Catherine Smith e Harry Styles. Era a loro che apparteneva il divano. O meglio, non era sempre appartenuto a loro ma ne erano entrati in possesso. Dopotutto stare sui tetti era veramente figo, ma se si stava comodi e si poteva anche sonnecchiare, era ancora meglio.
Avevano rubato il divano durante il trasloco di una galleria d'arte che preparava, insieme ai quadri esposti anche le sedute utilizzate nelle varie sale per i visitatori. Era accaduto tutto per caso: Kate (così si faceva chiamare, perché Catherine le ricordava una con dei codini e fiocchetti in testa, cosa assolutamente non dai lei) aveva notato il divano lasciato incustodito dagli addetti al trasloco vicino al camion e subito l'aveva fatto notare a Harry. Nessuno dei due pensò, nemmeno per un momento che rubarlo fosse sbagliato, perché era un divano bello, grande e comodo: perfetto per l'uso che ne volevano fare.
Trasportarlo per ben dodici piani non era stato certo un gioco da ragazzi ma ogni volta che glielo si faceva notare loro controbattevano affermando che loro avevano la seduta più comoda. Questi erano Kate e Harry, per chi li conosceva, non disponibili separatamente. Ma non nel senso che pensate voi, no. Non era mai stati insieme, non si erano mai create situazioni che lo lasciavano pensare, anche se il semplice stare sempre, costantemente insieme aveva fatto girare certe voci alle superiori.
Ma la storia era molto più affascinante e ben diversa. Kate, chiamata così da tutti quelli che la conoscevano, a eccezione di sua nonna materna che usava il diminutivo del suo secondo nome, Anastasia quindi Anya. Era figlia di Norah Smith nata a San Pietroburgo ma trasferitasi nel Regno Unito quando aveva pochi mesi di vita, aveva saputo trasmettere a sua figlia alcuni tratti dell'est, che si andavano a confondere con quelli inglesi di suo padre Derek Smith originario invece di Manchester.
I genitori di Kate si erano conosciuti ai tempi delle superiori. Da quel momento le loro strade non si sarebbero mai più separate, nemmeno all'università quando dopo due anni di relazione, Norah rimase incinta di Kate all'età di vent'anni. In qualche modo entrambi, con l'aiuto delle rispettive madri che si prendevano cura di Kate, riuscirono a laurearsi: lui in neurologia e lei in psichiatria.
Così la piccola Kate ricevette buona parte della propria educazione da parte di due donne di vecchio stampo che nonostante le differenze culturali seppero mettere da parte le loro divergenze per crescere al meglio la loro amata nipotina. E in effetti, si poteva percepire nei modi di fare, di agire, interagire e parlare di Kate un po' della vecchia scuola. Anche se in parte, Kate fu influenzata dai genitori che essendo diventati tali così giovani avevano trasmesso alla figlia la voglia di cambiamento e ribellione che ancora bruciava in loro.
Ma nonostante tutto Kate era cresciuta bella, intelligente, furba, spericolata, con un carattere forte e curiosa. Aveva ereditato dalla madre solo i capelli color castano scuro e la pelle chiara, candida come la neve mentre dal padre ereditò gli occhi verdi scuri. Si presentava sempre con un fisico asciutto, caratteristica che anche i suoi genitori possedevano in egual modo.
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Sitting on the roof || h.s.
FanfictionSe gli avessero chiesto "Vi sentite invincibili a stare su un tetto di un palazzo abbandonato?" Loro avrebbero risposto di no, ma diamine gli sembrava di essere più vicini alle stelle, avevano vissuto e osservato tante di quelle avventure, che anche...