La parentesi che somigliava molto a quella della "ragazza misteriosa" incontrata per le scale "dell'Open Minded", aveva avuto luogo diversi anni prima a Gardentown. Billie giocava a calcio nella squadra locale e nonostante provenisse da un'altra cittadina, grazie al suo carattere e al suo talento era riuscito a instaurare tutta una serie di rapporti di sincera amicizia con i compagni di squadra, e ad accattivarsi le simpatie di varie ammiratrici che seguivano la squadra durante il campionato. I ragazzi e le ragazze di Gardentown erano molto calorosi e socievoli - un gruppo numeroso e omogeneo che era venuto su insieme. Erano più o meno cresciuti come tanti fratelli e sorelle, ma senza che ci fosse il "legame di sangue", e dunque di tanto in tanto quei "fratelli" e quelle "sorelle", fraternizzavano ulteriormente tra le lenzuola. Sì. Ci si metteva insieme, e alcuni di quei rapporti sarebbero durati anni, solo che ancora i diretti interessati ne erano ignari...
Praticando con i suoi compagni dentro e fuori dal campo, Billie ebbe modo di conoscerli meglio, e di avere anche qualche flirt con alcune delle sue ammiratrici. Si trovava bene in loro compagnia. Grazie a quella comitiva era riuscito a sentirsi a casa, e per Billie la cosa aveva grande valore, anche perché tutto ciò non gli riuscì mai a Hellville, il luogo dov'era cresciuto...
A questo proposito un vecchio motto dice "dove si trova il proprio cuore si trova la propria casa"; la brutta notizia è che spesso i cuori non battono alla stessa maniera ed è frequente "andare fuori tempo", indirizzando luoghi e persone, ostaggi della penna del sentimento che s'appresta a scrivere sulle pagine dell'illusione, alla ricerca di un domani che non si sa se effettivamente verrà, e che di sicuro, se sarà così, tradirà sempre e comunque le aspettative di chiunque. In effetti Billie non riuscì a smentire tutto ciò, perché ben presto, anche se tutto sembrava andare liscio, arrivarono i guai...
Ancora una volta il gioco degli sguardi fu determinante per creare casino, infatti il ragazzo ebbe modo di sperimentare la cosa lasciandosi andare a quel suo antico vizietto, giocando insieme a una delle sue tante ammiratrici.
Non si sa bene com'è e come non è, ma la ragazza s'innamorò subito di Billie. Lo stronzetto era molto bravo a far cadere una donna quando ci si metteva d'impegno, e non perché fosse un semplice seduttore, al contrario, perché quelle donne che guardava, le desiderava con grande umiltà, poiché erano la fonte più grande e profonda del suo desiderio, un desiderio così grande che partiva dallo spirito e diventava essenziale...
Ma talvolta, qualcosa che è essenziale, può convertirsi in qualcosa di molto doloroso, in qualcosa che genera guai. Quella volta non fu affatto diverso...
La ragazza in questione era la cugina di un certo Giulian, un compagno di squadra, di classe, e dopo qualche tempo anche un amico di Billie. Kirsten, così si chiamava la ragazza, era molto simpatica e carina. Aveva la pelle scura, gli occhi castani e i capelli mossi, lunghissimi e neri. Era capace di parlare per ore, ma oltre alla parlantina facile, possedeva anche un sorriso contagioso. Rideva in continuazione di tutto e tutti. Probabilmente non c'era mai stata al mondo persona più felice di lei. Già, era una tipa molto allegra e solare...
Non era molto alta, ma aveva un fisico molto snello e tonico per via delle dure sessioni d'allenamento alle quali si sottoponeva. Sì. Era il capitano della squadra femminile di volley di Gardentown, e di solito per ricoprire certi ruoli, bisogna darsi da fare e dare l'esempio, proprio come faceva Kirsten...
Tuttavia, anche se un tipa del genere, almeno inizialmente poteva sembrare tutta "rose e fiori", in realtà si sarebbe dimostrata un vero e proprio osso duro, da bravo capitano della squadra di volley, facendo vedere "i sorci verdi" a Billie...
Non si sa bene com'è e come non è, ma i due infatti, dopo aver vissuto una relazione che ormai andava avanti da diversi mesi, si trovarono a vivere una situazione davvero particolare. Tutto partì da una sera. I ragazzi di Gardentown avevano organizzato un falò sulla spiaggia, e in certe occasioni si sa che c'è modo di andare giù pesante con alcool e marijuana. Billie, come tutti "si godette la festa", e così, magicamente, grazie anche all'atmosfera che spesso i fottuti falò sanno creare, il ragazzo riuscì a tramutare una sana scopata in un casino colossale. Sì. Purtroppo Billie aveva la tendenza sconsiderata a creare casini, ma quella volta si superò, infatti non si trovò semplicemente ostaggio di "un casino", ma bensì di "un casino nel casino". Per spiegare bene la questione però, occorre fare un passo indietro, poiché Kirsten rappresentava "il casino", ma "il casino nel casino" aveva un nome bellissimo. Si chiamava Vanessa. Vanessa era una ragazza di Hellville che Billie non aveva mai visto prima né aveva mai conosciuto, ed era proprio una bomba. Già. Vanessa era davvero divina. Sembrava che a un certo punto qualcuno avesse deciso di mettere in un frullatore tutta la perversione, la sensualità, il sesso, e avessero deciso di fare un bel frullatone con tanto di peperoncino...
STAI LEGGENDO
Hellville, il cuore dell'inferno
General FictionHellville - il cuore dell'inferno è un romanzo che parla della storia di Billie Green, un ragazzo che si trova in un momento particolare della sua vita, uno di quei momenti di crisi in cui si sente il bisogno di fare il punto della situazione... Si...