5. Pensieri mimetici e grigliata sul tetto

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Se alcuni ragazzi del tetto quella mattina erano impegnati a non innamorarsi di ragazze dagli occhi color argento o a suonare allegri motivetti, gli altri preparavano la grigliata

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Se alcuni ragazzi del tetto quella mattina erano impegnati a non innamorarsi di ragazze dagli occhi color argento o a suonare allegri motivetti, gli altri preparavano la grigliata. Liam e Zayn avevano buttato o per meglio dire scaraventato Louis giù dal proprio letto, in una piccola stanza, in un piccolo appartamento troppo rumoroso, nella zona portuale di Liverpool. Quando i due amici arrivarono all'appartamento dove Louis e tutta la sua famiglia abitava, la porta d'ingresso li proiettò sul caos totale. Urla, pianti, risate il tutto racchiuso in piccole mura che però amplificavano a meraviglia quell'insieme di rumori. E Louis chiuso dentro la sua stanza o forse il suo angolo di salvezza dormiva come un bebè, in boxer con la faccia affondata nel cuscino, piede e braccio destro a penzoloni.

Liam insistette per un approccio dolce da usare per svegliare l'amico, magari un colpetto sulla spalla o il solletico ai piedi e Zayn annuì mentre prendeva dal bagno della stanza (troppe donne in casa, e il bagno principale era sempre occupato) un bicchiere di acqua ghiacciata e lo versò in faccia a Louis, che dal mondo dei sogni venne riportato alla caotica realtà.

Dopo una colazione a base di latte fresco, biscotti fatti in casa con le gocce di cioccolato e una manciata di bestemmie per Zayn, Louis si vestì e i tre si diressero, a bordo dell'auto di Zayn, al supermercato che si trovava vicino al tetto.

Durante il tragitto i ragazzi parlarono delle ultime notizie riguardanti la stagione calcistica ormai finita. <<Da non credere: il Leicester che vince!>> Disse Louis.

Il supermercato vicino al tetto apparteneva a una grande multinazionale forse italiana o francese, e tutto sommato aveva prezzi onesti e prodotti di ottima qualità. Presero delle mini griglie 'usa e getta', carbonella, diavolina, carne di ogni genere, sacchetti di patatine, birra decisamente troppa e qualche bibita. Ah e tre accendini che probabilmente sarebbero andati perduti nel giro di tre o quattro giorni.

Forse l'unica pecca di quel supermercato era che c'era sempre una sola cassa aperta gestita da una signora che di andare in pensione non ne voleva sapere e che quindi lentamente passava i prodotti sotto il lettore di prezzo e ancora più lentamente dava il resto ai clienti.

File come in quella cassa nemmeno il primo giorno di apertura in un acquapark. Quindi mentre la fila procedeva fastidiosamente piano, i ragazzi ebbero la possibilità di chiacchierare un po'.

<<Secondo voi Harry è cotto di Kate?>> Domandò Liam, romantico e sognando un giorno di vedere i suoi amici fare coppia fissa.

<<O forse la domanda è: Kate è cotta di Harry?>> Ribatté Louis, appoggiato al manico del carrello straripante di prodotti.

<<Sono cotti l'uno dell'altro e nemmeno lo sanno.>> Sorrise Liam divertito dalle dinamiche tra Harry e Kate.

<<Oh invece ti dico che lo sanno, ma davvero non riesco a capire cosa li blocchi.>> Si intromise Zayn mentre buttava un occhio alle caramelle esposte.

Sitting on the roof || h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora