2 Marta...

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Concepita durante una maratona di film porno del regista Salieri, Marta aveva preso tutte le caratteristiche delle pornostar che recitavano in quei film. Sì, Marta era proprio una gran bella "puledra da galoppo", con delle curve da urlo. Tutto quello che ci doveva essere di abbondante in lei c'era e si trovava nei punti giusti. Non era molto alta, ma anche se fosse stata una gigantessa la sostanza sarebbe cambiata poco, poiché la ragazza era proprio un gran bel pezzo di ben di Dio.

Portava dei lunghi capelli rosso sangue che le scendevano lisci sul collo, e i suoi occhi nocciola la dicevano davvero lunga, così come i suoi seni e fianchi, abbondanti, prosperosi. Era dotata di estrema sensualità - con un sorriso che le dava quel tocco in più, quel tocco pornograficamente meraviglioso.

Stare a guardare quella cosa rosso sangue volteggiare a destra e sinistra, così come ascoltare il tintinnio dei larghissimi cerchi che portava ai lobi, non era roba per gente debole di cuore. Già, una così c'era da sognarsela notte e giorno, altro che pensare solo ad "amare Dio"...

Il ragazzo aveva decisamente un'altra preda, ma purtroppo, da quello stronzo coerente che era, si era invaghito di un'altra stronzetta. Marta infatti, non era certo una tipa molto sensibile, e come se non bastasse aveva già un ragazzo, ma evidentemente le attenzioni di Billie e gli sguardi che le riservava non le dispiacevano più di tanto. Sembrava quasi provare piacere a giocarci con quelle attenzioni, e nonostante avesse un ragazzo in parte ricambiava quegli sguardi focosi che Billie spesso preda del desiderio le lanciava. Il ragazzo adorava il suono dei suoi passi sui tacchi, il suo profumo, l'odore intenso del suo trucco e della rovente femminilità. Sì, Marta era irresistibile.

Nonostante ci fosse questa ipotetica "preda" però, la situazione con Jessica rimaneva in piedi, anche se il ragazzo si era momentaneamente allontanato da lei, lasciandola un po' a se stessa e al suo perdersi tra una scopata e l'altra...

Allora Billie cercò di andare avanti, e approfittò di una delle classiche scampagnate che di tanto in tanto i professori organizzavano per far godere gli studenti dell'aria pura presente nelle campagne di Brokendreamstown. Infatti, fu proprio in una di quelle occasioni che Billie conobbe Marta.

La ragazza non si dimostrò affatto una tipa di molte parole, qualcosa che probabilmente era data dall'imbarazzo, o semplicemente non aveva alcuna voglia di parlare, chi può dirlo. Ma nonostante tutto, quei pochi sorrisi che la ragazza fece a Billie furono più che sufficienti a scatenare in lui un forte desiderio di fornicazione estrema...

Ma la giornata trascorse in fretta, e fu molto intensa, perfetta, al punto che BIllie si dimenticò di tutti i suoi casini, e stando con Marta si era perfino dimenticato che lei aveva già un ragazzo. A quanto pare però non era il solo, in quanto anche la ragazza sembrava essersene momentaneamente dimenticata, cosa che si poteva notare dal modo in cui fissava Billie, dal modo in cui gli sorrideva...

Marta si confidava tanto con le sue compagne di classe, e nonostante fossero sempre molto presenti nei suoi confronti, non si poteva certo dire che quelle arpie fossero dei barattoli di miele, anzi, forse paragonarle al latte acido per loro sarebbe stato un complimento. Già, erano proprio delle stronze. Non facevano altro che deridere Billie perché probabilmente a volte risultava un po' più speranzoso del solito riguardo la capitolazione del rapporto con Marta, e purtroppo, anche se Billie sapeva perfettamente di avere a che fare con una ragazza che di certo non era una santarellina, da parte sua non mancò mai la gentilezza nei confronti della ragazza. Non era colpa sua. Billie adorava le donne. Gli veniva naturale non comportarsi da stronzo con loro. Era comprensivo, le riempiva di complimenti, ma talvolta esagerava, e forse proprio per questo per tutta risposta il ragazzo riceveva da loro solo superficialità e strafottenza. A furia di fare esperienza dunque, non gli risultò difficile lasciarsi andare al pessimismo, al disappunto, all'amarezza, poiché tutte si comportavano alla stessa maniera. Sì, sembrava quasi che il ragazzo andasse a cercarle col lanternino certe stronze, e come se non bastasse, purtroppo, quel disappunto si rifletteva anche nella vita scolastica del ragazzo...

Hellville, il cuore dell'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora