33. Nulla è per sempre

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<<Uno orizzontale, veniva bruciata sui roghi.>> Lesse Diana dal giornale. Louis e l'anziana donna avevano preso l'abitudine di comprare ogni giorno il giornale, commentare le varie notizie quasi sempre sfociando in un litigio ed infine rilassarsi, per così dire, con un cruciverba.

<<Non tu, se no non saresti qui.>> Rispose Louis cercando di rimanere più serio possibile.

<<Finisco il cruciverba, mi faccio venire un ictus e forse dopo rido.>> Replicò Diana, fulminando il ragazzo con lo sguardo.

Louis alzò gli occhi al cielo e decise di non prolungare quella battaglie di frecciatine e tacque.

<<Sette orizzontale, scoprì->> Diana stava proseguendo il gioco, quando la pota si spalancò.

Eleanor entrò raggiante e leggera come una farfalla camminò fino al divano e si sedette tra Louis e Diana.

<<Ho una bellissima notizia.>> Annunciò la ragazza.

Louis pensò che la bella notizia fosse che il mondo era diventato un posto migliore grazie ai bellissimi sorrisi della ragazza, ma riscoprendosi a fare certi pensieri scosse il capo e cercò di scacciarli.

<<Dicci cara!>> Incitò la nonna, volgendo di poco il busto in direzione della nipote.

<<Tu ed io ce ne andiamo per una settimana in un centro benessere, mi manca passare il tempo con te! E poi Louis avrà occasione di riposarsi.>> Spiegò Eleanor sorridendo ad entrambi.

Louis sperava che Eleanor avrebbe portato lui in un centro benessere e avrebbe lasciato la nonna a casa a riposarsi, ma una settimana di assoluto e dolce far nulla gli ci voleva e avrebbe trovato più tempo da dedicare al tetto.

<<Ci vediamo tra una settimana bamboccio.>> Disse l'anziana signora rivolto al moro.

<<Ti mancherò almeno un po'?>> Domandò ironico Louis.

Eleanor non poté fare a meno di ridere, poi quando la scenetta tra il ragazzo e la nonna terminò chiese a Louis, mentre quest'ultimo si apprestava ad uscire, dato che ormai erano quasi le sette, qualche secondo per scambiare due parole.

<<Quella che ho dato a mia nonna non è l'unica buona notizia.>> Iniziò la ragazza, non appena chiuse la porta d'entrata.

<<A sentire i dottori i risultati degli esami sono molto buoni, e cosa più importante il suo umore ed è innegabile che quest'ultimo fattore sia merito tuo.>> Ammise la ragazza a voce bassa, Louis pensò che fosse quasi in procinto di scoppiare a piangere.

<<Non credo che abbia avuto una parte così importante in tutto ciò ma sono felice che tua nonna sia in buona salute.>> Spiegò sincero il ragazzo.

Eleanor su questa affermazione non aggiunse nessun'altra parola ma allungò a Louis una busta.

Il ragazzo si ricordò di cosa gli aveva sempre insegnato sua mamma: le buste si aprono quando la persona che te l'ha data è andata via. Immaginò dal peso un contenuto molto consistente, alzò quindi lo sguardo per chiedere silenziosamente a Eleanor cosa vi fosse dentro.

<<La tua busta paga di questo mese, te la sei meritata per intero.>> Chiarì la ragazza, sorridendo.

Ora il moro era ancora più impaziente di aprila e vedere quanto avesse guadagnato quel mese. Si trattenne mentre le dite carezzavano la carta della busta.

I due ragazzi rimasero ancora qualche minuto senza dire nulla, e poi ancora in silenzio si separarono. Eleanor rientrò e Louis salì in macchina.

Mise in moto e si promise di aprire la busta a viaggio finito, quando sarebbe arrivato al tetto.

Sitting on the roof || h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora