17 Primo giorno...

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Il rapporto di Billie con la classe stava andando alla grande. Aveva rotto il ghiaccio, e tra una risata e l'altra non fece altro che parlare con i suoi compagni e le compagne tutto il giorno...

Fu un primo giorno entusiasmante per lui, e si godette tutta l'euforia della novità. Manifestandola coinvolse anche le compagne più introverse che sciogliendosi gli regalarono più di un sorriso. Sì, quella era una delle qualità più rilevanti del ragazzo. Forse per qualcuno quelle cose potevano sembrare banali, cose scontante che non meritavano poi tutta quella importanza che il ragazzo invece gli dava, e forse era così, ma alla fine per apprezzare davvero il valore di qualcosa bisogna non averla mai avuta prima, e soltanto allora si può comprendere effettivamente l'importanza di tutto ciò che magari viene dato per scontato. Nel caso di Billie si trattava di una cerchia di persone con i suoi stessi interessi, nel caso di qualcun altro si potrebbe trattare della propria moglie o della propria amante. Il punto non è chi o cosa sia, il punto è che Billie aveva capito che bisognava dare importanza a tutte quelle cose che avevano il potere di cambiare una persona, di renderle quel pizzico di felicità quotidiano che in una vita tempestata dall'infelicità diventa qualcosa di più prezioso dell'oro. Ma intanto a scuola le ore passavano, e i professori continuavano a susseguirsi così come si susseguivano le presentazioni dei ragazzi, i quali, come da consuetudine, dovevano parlare un po' di sé stessi, rispondere alle domande dei docenti e cose del genere...

"Perché hai scelto questa scuola?" "Che progetti hai per il futuro?" "Parlaci un po' di te..."

Da questo punto di vista il primo giorno fu qualcosa di terribile per il ragazzo, anche perché aveva perso il conto di quante volte gli era toccato presentarsi e ripetere la solita fottuta solfa su se stesso, i suoi progetti... Ma nonostante tutto riuscì a sopravvivere. Del resto, se era riuscito a sopravvivere alla merda di Hellville poteva sopravvivere a qualsiasi cosa...

"All'Open Minded" c'erano professori simpatici, e altri molto meno. C'erano professori davvero eleganti, garbati, fini nei modi di fare. Altri invece erano molto rozzi e con pessimi gusti come nel caso del professor Lucas, il quale sembrava portasse le buone maniere sotto la suola dei suoi mocassini di velluto rosso abbinati a dei pantaloni viola. Niente di anormale, del resto si sa che le eccezioni ci sono dovunque, e anche "l'Open Minded" aveva la sua in mezzo a tutti i professori distinti che esercitavano la professione all'interno dell'istituto...

Senza accorgersene però il primo giorno di scuola stava per volgere al termine, e venne l'ora di tornare a casa. Attesero il suono della campanella quasi dispiaciuti. Alla fine tutti avevano passato un primo giorno di scuola molto piacevole, anche se del resto si sa che ogni cosa al primo giorno è bellissima, anche una cosa non proprio bellissima di per sé, come ad esempio sentirsi rincoglioniti dopo la prima sbornia presa nella vita. Sì, spesso nella vita ci sono delle tappe irrinunciabili, tappe che risultano essere dei veri e propri riti di passaggio, un passaggio che si svolge sempre in cerchio e a cicli che si ripetono, ecco perché non bisogna stupirsi se abitualmente ci si ritrova ad avere a che fare con persone diverse in contesti differenti, ma rivivere determinate situazioni, poiché queste, come molte altre, sono cose che ritornano spesso nella vita delle persone...

A un tratto la campanella suonò violentemente, e quello scampanio improvviso fece sussultare tutti i ragazzi. Passò giusto qualche secondo, e poi "l'esercito" di ragazzi si catapultò per la strada, tanto che se non si fosse stati consapevoli del fatto che si trattasse di studenti "dell'Open Minded", qualcuno avrebbe potuto pensare che si trattasse di qualche sommossa da parte di qualche gruppo terroristico o chissà cosa. E allora ecco che "l'esercito" in ritirata prese le vie del ritorno, e ognuno andò per la propria. Salutandosi l'un l'altro per strada tutti i ragazzi facevano il resoconto della giornata. Alcuni parlavano ad alta voce, altri invece nelle loro menti, ma tutti su per giù soddisfatti del loro primo giorno di scuola.

Hellville, il cuore dell'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora