

"Cameron ti prego rispondi" una lacrima cadde sulle sue labbra, iniziarono a muoversi leggermente.

"Non piangere io non morirò mai per te" queste sue parole prima di rinchiudere gli occhi, furono le stesse dette da Eddie, al contrario Eddie morì con queste ultime parole.

Cameron lo era andato a cercare ma ero così presa dalla disperazione ieri da non domandare se fosse vivo, questo mistero solo Cameron lo sa.

Deve dirmi la verità quindi presi a sbattere i polsi sul suo petto, doveva vivere per dirmi di Eddie ma soprattutto per restare accanto a me.

I primi ad arrivare subito dopo l'auto ambulanza furono i suoi famigliari tra cui Daisy la ragazza del mare.

"Cara?" la guardai riconoscendola.

"Cosa ci fai qui?" continuò.

"Cameron" mi guardò stranita.

"Avevi detto di non conoscerlo" inarcò un sopracciglio.

"Ecco io a dire la verità..." fortunatamente la madre di Cameron ci interruppe.

"Daisy vado in ambulanza a fianco a camera,vieni?" mi dispiaceva così tanto vederla con le lacrime agli occhi.

Non mi salutò nemmeno, probabilmente non si accorse della mia presenza.

Le luci sfocate, il rumore assordante delle sirene dell'autoambulanza, le lacrime agli occhi delle persone, la confusione mi ricordava e mi faceva provare le stesse sensazioni ed emozioni di quel maledetto giorno con Eddie, questa volta però non perderò anche Cameron non devo assolutamente ricordare il giorno di Eddie perché non è Eddie, devo smetterla di paragonarli come un'unica persona è accaduta una cosa molto simile non per questo sono costretta a ricordare è Eddie.

Per quanto provassi a far sparire i pensieri del 25 Luglio, essi tornavano sempre e comunque.

"Non trovi che sia una serata stupenda, poi ti riguarda le stelle brillano in cielo accanto alla luna che al contrario di loro ha una luminosità fissa" adoravo sentirlo parlare in questo modo.

"Sto per diventare gelosa delle stelle" ridacchiammo.

"Non dimenticare la luna, potrebbe offendersi" sorrise guardandomi.

"Non sia mai" mi fermai vedendolo fermarsi.

"Cosa?" lo guardai.

"È che sei così bella quando ridi, soprattutto se so che è merito mio" una sua mano si fermò sulla mia guancia.

Mi diede un leggero bacio a stampo, avrei voluto andare oltre per la prima volta con lui, ma le sue chiavi caddero a terra.

"Guarda laggiù sono entrambe le lanterne,sai quelli che vanno in alto nel cielo" attraversai la strada e lo aspettai dall'altro ciglio.

Raccolte le chiavi e molto lentamente ridendo, inizio ad attraversare la strada.

Una macchina apparve dal nulla, era impossibile vederla perché aveva i fari spenti , quando li accese un clacson sono poi un botto, quando mi voltai l'auto non c'era più invece Eddie steso a terra.

Urlando il suo nome così accanto a lui fu in quel momento che disse quelle parole "Non piangere io non morirò mai per te".

Invece se ne andò, mia madre mi ha raccontato che per non ricordare la tragedia la sua famiglia si trasferì in un'altra parte del mondo purtroppo però ho perso i contatti nessuno seppe più dove trovarli, chi lo sapeva tendeva a tacere per non ricordare il volto di quel ragazzo che perse la vita a soli 14 anni.

"Cara?" Mi sveglia in ospedale in quel momento, la porta era spalancata lui non era su quel letto e l'aggeggio che avrebbe dovuto tenerlo vivo aveva i fili staccati, sinceramente non ero sicura che fosse morto inizialmente, pensavo l'avessero spostato in un'altra stanza, ricordo solo che mia madre mi vieni a prendere poi seppi del loro trasferimento e del motivo , sarà morto.

"Cara" l'immagine è sfocata non so se è una specie di sogno o sono le lacrime negli occhi.

"Cara svegliati" mi ritrovai stesa in camera mia.

" tesoro ieri sera ti sei addormentata virgola nella macchina dei genitori di Rhidian che erano accorsi, non so se ricordi molto, mi dissero che avevi tipo perso i sensi o cose simili" abbassa lo sguardo per terra.

"Prima che tu mi faccia quella domanda, non ho la più pallida idea di come stia o dove sia Cameron" nel suo tono si sentiva un pizzico di dispiacere.

Nessuno sapeva dirmi quel giorno in ospedale dove fosse Eddie e nessuno sapeva dirmi oggi dove fosse Cameron.

Avrei voluto alzarmi da quel letto e correre in ospedale da lui, per stargli accanto fargli sentire che ero lì, proprio come lui diceva, ma appena misi un piede per terra sentii la testa girare.

Come avessi preso una botta in testa.

La cosa più logica in quel momento era stare sdraiata e non pensare a niente, sono sicura che qualcuno mi avrebbe fatto sapere qualcosa prima o poi.

Sempre meglio prima che poi, ma non potevo di certo piombarmi li con questo mal di testa e pensare a stare accanto a Cameron quando il mio unico pensiero primario era quello di reggermi in piedi.

Tanto non avrei potuto fare nulla non mi avrebbero lasciata entrare tantomeno stargli accanto, quindi qui o lì.

Poi un messaggio, era sua madre.

N/A
Ho cercato di aggiornare il più possibile per non farmi odiare nel modo in cui lasciamo in sospeso, ho lasciato per sempre però del tempo tra un aggiornamento e l'altro.
Aggiornamento alla prossima grazie a tutti di seguirmi <3

Before And AfterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora