10 Cavarsela...

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"Le storielle di Billie comunque continuavano, e continuavano le stronzate che i professori si studiavano per fare in modo che gli studenti finissero inevitabilmente col culo per terra. Di tanto in tanto anche Billie rimaneva sbalordito dell'impegno con cui quegli spietati bastardi mettevano alla prova i ragazzi, poiché erano maledettamente bravi nel darsi da fare con ciò che tutto sembrava tranne che "insegnamento". Sì. In quello che facevano, nella loro professione, c'era parecchio malessere esistenziale, un malessere che veniva riversato e usato come materiale per caricare scorte infinite di cartucce che puntualmente, tutte le mattine, venivano esplose contro gli studenti. Sì. Era decisamente una merda essere vittime inermi di quel drammatico incastro ai limiti del patologico...

Tutti cercavano di darsi da fare dunque, tutti cercavano di uscirne vivi, compresi Billie e Jhonny, che incasinati com'erano per conto loro, dovevano anche pensare a studiare e cercare di non farne la fine del mondo se la loro vita in quel periodo, aveva deciso di andare drammaticamente a puttane...

A vivere la vita servono palle in quantità. Chi non ne ha se la passa maledettamente male, e proprio per questo risulta doveroso fare una distinzione tra chi le possiede e chi no. Nel primo caso, nonostante le cose dal punto di vista sentimentale, emotivo, non vadano al meglio, la presenza delle sopracitate "palle in quantità", permette a chi le possiede di superare determinate situazioni incresciose senza che ciò vada a ledere anche la fottuta "sfera professionale". Nel secondo caso invece, chi è leggermente più sfortunato, o per meglio dire chi in viso non è stato baciato, ma sputato dalla fortuna, a causa della "mancanza di palle", fa si che le cazzate sentimentali travolgano anche la vita professionale, e che dunque svuotino non solo l'anima ma anche il portafoglio. Sì, a volte un paio di belle gambe può fottere un'esistenza...

Billie rientrava nella cerchia di persone descritte nel secondo caso. Viveva tutto fuori ma moriva dentro, e morendo dentro lentamente smetteva di vivere anche fuori. In questo probabilmente era molto diverso da Jhonny, che al contrario, non sembrava perdersi in stronzate sentimentaloidi, e come se nulla fosse, in quel periodo, era anche riuscito a raggiungere degli ottimi risultati in materie in cui lui non era mai stato eccezionale, mentre Billie, preso da tutt'altro, non riusciva proprio a pensare allo studio, non riusciva proprio a pensare di doversi impegnare...

Chiusa la parentesi con Ilary, aveva sempre cercato di prendere le distanze da qualsiasi nuova donzella gli si fosse presentata. Non voleva legami fissi. Ne aveva avuto abbastanza di tutta quella merda. Sì. In quel periodo il ragazzo aveva imparato l'importanza di non farsi coinvolgere dalle cazzate sentimentali, godendo di quella moda che ultimamente, più o meno da quando hanno inventato gli anticoncezionali, sembrava avere grande successo tra ganzi e vacche in erba, che con la scusa dell'adolescenza si davano al "trotto" selvaggio; si trattava della famosissima moda del "mordi e fuggi", una moda che anche Billie stava cominciando ad apprezzare. Dunque continuava a vivere tutto così come veniva, senza immergersi troppo nelle situazioni, anche se alla fine riflettere su se stessi e sul passato era comunque qualcosa dalla quale difficilmente si poteva prescindere. Del resto quella era la fottuta età della riflessione e del cambiamento; si stava per diventare gli uomini e le donne di domani, e non c'era poi molto da scherzarci su...

Ma un giorno, uno come tanti altri, mentre il ragazzo si trovava a scuola, esattamente mentre stava facendo educazione fisica, la classe si unì a un'altra, e fu proprio quel giorno che Billie incontrò Francesca, una ragazza che lo avrebbe accompagnato dinnanzi alle porte di un maledetto "calvario", ma di certo non tutto il male viene per fottere...

Prima che tutto ciò accadesse comunque, nonostante Billie "fosse andato avanti", non aveva ancora dimenticato del tutto Myla e la loro storia tormentata. Sì. Anche se aveva vissuto diverse altre parentesi dopo di lei, certe fottute ferite non vogliono proprio smettere di sanguinare...

Fu proprio così che una sera, dopo essersi scolato tutto il whiskey che Bryan teneva in dispensa per gli ospiti, decise di fare una passeggiata, e anche se palesemente ubriaco, al ragazzo passò per la mente una cosa molto importante che fino a quel momento aveva accantonato...

Nel periodo in cui Billie stava insieme a Myla, esattamente durante l'episodio "dell'ipotetica gravidanza", Billie aveva incontrato un "vecchio" fuori dalla chiesa di Hellville. Anche se quella sera aveva bevuto e parecchio, era ancora in grado di intraprendere una conversazione, o per lo meno ne era convinto, e per questo decise proprio di dirigersi nel punto in cui l'aveva incontrato diversi mesi prima, per farci quattro chiacchiere. Giunto sul posto, il ragazzo si mise a cercare in lungo e in largo, a chiedere in giro, ma niente da fare, "il vecchio" non si trovava. Ci pensò un attimo, e non sapendo che fare, la prima cosa che gli venne in mente fu quella di chiedere informazioni a Madame Tonguerom...

Madame Tonguerom era un'anziana signora che viveva proprio accanto alla chiesa, e che sapeva tutto di Hellville. Già. Non c'erano segreti per lei. Sapeva perfino quando nel pollaio della città le fottute galline deponevano le uova. Sì. Hellville aveva anche diversi pollai sparsi qui e là per le piccole zone di verde, ma il punto non era quello, il punto era che Madame Tonguerom era una fottuta amabile strega o qualcosa del genere...

Da subito l'anziana signora sembrò essere molto gentile e disponibile con il ragazzo, ma non appena Billie le fece un'accurata descrizione, la donna divenne scura in volto e rabbrividì. Rimase in silenzio per qualche secondo, atterrita, quasi senza respiro, poi tirò il fiato e disse al ragazzo che "il vecchio" di cui stava parlando era morto diversi anni prima. Ma Billie si dimostrò insistente e incredulo alle parole di Madame Tonguerom, e fu proprio a quel punto che...

<<Aspetta ragazzo ho con me delle foto.>>

<<Dice davvero?>>

<<Certo! Guarda!>>

<<Sì Madame. Non c'è dubbio, è proprio lui!>>

<<Bene, vedi quella casetta poco distante dalla chiesa, lui abitava proprio lì. Se non vuoi credermi puoi anche andare a chiedere laggiù figliolo, se sei fortunato dovresti trovare i suoi figli in casa.>>

Così Billie si congedò da Madame Tonguerom, la ringraziò, e per un attimo pensò tra sé e sé che forse si era immaginato tutto. Poi però cambiò idea. Si era fatto una gran bella chiacchierata con quel "vecchio", non poteva non essere vivo. Decise allora di dirigersi verso la casetta. Bussò alla porta, tenendo in mano la foto di Mr. Rustedhorses, così si chiamava. La figlia del vecchio aprì la porta, e Billie ebbe un breve colloquio con lei. Il ragazzo aveva intenzione di parlare con lui, aveva intenzione di rimproverargli il fatto che gli aveva mentito, che le cose non erano affatto al loro posto come lui aveva detto, che non era andato tutto bene affatto, ma proprio quando Billie chiese del "vecchio" alla ragazza mostrandole la foto, il gelo avvolse completamente il ragazzo, soprattutto quando lei, con gli occhi tristi e resi lucidi dalle lacrime, nonostante i diversi anni, ricordò con dolore che suo padre era morto diversi anni prima...

Billie non sapeva che dire. Era rimasto letteralmente di sale. Chiese scusa alla figlia del "vecchio", la ringraziò scusandosi con lei per il disturbo, e dopo essersi congedato le lasciò le foto che aveva con sé datagli da Madame Tonguerom poco prima. Poi andò via. Non avrebbe mai dimenticato quella storia per il resto della sua vita, anche se forse, avendo alzato un po' troppo il gomito, ancora una volta pensò che tutte quelle vicende erano solo frutto della sua mente invasa dall'alcool. Poi però, si fermò per qualche secondo a riflettere sull'eventualità di una certezza da sobrio. Tutto ciò lo fece rabbrividire. Lasciò perdere...

Hellville, il cuore dell'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora