Venne nuovamente il periodo delle ultime interrogazioni. Tutto procedeva come al solito. Il ragazzo si stava preparando al meglio per cercare di concludere bene l'anno scolastico e prendersi poi un po' di "relax" durante l'estate, anche se sapeva benissimo che con la fine dell'anno scolastico, e appunto l'arrivo della stagione estiva, sarebbe dovuto tornare a Hellville. Spesso pensava a Myla, e sebbene i due non uscissero più insieme perché tra loro era finita, di tanto in tanto, nel cuore della notte il telefono di uno dei due squillava, giusto per non mancarsi così tanto a vicenda. Quella storia andò avanti per qualche settimana, dopodiché tra loro non ci fu più neanche quello...
Ma nel frattempo giunse l'estate. Billie aveva concluso al meglio l'anno scolastico, e nonostante non fosse felice, non poteva sottrarsi dal ritornare a Hellville. Quel periodo fu davvero triste per il ragazzo, il quale diverse volte aveva tentato di impedire, ma senza successo, che la sua mente tornasse sulla relazione vissuta con Myla, su quel fottuto addio, e su quanto tutto ciò gli avesse fatto male...
Per cercare di far trascorrere il tempo, il ragazzo aveva trovato il modo di allontanarsi ancora una volta da lì, e tutto ciò grazie ai suoi compagni di squadra, che diverse volte, durante l'estate, lo invitarono a partecipare a dei falò sulla spiaggia. Quelle erano davvero delle ottime occasioni per distrarsi, anche perché oltre alla compagnia dei suoi amici, nonché compagni di squadra, Billie aveva avuto modo di conoscere qualche bella donzella del posto. Alcool, marijuana e donne. Era perfetto. Era perfetto lasciarsi andare alla fresca e umida sabbia, contrastata dal colore del fuoco, dalla legna che saggia e antica ardeva, allietando i sensi col suo profumo, rendendo più intenso il calore dei corpi che si muovevano verso il piacere assoluto, e nel mentre, godere della vista delle stelle, e degli schizzi di mare che usavano gli scogli come rampe per lanciarsi verso il cielo e bagnare quelle stelle beffarde e ingiuste, cercando di spegnerle, cercando di far cambiare "quei giudici" che senza far nulla stavano a guardare, ignorando e decidendo per tutto ciò che stava al di sotto di loro. Sì. Gardentown era un posto davvero bellissimo, e lì non era difficile godere della vista di certi emozioni. Nonostante tutto però, anche dopo aver vissuto certe emozioni, bisogna tornare alla realtà, e la realtà era che Billie pensava a Myla, pensava a come stava, con chi stesse passando la notte, se fosse davvero felice...
Grazie all'esperienza vissuta, Billie era arrivato al punto di comprendere che ci sono cose che nessuno può stabilire, cose che malgrado tutto vanno come devono andare, e concetti come orgoglio, come valori o ideali, di tanto in tanto lasciano il tempo che trovano, perché sarebbe davvero da idioti rimanere sempre convinti delle proprie idee e non cambiare mai punto di vista, perché guardare le cose da un punto di vista diverso è una cosa che arriva inevitabilmente, una cosa che arriva soltanto dopo che grazie alle stronzate commesse si cerca di essere egoisticamente più buoni con se stessi, ed è proprio per questo che cambiare punto di vista non corrisponde a essere incoerenti, si tratta forse di maturità intellettiva? Tutte stronzate. La realtà è che spesso gli errori vengono giudicati tali e si fanno delle pesanti critiche a riguardo, e poi sovviene il fatto concreto che tutti fanno gli stessi errori, e così per auto-assolversi le persone cambiano idea proprio per sentirsi meglio con loro stesse; dunque il concetto di cambiare idea, probabilmente, era spesso il frutto di un atteggiamento da stronzi codardi, perché non si vuole mai ammettere che esistono dei limiti, che l'uomo fallisce, ed è proprio per questo che certe cose non cambieranno fino a quando questo concetto non sarà accettato definitivamente...
Billie odiava l'estate. Il motivo di tanto odio era il troppo tempo libero che spesso impiegava per pensare. Già. Pensare... Non sempre un bene. In quel periodo tutto quello che il ragazzo aveva vissuto precedentemente si azzerava. Sì. In quel periodo aveva la sensazione di vivere una sorta di vita parallela, come a vivere dentro ai panni di un'altra persona. Di certo non una sensazione piacevole.
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Hellville, il cuore dell'inferno
Ficción GeneralHellville - il cuore dell'inferno è un romanzo che parla della storia di Billie Green, un ragazzo che si trova in un momento particolare della sua vita, uno di quei momenti di crisi in cui si sente il bisogno di fare il punto della situazione... Si...