18 Desirée...

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Man mano che i giorni passavano Billie era sempre più felice. A scuola tutto sembrava andare benissimo, e ben presto alla felicità data dall'entusiasmo della novità, se ne aggiunse un ulteriore e decisamente più sexy motivo, e aveva anche un bel nome. Si trattava di Desirée...

Billie l'aveva notata tra un compito e l'altro, aveva notato gli sguardi assassini che la ragazza gli rivolgeva, e la cosa lo mandava letteralmente su di giri... Desirée era davvero molto bella; alta, snella, con i tratti del viso decisi di chi sa ciò che vuole dalla vita. Era più vecchia di un anno rispetto a Billie, e veniva dalla Spagna. Quando si trasferì in America ebbe un po' di difficoltà dovute alla lingua e tutto, e proprio per questo perse un anno a scuola. Seguire le lezioni era davvero molto difficile, e per giunta avere a che fare con i professori e il loro egocentrismo non era certo uno scherzo per lei, che era abituata ai "canoni europei", e anche per questa ragione avrebbe avuto bisogno di più tempo ma non tantissimo per adattarsi alla nuova realtà americana. Ma era una ragazza molto perspicace, cosa che in breve tempo le avrebbe dato la possibilità di abituarsi in fretta alla nuova realtà, e ad apprendere tutto ciò che gli sarebbe stato utile, lingua compresa.

Billie fu subito incuriosito da lei e dalla sua bellezza ispanica, bellezza che si rifletteva nei suoi capelli scuri, neri come a essere fatti di pietra lavica. Ma la ragazza amava molto i contrasti, e proprio per quella ragione aveva pensato di tingere di rosso delle lunghe ciocche che le scendevano fiammanti sul viso. I suoi occhi erano colorati d'un castano davvero intenso, e sembrava quasi che avessero il potere di ipnotizzare chi stesse a guardarli. Le sue labbra erano carnose, rosse, vive; il suo sorriso, incantevole, e a tutto ciò c'era da aggiungere che era dotata della sinuosità di una donna e non di una ragazza, ciò nonostante la giovane età. Quell'aspetto di lei lo si poteva notare benissimo dal modo in cui si muoveva dentro ai suoi anfibi e pantaloni di pelle, pantaloni che esaltavano in modo particolare le sue forme e le sue lunghissime e bellissime gambe...

Ma intanto a scuola i giorni passavano veloci, e con la stessa rapidità Billie e la ragazza passarono dagli sguardi assassini ad "approfondire" la conoscenza...

Conoscendo meglio Desirée, il ragazzo ebbe modo di notare quanto fosse spigliata. Sì, parlava parecchio e non era affatto introversa, tutto al contrario di BIllie, che a causa del suo carattere poco incline all'estroversione, in un primo momento fece un po' di fatica a starle dietro. Ma nonostante le difficoltà di approccio però, Billie era molto attratto dalla ragazza, e per non lasciarsela sfuggire si sforzava a non apparire timido, cosa che sembrava funzionare, perché col passare dei giorni, il loro legame si faceva sempre più stretto, fino a che arrivarono al punto di non poter più resistere dal lasciarsi andare alle loro pulsioni fisiche. Così, un giorno, durante la terza ora, quando il professore di turno dava la possibilità ai ragazzi di fare qualche minuto d'intervallo, Billie e Desirée ne approfittarono e si diressero in bagno. Non avevano molto tempo a disposizione, e così dovettero fare in fretta. Ci fu un bacio e anche "qualcosina" in più, ma non si poteva ancora definire sesso in maniera vera e propria...

Dopo quell'episodio i due si misero insieme. Lo fecero comunque in modo diverso, senza smancerie, senza nessuno "smarmellamento". Bisognava crescere e lo fecero. Per Billie quello fu il primo bacio, ma di sicuro per Desirée non si poteva dire lo stesso, infatti, malgrado la giovane età, la ragazza aveva avuto una vita sentimentale molto frenetica e attiva anche con uomini maturi. Quelle esperienze ovviamente si ripercuotevano anche ai suoi gusti personali; in campo di letture, di musica, nel modo di vestire e pensare. Perfino nel modo di sfacciata che aveva nel masticare la gomma a lezione, oppure in come fissava con quel "non so che di perverso" che unito al luccicare del piercing avrebbe stuzzicato le fantasie anche del più asessuato degli individui. Ma in realtà Billie non sapeva perché fosse attratto da quella ragazza. Sì, non si trattava solo del semplice fatto che fosse proprio bella e sexy,  con quell'aria da dura ribelle e pericolosa, no, c'era qualcos'altro, qualcosa che Billie aveva captato in lei pur non riuscendo bene a capire di cosa diavolo si trattasse. Forse era proprio quel suo atteggiamento da "rockstar" a scatenare nel ragazzo quell'attrazione, ma alla fine nessuno può dirlo con certezza, poiché nemmeno Billie ne era al corrente...

Al principio, dopo essersi messi insieme, tra i due tutto sembrava andare bene, tutto era positivo, e Billie, tra una lezione e l'altra si dava alla pazza gioia con la ragazza facendo molta pratica con "quell'estremo giovane bocciolo", quel "bocciolo" che non era certo innocuo. Purtroppo però, dopo qualche settimana, le cose non sembrarono andare poi così bene. Tutto ciò non diede molti preavvisi, ma anzi a dirla tutta fu una cosa del tutto improvvisa, un po' come tutto quello che circonda le persone. Già, le cose accadono perché accadono, e spesso cercare di scoprirne il motivo, cercare di darsi una risposta a quel famoso "perché", non porta a nulla di buono. Sì, spesso scoprire quella ragione fa soltanto sentire più di merda le persone che già stanno di merda per conto loro, e anche in quel caso la cosa non fu affatto diversa...

E allora non si sa bene com'è e come non è ma le cose tra i due precipitarono, e lo fecero anche molto rapidamente. Probabilmente il problema era che trattandosi delle prime esperienze, pensare comunque di parlare di un legame a una così giovane età, magari potrebbe anche risultare ridicolo. Era un gioco. Sì, probabilmente era solo un fottutissimo gioco e niente di più. I problemi comunque cominciarono ad arrivare quando la ragazza tirò fuori la propria indole aggressiva, imponendosi sempre di più su Billie. Di certo non si poteva dire di lei che fosse una ragazza proprio tranquilla, al contrario, era una tipa con un carattere molto forte e irruento, molto propensa al litigio, ma soprattutto era una stronza dominatrice che lasciava pochissimo spazio al dialogo. Molto spesso risultava acida e scontrosa nelle conversazioni, il che spesso risultava un vero problema visto che spesso quelle conversazioni erano molto lunghe, visto che parlava parecchio.

Billie dal canto suo era dotato di pazienza. Voleva sforzarsi di averla, ma questo non implicava affatto che il ragazzo non conoscesse bene il concetto di "zerbino" e ci teneva a fare intendere che non lo era. Non era certo un segreto infatti, che spesso le ragazze si fermano a conoscere solo la parte buona del giovane, ma non conoscevano mai la parte violentemente scontrosa e sprezzante, una parte che non era affatto estranea al suo "IO". Proprio per questo, molto spesso, la ragazza di turno spingeva Billie al limite della sopportazione, arrivando inevitabilmente a farlo esplodere come un vulcano. La reazione ai torti subiti spesso era violenta, non seguiva la ragione, e nel caso di Desirée non fu diverso. Così, un bel giorno, dopo tante cerimonie smielate da parte di Billie, che di certo non sapeva come ci si doveva comportare con certi tipi di donne, (ma del resto chi sa mai come comportarsi con una donna) l'esplosione avvenne. La ragazza aveva frainteso. Pensava che Billie le fosse sottomesso, che fosse debole, non aveva certo pensato che il ragazzo si comportasse in quel modo perché era affezionato a lei. Ci fu un litigio violento con insulti da ambo le parti, e così i baci e la passione che c'erano in un lampo finirono e stranamente tra i due ci fu odio, ma come fosse possibile tutto ciò non fu chiarito veramente...

Dopo quell'esperienza il ragazzo avrebbe imparato a sue spese, sulla propria pelle, la più preziosa delle lezioni: per certe cose serve maturità, quindi il tempo, e molto spesso nemmeno con questi due "alleati" si è troppo maturi per amare qualcuno. Del resto amare è un po' come vivere, nessuno conosce fino in fondo la materia trattata, e tanto meno nessuno può pretendere di poterlo spiegare. Non è come un'equazione, non ci sono certezze né sicurezze, visto che anche i castelli più solidi in amore possono crollare, e questa è una realtà sicura, perché quando l'amore gioca e mescola le carte, quando decide di distribuirle non si può mai sapere se la mano è buona o sfortunata...

La rottura per Billie fu sempre un problema. Purtroppo era un ragazzo che si affezionava in poco tempo, non aspettava, dava tutto e subito. Era un tipo che si prendeva ciò che voleva, e non capiva le logiche che stavano dietro l'arte di stare con qualcuno. Sì, stare con qualcuno, amare qualcuno, anche solo portarsi a letto qualcuno è una fottuta arte, perché per far durare una relazione bisogna trasformarsi in acrobati, più esattamente in trapezisti, consapevoli di firmare un contratto irrisorio che è davvero inversamente proporzionale al rischio che si corre, diventando così consapevoli del fatto che se si cade, a sostegno del povero sfortunato non ci sarà la rete di protezione, e così, inevitabilmente ci si spiaccica al suolo, senza via di scampo o di salvezza. È morte certa...

Hellville, il cuore dell'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora