Non solo Billie aveva scoperto un modo per rimanere in contatto con Jane, ma grazie all'influenza della ragazza e dei libri che aveva letto, ebbe modo di scoprire una vera e propria passione, una passione che lo aveva rimesso in sesto. Sì, Billie era tornato in forma, era riuscito a ritrovare se stesso, e finalmente aveva ritrovato la pace interiore, quell'equilibrio che gli diede la possibilità di lasciarsi andare nuovamente a qualche innocente distrazione...
Spesso Jhonny lo accompagnava in tutto quello, e non era il solo, poiché a far parte del "team della distrazione" c'erano anche Luke (il fratello di Jhonny) e Chris (il fratello di Billie).
L'allegra compagnia non si dava a cose fuori dal normale, ma a piccole e semplici distrazioni che riuscivano ad alleggerire i pensieri. E allora, approfittando del fatto che si trovava in estate, ci si godeva appieno il tempo libero a disposizione, dunque si giocava a carte, a scacchi, a calcetto; si organizzava qualche serata a casa che prevedeva maratona di film della MARVEL e un paio di pizze, o di tanto in tanto partecipava a qualche party. No, non c'era alcun dubbio a riguardo. Non contava quale fosse il programma della serata, i quattro trovavano sempre il modo per spassarsela poiché erano legati l'uno all'altro, anche se in maniera del tutto diversa.
Il rapporto tra Billie e Chris era molto solido, ma non per questo i litigi tra loro mancavano, poiché Chris era un tipo molto irruento e scontroso. Si lamentava spesso di tutto e non gli stava mai bene niente, soprattutto se a decidere per lui erano gli altri. Era un tipo che amava parecchio avere la libertà di poter "scegliere", e soprattutto amava crearsi i mezzi per poterlo fare. Era molto "concreto", nel senso che non badava a stronzate. Per lui l'unica legge che contava era quella dei fatti e amen. Non era un tipo che sognava cazzate come poteva esserlo Billie. Sì, i due erano decisamente diversi per molte cose...
Billie era il più anziano tra i due, e proprio per questo motivo, spesso rivendicava questa sua "anzianità" imponendosi sul fratello più giovane, ma tutto ciò spesso non gli riusciva, anche perché Chris non aveva certo un "carattere facile". Proprio per questa ragione i due erano spesso coinvolti in litigi in cui arrivavano anche a darsele di santa ragione fino a quando non arrivava Toffee a rimettere le cose al loro posto, obbligandoli a fare pace, tregua momentanea prima di vederli coinvolti in una "nuova guerra" senza esclusione di colpi...
Il piccolo Chris sapeva essere davvero fastidioso. Già, sembrava fosse nato brontolando. Era molto alto ed esile di corporatura, con la pelle scura così come gli occhi, circondato da un paio di occhiali tondi che nascondevano il suo sguardo arrabbiato, polemico, ed evidenziavano ancora di più quel suo broncio perenne, quel broncio tipico delle persone a cui non va mai bene niente, che non sanno fare altro che brontolare e lamentarsi. Nonostante tutto però, quel broncio, quella sua incazzatura continua riusciva a procurare tenerezza e simpatia agli occhi di chi avesse a che fare con il piccolo Chris, cosa che non cambiò nel tempo, così come non cambiò nemmeno una volta cresciuto, portandolo a mantenere sempre una grande difficoltà e lasciarsi andare al sorriso, ma una semplicità irrisoria nell'incazzarsi e fare polemica...
Amava molto la tecnologia e nonostante la giovane età ne sapeva davvero una più del Diavolo quando si trattava di maneggiare o riparare un computer, cosa di cui anche i suoi amici erano consapevoli, infatti, sapevano benissimo che se mai avessero avuto un problema con il loro PC, avrebbero potuto contare sul loro amico fidato, e sul fatto che Chris era un ragazzo davvero molto acuto, con una gran capacità di apprendimento...
Chris leggeva molto, ed era appassionato di tutto ciò che aveva a che fare con la tecnologia. Spesso comprava delle riviste per documentarsi sulle ultime novità in campo informatico e non. Viveva quella passione in maniera viscerale, al punto che i giorni subito prima la data di pubblicazione di qualche nuova rivista gli toglievano il sonno. Sì, era davvero una passione incontrollabile per lui, così come lo era quella per i videogames. Giocarci per lui era un po' come una droga, e proprio per questo, quella sua "passione" era oggetto di controllo da parte di Toffee, che più volte aveva cercato di tenere il ragazzino lontano dal computer, consolle, e chi più ne ha più ne metta, ma non era affatto facile tenere a freno un ragazzino iperattivo come Chris.
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Hellville, il cuore dell'inferno
General FictionHellville - il cuore dell'inferno è un romanzo che parla della storia di Billie Green, un ragazzo che si trova in un momento particolare della sua vita, uno di quei momenti di crisi in cui si sente il bisogno di fare il punto della situazione... Si...