6. Drink&Rock e baci inaspettati

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Il gruppo si ritrovò nel parcheggio del Drink&Rock, illuminato dagli ultimi raggi di sole che si preparavano a scomparire all'orizzonte

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Il gruppo si ritrovò nel parcheggio del Drink&Rock, illuminato dagli ultimi raggi di sole che si preparavano a scomparire all'orizzonte. Era tutti profumati come rose, freschi di doccia e pronti per una serata di divertimento. Più o meno tutti avevano optato per camice leggere o t-shirt con un paio di jeans mentre Kate indossava un paio di shorts neri in tessuto con un sandalo nero con il tacco, e un top in taffetà che arrivava poco sotto lo sterno sorretto da sottili bretelle, anch'esso nero. I capelli erano raccolti in uno chignon con alcune ciocche lasciate libere. E Harry ne rimase segretamente ammaliato.

Fumarono tutti una sigaretta prima di entrare nel locale, dove fortunatamente erano state lasciate aperte le porte che permettevano di accedere alla parte del locale aperta solo d'estate. Trovarono un tavolo all'esterno circondato da tre divani da due posti (tre se ci si stringeva, ma con quel caldo non era il caso) ciascuno. Ordinarono, poi si rilassarono cominciando a parlare di quello e di quella che si erano lasciati, della macchina parcheggiata fuori e altri pettegolezzi, che la gran raccolta di esseri umani presenti nel locale quelle sera offriva.

Il clima era classico delle serate estive passate con gli amici tra drink da nomi strambi e risate su argomenti futili. Poi si ballava e tra fasci di luce di diversi colori e la musica che avrebbe potuto abbattere i muri la mente andava alla deriva il un luogo che se non era Wonderland ci era molto vicino.

Poi Louis offrì un giro di shots di tequila e la situazione peggiorò perché è proprio da questo punto che tutti persero il conto dei drink, di dove fossero gli altri e cosa stessero facendo. Ma era ordinaria amministrazione, e a fine serata (più che altro all'alba) ci si ritrovava alle automobili, in uno stato più che pietoso e si ritornava a casa per sprofondare tra le fresche lenzuola e riacquistare coscienza del mondo circostante verso le 4 del pomeriggio.

Kate, Niall e Louis stavano dando il peggio di loro sulla pista da ballo mentre una canzone di Sia suonava a volume altissimo dalle casse. Però il lato positivo era che si poteva cantare senza che nessuno sentisse quanto un corvo fosse più intonato di te. I tre ragazzi si muovevano meglio che potevano, intrappolati nella massa di gente che aveva bevuto tanto quanto loro o forse di più e di ballare non parliamone nemmeno. Louis che forse dei tre era quello più lucido teneva d'occhio Kate che era entrato nel mirino di troppi ragazzi, da quando era entrata nel locale. Non riusciva a capire perché quell'idiota di Harry non l'avesse seguita dato che di solito era così che andava, Kate ballava con Harry e automaticamente nessuno ci provava con lei perché pensavano fosse fidanzata.

Zayn e Liam erano al bar e l'unico motivo per cui non stavano bevendo direttamente dalle bottiglie era perché c'era il bancone in mezzo e diciamo che anche il gorilla di guardia aiutava a non mettere in pratica l'idea. D'altro canto stavano dando fondo al loro portafoglio, facendosi servire un drink dopo l'altro.

Harry invece, era rimasto seduto da solo, a fargli compagnia solo i suoi pensieri. Forse venire, visto il momento che stava passando, era stato un errore. Da quando era tornato a casa non riusciva più a smettere di pensare a Kate e al piccolo discorso di quel pomeriggio, e quello che era successo alla mattina. Nemmeno i drink sarebbero riusciti ad annebbiare i suoi pensieri e a portarlo dove erano finite le menti degli altri perché se tutto scompariva, Kate era il pensiero sempre chiaro nella sua mente.

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