Sitting on the roof || h.s.

3. Una poltrona da barbiere vintage e un pouf

Nessuno avrebbe mai potuto prevedere ciò che sarebbe successo a Liam e Zayn, in un giorno come tutti gli altri, nemmeno loro due. Ma non accade esattamente quel giorno, ma in un'altra giornata non troppo lontana, dove i ragazzi erano meno coscienti di come lo erano ora.

Entrambi lavoravano in una officina. Zayn e Liam, che si conobbero l'ultimo anno delle medie e incontrarono gli altri alle superiori, erano i classici ragazzi, in passato bambini che come regalo volevano sempre e solo una cosa: macchinine in scala. Ogni superficie per loro diventava una pista, dove la loro auto che era la più veloce, la più resistente, la più colorata avrebbe affrontato senza nessuna difficoltà.

Nei giorni di pioggia le loro madri impazzivano vedendo mobili e pavimenti rigati dalle piccole ruote che erano passate, e che se qualcuno si fosse preso la briga di seguire avrebbero condotto a loro. I giorni di sole erano i migliori, forse, questione di punti di vista. Beh ovviamente per i bambini c'era molto più spazio per giocare con i loro modellini come per esempio nella terra, nell'erba, nella sabbia, tra i sassolini che poi inevitabilmente una volta finite le corse entravano in casa insieme al bambino e alla macchinina e le madri non è che ne fossero molto contente, anzi per niente. Punti di vista. Ora che erano grandi sporcavano comunque e la situazione non era migliorata di molto: le loro madri quasi rimpiansero l'erba, la terra e la sabbia se messe a confronto con olio da motore e vernice. Ma ora che erano grandi, potevano tranquillamente farsi la lavatrice da soli.

Liam Payne ultimo a nascere dopo due figlie femmine, Ruth e Nicola, molto più grandi di lui e quindi già accasate era stata la salvezza di suo padre Geoff, che dopo due parti adornati da un fiocco rosa quando scopri che un maschietto stava per nascere riempì l'attuale cameretta di Liam di ogni tipo di gioco o decorazione che poteva rientrare nella categoria "sport" o "auto e robe da maschio". Ma essendo anche l'unico figlio in casa, era il cocco di sua madre, Karen. Fin dall'inizio la vita si presentò a Liam come un qualcosa che il più delle volte dava grattacapi, colpi bassi e piccole vittorie. Colpi bassi come per esempio nascere con una disfunzione renale e quindi curare il dolore con trentadue iniezioni al giorno, all'età di quattro anni. O essere vittima di bullismo, che lo portò ad iscriversi a un corso di boxe. Non aveva mai picchiato nessuno perché dopotutto Liam aveva una natura pacifica e diplomatica, ma ogni tanto si incazzava anche lui e allora il vecchio sacco da boxe nel suo garage ne subiva le conseguenze. Le piccole vittorie nella vita riguardano i suoi successi sportivi in diverse specialità. Nel tempo il suo corpo iniziò a modellarsi fino a diventare simile a quelle di un atleta di alti livelli, anche se l'agonismo non gli interessava. E questo porta alla seconda vittoria: era già da un paio d'anni che Liam, a detta di Kate (e lei non si sbaglia mai), era tra i più desiderati ragazzi della scuola, che aveva lasciato con un diploma niente male. Ma per Liam la vittoria che contava veramente era quella di avere degli amici fantastici, primo di tutti Zayn e poi gli altri ragazzi del tetto. Riservava una dolcezza (forse troppo) e uno spirito di protezione per Kate che solo Harry poteva eguagliare e superare, mentre per i ragazzi fratellanza e sostegno. Quando Kate e Harry proposero a Liam e Zayn di raggiungerli al tetto, Payno cosi lo chiamavano spesso i ragazzi, si sentì apprezzato, voluto e felice. Ovviamente il tutto avvenne in punizione (si, se volete far parte del tetto mandate a fanculo qualche professore o bigiate la lezione di fisica e fatevi mettere in punizione) quel giorno Liam e Zayn stavano fumando in bagno quando il bidello lì beccò mentre Kate e Harry probabilmente avevano litigato con qualcuno, come al solito oserei dire.