Quel giorno il sole splendeva, il cielo era limpido e gli alberi sembravano più rigogliosi. Harry non sarebbe potuto essere più felice mentre si dirigeva verso casa di Kate, per assistere alle lezioni di violino.
Kate aveva iniziato a sette anni ad interessarsi allo strumento e lo faceva come attività di sfogo, mai avrebbe suonato in pubblico. Era una cosa troppo personale per lei.
Quando arrivò davanti alla casa prese un profondo respiro, come se stesse per fare un discorso importante o buttarsi da un aereo con il paracadute per la prima volta. Ma perché essere così nervosi? Questo il ragazzo non lo capiva.
Suonò il campanello e attese che qualcuno venisse ad aprire. Per quanto lui e Kate fossero amici, Harry poteva contare sulla punta delle dita le volte in cui era entrato a casa della ragazza. Venne distolto dai suoi pensieri quando sentì qualcuno aprire la porta.
<<Sei arrivato giusto in tempo per lo show!>> Disse Kate sorridendo.
<<Cosa?>> Harry capì che Kate era divertita da qualcosa, ma non capì cosa.
<<Mia zia Irina, la sorella di mia madre, sta facendo impazzire mia nonna vieni ne vedremo delle belle.>> Disse la ragazza prendendo Harry per il polso e trascinandolo attraverso il corridoio e poi in salotto.
Quando arrivarono, si sedettero, o meglio Kate si sedette e trascinò Harry con sé, sul divano dal quale si aveva una completa visione della cucina.
Harry scorse la madre di Kate, Norah che cercava di mettere in ordine la cucina mentre rispondeva a ciò che una donna, un po' più bassa con i capelli corti e rossi, occhi marroni e molte energie continuava a dirle, anzi urlarle.
<<... quel letto apparteneva alla tua trisnonna, e lei lo cambia perché è scomodo!>> Parlò, Alexandra la nonna di Kate. Le parole accompagnate da un marcato accento russo.
<<Beh mamma se lei dorme scomoda non è che possiamo obbligarla ad alzarsi con la schiena a pezzi.>> Rispose Norah che mentre parlava faceva le stesse identiche espressioni di Kate quando era stufa, cosa che a Harry non passò inosservata.
<<Era un letto antico, di valore, avrebbe potuto metterlo in soffitta o venderlo ad un'asta!>> Ribatté Alexandra che ora sembrava fuori di sé.
<<Magari non l'hanno ancora fatto a pezzi e fatto diventare segatura, puoi provare a recuperarlo!>> Scherzò la madre di Kate.
<<Lo so che per te la cosa non ha senso, che te e tua sorella siete come tuo padre, i suoi amici dell'università e la vodka ma potresti smetterla di scherzare?!>> Urlò la nonna sbattendo la mano sul piano della cucina.
<<Sai anche che allora che i tappeti della trisnonna Olga sarebbero dovuti essere miei, anziché i tavoli di cristallo che detesto? A proposito li venderò ad un'asta,>> Affermò la mamma di Kate fissando la madre con uno sguardo neutrale.
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Sitting on the roof || h.s.
FanfictionSe gli avessero chiesto "Vi sentite invincibili a stare su un tetto di un palazzo abbandonato?" Loro avrebbero risposto di no, ma diamine gli sembrava di essere più vicini alle stelle, avevano vissuto e osservato tante di quelle avventure, che anche...