La sua pelle era liscia e candida, baciata dal sole come una lunga distesa di sabbia bianca in un deserto nascosto. Si riuscivano a cogliere alcune vertebre e le scapole, che creavano alcuni punti più scuri. I capelli castano scuro arrivavano poco sotto le spalle. Il viso era sereno mentre la ragazza al fianco di Harry ancora vagava nel mondo dei sogni.
Il ragazzo non poté resistere e lasciò che la sua mano, con i tatuaggi che ricoprivano la pelle abbronzata, vagasse tra la pelle che il lenzuolo lasciava scoperta. Il contrasto era evidente, sembrava che dell'inchiostro fosse finito su un foglio, fino ad allora immacolato e che la carta lo stesse intrappolando per sempre tra le sue fibre.
Ma non era sempre stato così? Kate, con i suoi tratti freddi dell'est e il suo carattere di fuoco, non aveva intrappolato il cuore di Harry in un vortice di emozioni confuse da cui il ragazzo non sapeva (e forse non voleva) trovare via d'uscita?
Harry fu distolto dai suoi pensieri quando il respiro della ragazza cambiò ritmo, segno che si stava svegliando.
Allora il ragazzo riappoggiò il viso sul guanciale per cogliere il viso riposato rivelare gli scintillanti occhi verdi e le labbra carnose e rosee.
Kate aprì un solo occhio, come per rassicurarsi che Harry fosse ancora accanto a lei, per poi richiuderlo e stringersi ancora più vicino al ragazzo che era accanto a lei, incantato da tanta dolcezza, che si stava chiedendo come non aveva fatto ad accorgersi prima di quanto stare con Kate gli faccia bene. Stare con lei non solo come amici, ma come due cuori complici che si sostengono a vicenda.
Kate alzò il viso, che era a pochi centimetri da quello del suo ragazzo e lo baciò con naturalezza.
Harry fu colto di sorpresa da gesto. Perché Kate lo stava baciando? Perché Kate era nuda nel suo letto?
Harry si alzò di colpo dal letto, madido di sudore e ad accoglierlo ci fu solo la luce che filtrava dalle tapparelle, nella sua stanza c'era solo lui. Stava sognando.
Si lasciò cadere all'indietro sul materasso e si mise a fissare il soffitto.
Alan Drew una volta scrisse che i sogni non son altro che illustrazioni, che il libro della nostra anima sta scrivendo su di noi.
Era questo ciò che voleva ma che non voleva ottenere?
Il riccio posò lo sguardo sull'orologio digitale che teneva sul comodino, le quattro e mezza. Era esageratamente presto per porsi domande che l'avrebbero messo in difficoltà anche quando sarebbe stato più sveglio.
Cercò di prendere sonno, ma non ci riuscì, forse troppo spaventato che altre pagine della sua anima gli fossero rivelate. Harry voleva con tutto sé stesso non ascoltare il suo cuore e dare retta solo a ciò che la sua mente gli ordinava: rimanere accanto a Kate, come amico.
Sposò le lenzuola e si alzò, rassegnandosi al fatto che non avrebbe più dormito e si sedette sulla sedia davanti alla sua scrivania. Accese il computer e cercò la cartella dove aveva conservato tutte le foto di lui e Kate da piccoli, era riuscito persino a caricare alcuni vecchi video.
Non sapeva da quanto tempo non guardava più il contenuto di quei file, spesso era Kate quella che lo trascinava nel viale dei ricordi, lui li teneva solo perché Kate era una frana con il computer.
Una delle poche cose che la vecchia scuola non aveva saputo insegnarle, conoscenza che però la ragazza non lamentava mai di non avere. C'era Harry dopotutto, a lei bastava navigare in internet, riuscire a fare i compiti e scaricare musica o film.
Trovò un video che qualcuno doveva aver fatto loro il primo giorno di scuola, schiacciò play cercando mentre il file caricava di ricordare cosa mostrasse il video.
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Sitting on the roof || h.s.
FanfictionSe gli avessero chiesto "Vi sentite invincibili a stare su un tetto di un palazzo abbandonato?" Loro avrebbero risposto di no, ma diamine gli sembrava di essere più vicini alle stelle, avevano vissuto e osservato tante di quelle avventure, che anche...