Alcune lezioni che vennero impartite a casa Adams quella sera: c'è chi sa salire le scale più silenziosamente di Niall quando cerca di entrare a casa di Lizzy, è importante chiudere la porta a chiave, le bugie hanno le gambe corte.
Tutti i ragazzi del tetto sapevano ma ignoravano, forse dominati da un ottimismo che perfino loro ignoravano da dove potesse arrivare, che la verità su Lizzy e Niall sarebbe venuta a galla.
O meglio che sarebbero stati scoperti in qualche modo, probabilmente con le mani nel sacco.
È come quando passi tutto il pomeriggio a studiare e decidi di dare un'occhiata al cellulare e tua madre entra in quell'esatto momento in camera pensando che tu in realtà non abbia passato le ultime, diciamo, due ore a studiare. Vi è mai capitato?
La scena che si presentò davanti ai signori Adams quando entrarono in camera di Lizzy era meno osé di quello che potreste pensare, ma ciò non rese la situazione meno grave.
Lizzy e Niall si stava romanticamente baciando mentre osservavano il cielo stellato, dalla finestra dalla quale entrava un piacevole aria estiva. Le braccia di lui teneva l'esile corpo di lei vicino a quello del ragazzo, mentre le braccia della ragazza avvolte intorno al collo e le dite era impegnate a giocare con alcune ciocche sfuggite alla tinta bionda, che quindi erano castane.
Erano avvolti in una bolla di amore così spessa che forse nemmeno un ago ben affilato avrebbe potuto scoppiarla, forse è anche per questo che i due non sentirono né le voci dei genitori di Lizzy prima, né i passi di questi ultimi salire le scale dopo.
Quando i signori Adams spalancarono la porta della camera della figlia, i due si separarono spaventati dal rumore improvviso. Fu come se di due magneti che fino a poco prima si attraevano, fosse stata cambiata la polarità.
Nessuno parlò, ma probabilmente fu solo lo shock da parte di tutte e quattro le persone perché poi nessuno più tacque. Ognuno aveva le proprie ragioni per essere lì ed incolpare gli altri per non essere altrove.
<<Chi è lui?>> Domandò il signor Adams, con tono – ovviamente- arrabbiato.
<<Lizzy avevi detto che non avresti più incontrato questa gente.>> Sibilò la madre, accentando con tono dispregiativo la parola gente, riferita a Niall.
<<Non l'ho mai detto, voi me lo avete vietato!>> Rispose Lizzy, mettendosi davanti a Niall come per proteggerlo.
<<E questo ti autorizzerebbe a portare uno sconosciuto in casa mia di nascosto?>> Domandò il padre, che ormai vedeva tutto rosso.
<<Con tutto il rispetto signore, sarei potuto anche rimanere fuori se voi aveste lasciato più libertà a vostra figlia.>> Parlò Niall, che cercava di contenere la rabbia e di usare un tono rispettoso.
<<Non osare venire in casa nostra a dirci come crescere nostra figlia!>> Lo minacciò la madre di Lizzy, assottigliando gli occhi.
<<Mamma ho diciotto anni, non sono più una bambina, ho bisogno delle mie libertà!>> Ribatté Lizzy, arrabbiata per la minaccia rivolta al suo ragazzo.
<<E con tue libertà intendi andare in giro con un gruppo di ragazzi e fare la puttanella con uno di loro?>> Sbraitò la madre.
Le parole ferirono profondamente Lizzy e aumentarono ancora di più la rabbia di Niall.
<<Questo è troppo mamma!>> Urlò la ragazza, con il viso bagnato dalle lacrime.
<<Queste sono le regole, finché vivrai sotto questo tetto!>> Parlò il padre questa volta.
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Sitting on the roof || h.s.
FanfictionSe gli avessero chiesto "Vi sentite invincibili a stare su un tetto di un palazzo abbandonato?" Loro avrebbero risposto di no, ma diamine gli sembrava di essere più vicini alle stelle, avevano vissuto e osservato tante di quelle avventure, che anche...