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Finalmente dopo una settimana in cui Cameron era in ospedale, potevo andarlo a trovare come ogni giorno, non avevo ricevuto nessuna informazione da parte della madre che già non sapessi, rimasi solo stupita che mi davano la possibilità di entrare nonostante non fossi della famiglia.

Nonostante stessi molto più tempo accanto a lui che a casa, mi era impossibile non pensare a lui e non avere dei messaggi da parte della madre.

"Buongiorno signora Ester" salutai la signora Dallas e mi avviai verso l'entrata della stanza dove si trovava Cameron.

"Fa piano mi raccomando, non si è ancora mai svegliato" disse affranta.

Entrai, era lì, sdraiato su quel letto così privo di vita, aveva qualche livido qua e la e molti graffi, non si contavano le fasciature per quante ne fossero, non erano da meno i  cerotti.

"Cameron..." mi avvinai lentamente sedendomi accanto a lui.

Le mie mani gli girarono intorno al viso e al petto, non sapevo dove appoggiarle. Trovarono posizione poi.

"Cam..." insistetti inutilmente.

Mi avvinai lentamente alle sue labbra "Sai che non puoi andartene via in questo modo, vero?" le sfiorai.

"Quindi ora svegliati" la mia voce peggiorò "Per favore, io ti amo" piansi.

"Tesoro va e prenditi qualcosa da bere ci penso io ora" entrò al madre posando una mano sulla sua fronte.

Era così ogni volta, ogni giorno in cui venivo qui lui non aveva intenzione di riprendersi facendomi restare completamente in pensiero per lui, perché doveva farmi questo, perché non poteva riprendersi e smettere di giocare, o almeno avrei voluto così tanto giocasse.

Eccomi qui a percorrere anche oggi un altra salita di rampe di scale verso la sua stanza, dopo un'altra settimana ancora nulla, se non si riprendesse più?

"Vi lascio un po' di intimità" la madre uscì a quanto pare, a sentir parlare i dottori era grave.

"Cam per favore, sono due settimane che non dai segno di vita" appoggiai lentamente la mia fronte sul suo petto.

"Cam andiamo ti prego, ho bisogno di sentirti parlare" appoggiai le mie labbra sulle sue, le lacrime cadevano sulle sue guance, una sulle labbra come quella sera.

"Cam due volte per un giorno sono troppe, attenta che ti addolcisci" sembrava più un sussurro, mi alzai di scatto e lo guardai negli occhi, finalmente.

"Non posso crederci" lo abbracciai.

"Ah fa piano" mi strinse a se.

"Scusa" non smisi di guardarlo negli occhi sorridendo e baciandolo.

"Cosa succed-" Ester nel vedere suo figlio sveglio iniziò a urlare come una matta facendo ridere tutti, compreso Cameron.

"Pensavamo tutti che..." lo abbracciò.

"Parla per te mamma, Cara non smetteva di rompere i coglioni" sorrise guardandomi.

"Ehi" feci finta di essermela presa facendo il labbruccio, non resse molto e scoppiai a ridere.

"Ero preoccupata per te scemo!" lo rimproverai cedendogli un sorriso quando fece gli occhi dolci.

Per un secondo dimenticai della situazione, dimenticai della storia di Eddie, dimenticai che lui centrasse qualcosa,mi lasciai andare e lui dimenticò di essere arrabbiato con me per averlo chiamato Eddie.

N/A

Ricordo ancora come fosse ieri che iniziai a scrivere questo libro, ringrazio veramente di cuore le persone che mi seguono, devo ammettere che alcune volte mi trovavo in situazione dove non sapevo che fare e così pensai a questo libro, mi ha aiutata a capire alcune cose proprio perché facevo delle riflessioni in esso.

In questo libro sto mettendo cose che mi succedono, alcune dove sbaglio però in questo libro decido in modo giusto, grazie a tutti <3

Spero veramente che vi stia piacendo, come avete potuto notare ho pubblicato la copertina con il prologo di una nuova storia, spero che vi piacerà anche quella.

Veramente grazie <3

Before And AfterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora