14. Tutti contro Harry e sorelle mancate

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Niall, Louis e Lizzy quel venerdì mattina si erano dati appuntamento per fare colazione – Zayn e Liam avevano promesso che li avrebbero raggiunti appena finito il lavoro in officina, al tetto – ma decisero di prendere bevande e cibo al bar e poi consumarlo al fresco.

La pioggia dei giorni precedenti avevano rinfrescato l'aria, sembrava che l'autunno fosse alle porte quando in realtà l'estate doveva ancora entrare nel suo vivo. Il sole illuminava le strade, ma non scaldava infatti tutti e tre i ragazzi indossavano felpa e jeans, decine di pozzanghere riflettevano il colore azzurro del cielo.

Lizzy stava ascoltando la storia raccontata dal Louis di quando quest'ultimo e Niall rubarono lo sdraio da piscina al vicino di casa di Kate. La ragazza non aveva risposto a nessuna delle chiamate dei ragazzi, ma tutti avevano liquidato la cosa con un "starà dormendo" o "avrà il cellulare scarico", e la questione cadde, comunque per sicurezza lasciarono un messaggio per avvertirla di dove erano.

Per colpa di alcune deviazioni durante il tragitto tra cui una strada allagata a causa delle forti piogge e un semaforo che si rifiutava di lasciar passare i ragazzi, quando arrivarono al tetto Liam e Zayn li stavano aspettando stranamente non ricoperti di olio, poggiati al muro del palazzo.

Dopo uno scambio di saluti, strette di mano e abbracci (nel caso di Lizzy) cominciarono a salire, gradino dopo gradino la lunga scalinata che sembrava non avere fine. In cima a quest'ultima per poco Liam non si scontrò con Norah con le guance rosse e il fiatone, che sembrava fosse salita fino in cima di corsa.

<<Ragazzi! Stavo cercando giusto voi!>> Esclamò la donna mentre tra le mani, notò Louis, stringeva un foglietto scarabocchiato.

<<Cosa è successo? Kate sta bene?>> Domandò Zayn. Raramente avevano occasione di vedere i loro genitori dentro quell'edificio solo quando li invitavano per festeggiare qualcosa oppure in caso di emergenze.

<<Venite a sedervi, vi spiegherò tutto.>> Disse la donna, con la voce intrisa di preoccupazione, riaprendo la porta che aveva precedentemente chiuso e dirigendosi verso il divano dove di solito sedeva la figlia.

Norah aveva quasi quarant'anni, era una donna bellissima e aveva un sorriso che ricordava quello di Kate ma in quel momento avevo il viso provato dalla stanchezza. Non sorrideva come avrebbe fatto in altri casi, le occhiaie le deturpavano gli splendidi occhi azzurri e i capelli erano sciolti con alcune ciocche ribelli che conferivano ancora più spossatezza alla sua figura.

Nessuno fece caso a dove si stesse sedendo, magari un altro giorno in un altro momento questo sarebbe stato un divertente motivo di discussione, ma ora erano tutti troppo preoccupati per Norah e ciò che inevitabilmente tutti sapevano, riguardava Kate.

<<Ieri sera quando sono tornata a casa dal lavoro ho notato questo sul tavolo della cucina.>> Cominciò la donna consegnando il biglietto a Zayn che era la persona che le sedeva più vicina, leggendolo ad alta voce in modo che anche gli altri potessero capire.

Era un biglietto di Kate che quasi volesse annunciare l'addio alle persone a cui tale biglietto era indirizzato. Espressioni di stupore comparvero sui i visi pallidi dei cinque ragazzi, che non sapevano davvero come interpretare i gesti dell'amica.

<<Dove potrebbe essere?>> Si domandò Niall, non aspettandosi una risposta.

<<È da mia sorella a San Pietroburgo,>> svelò Norah <<ieri sera quando ho scopeto il biglietto, ho telefonato a l'unica persona che fosse abbastanza lontana da quelle nominate dal biglietto, c'è solo Irina che infatti ha confermato che sarebbe arrivata a casa sua a breve.>> Concluse la donna fissando gli amici della figlia.

Sitting on the roof || h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora