9 Arrivederci...

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Billie era nuovamente a "casa". La solita estate all'insegna del nervosismo e del disagio era lì ad attenderlo. Nonostante tutto però, anche se costretto a tornare a "casa", c'era una piccola ma fondamentale nota positiva; si trattava di Jane. I due infatti continuarono a tenersi in contatto e a vedersi, una cosa che aveva reso al ragazzo un po' meno pesante rientrare a Hellville. A parte Jane c'erano anche i suoi compagni, infatti, di tanto in tanto, ci si organizzava per delle scampagnate, per andare a ballare e cose di questo tipo. Finalmente Billie aveva anche degli amici. Finalmente la vita che aveva lottato per costruire era sua. Finalmente aveva una fottuta alternativa, un modo per levare le tende e andarsene a Hellville in qualsiasi momento. Certo ci sarebbe dovuto tornare, ma la cosa importante era che finalmente non era più costretto a restarci tutto il tempo, ragione che rendeva il disagio di vivere in quella cittadina meno soffocante...

 Le cose con Jane dunque andavano a gonfie vele, ma nonostante il vento soffi e le vele siano spiegate, ciò non significa che la nave non possa naufragare comunque...

Jane era davvero una ragazza straordinaria, e uno dei suoi talenti più grandi era quello di scrivere. Era parte integrante della sua vita, e ci si dedicava anima e corpo...

Poco tempo prima che la scuola finisse per via delle vacanze estive, curiosando tra gli annunci appesi sulla bacheca della scuola, lesse di un concorso per giovani aspiranti scrittori organizzato da una delle più prestigiose università europee. Non ci pensò su due volte, e decise di parteciparvi. I requisiti richiesti erano avere almeno 14 anni e saper scrivere. Non importava cosa o l'argomento trattato. Sarebbe andata bene una poesia, un racconto, un romanzo. Non era importante appunto. I più validi avrebbero ricevuto una lettere d'invito a passare tre mesi in Europa, e di presiedere alle lezioni di alcuni dei più grandi e affermati scrittori del mondo, con la totalità del soggiorno a carico delle casse dell'università. Leggendo quell'annuncio non perse tempo, corse a casa, e si mise subito a lavoro. Riunì una raccolta di racconti a spunto autobiografico. Il racconto era la cosa che sentiva più sua e in cui riusciva a mettere tutto il suo potenziale di scrittrice. Poi inviò il materiale, e l'unica cosa che le restava da fare era attendere una risposta...

Un giorno ricevette la lettera. La ragazza era nella lista dei candidati che sarebbero partiti per l'Europa. Felicissima per il comunicato, subito chiamò Billie, riferendogli che doveva comunicargli una bella notizia, ma che voleva farlo di persona. Così si organizzarono per vedersi. Venuto a conoscenza della cosa Billie festeggiò insieme a Jane, ma c'era qualcosa che non andava; una specie di spiacevole sensazione era lì sul punto di risalire dal profondo dell'anima del ragazzo, e ciò nonostante fosse davvero felice per Jane. Non riusciva a capire il perché di quella sensazione. Pensò che probabilmente tutto ciò era dovuto alla consapevolezza che per tre mesi non si sarebbero visti, ma era un sogno per Jane e il ragazzo non le avrebbe mai fatto pesare nulla di simile...

Venne il giorno della partenza. Billie e Jane si videro poco prima che la ragazza prendesse il taxi per l'aeroporto...

<<Allora mi raccomando Jane, falli neri!>>

<<Cercherò di seguire il tuo consiglio.>>

<<A presto piccola...>>

Ci fu un ultimo bacio, poi i due si strinsero, e per Jane fu il momento di andare. Giunta all'aeroporto la ragazza mandò un messaggio a Billie, il quale diceva: 

"Da quando ti ho conosciuto ho capito che mi sarei legata a te perché solo con uno sguardo sei riuscito a leggermi l'anima, a entrare dentro di me... Non ti sei mai lamentato, nemmeno adesso che non sarà affatto facile, soprattutto da oggi poiché saremo lontani, ma so che posso contare sempre su di te, perché nonostante tutto non hai esitato e sei stato felice per me e insieme a me. Non hai mai pronunciato una parola, non hai espresso alcun dubbio. Sei speciale... Io proverò a ricordartelo spesso nel tempo che ci separerà, ma nel frattempo, soprattutto ora che sto salendo sull'aereo e non potrò scriverti per un paio d'ore, cerca di non dimenticarlo...

                                                                         Tua,

                                                                         Jane..."

Quello sarebbe stato l'ultimo messaggio che Billie avrebbe ricevuto da Jane, perché dopo il decollo e circa 40 minuti di volo, l'avaria di entrambi i motori avrebbe fatto schiantare il volo di Jane contro una montagna facendolo esplodere. Nessun superstite. Jane se n'era andata per sempre...


Hellville, il cuore dell'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora