Hellville, il cuore dell'inferno

8 Jane...

Billie era davvero sotto pressione per quella brutta storia dell'italiano. Aveva provato di tutto per cercare di migliorare, perfino l'espediente di stare lontano dalle donne per concentrarsi di più e avere così più tempo a disposizione per studiare. Ma non riuscì a farlo per molto tempo, anche perché la motivazione che lo spinse a desistere era più che valida e sexy. Si trattava di Jane...

Jane aveva davvero un bel paio di tette e delle bellissime gambe. I suoi capelli erano castani, lunghi e lisci. Il colore dei suoi occhi era davvero particolare - rosso come le foglie d'autunno. La sua pelle era candida come la neve, e delle lentiggini le addolcivano il viso. La sua bocca era piccola, le sue labbra sottili, e i suoi lineamenti gentili la rendevano arrapante sì, ma non una di quelle scopate sanguigne, al contrario, la sua immagine alimentava nel ragazzo un lento, delicato, ma soprattutto prolungato desiderio di arrivare al coito il più tardi possibile.

Non conosceva Jane, l'aveva vista qualche volta in giro per i corridoi, ma non sapeva nulla di lei. Un giorno però, non si sa bene com'è e come non è, i loro sguardi s'incontrarono per la prima volta proprio mentre Billie si trovava a seguire una lezione del professor Nicky. Quel giorno la ragazza era andata a cercare il professore per parlarci, e mentre lo invitava fuori, il suo sguardo si posò su Billie, il quale, guardandola a sua volta, notò l'incredibile bellezza di Jane, cosa che divenne ancora più palese quando la ragazza sorrise, generando in lui un'attrazione che non era data solo dalla sua bellezza estetica, ma che si rifletteva anche nel suo modo di atteggiarsi. Sì, guardando Jane negli occhi, il ragazzo ebbe subito l'impressione che quella ragazza fosse solare, divertente. Proprio così. Gli parse subito una tipa con cui passarci del tempo e divertirsi, ma non solo tra le lenzuola. Fu maledettamente incuriosito da lei, anche perché dopo avergli sorriso, la ragazza si diresse fuori dall'aula seguita dal professore, e poco prima che la porta si richiudesse dietro di loro, Jane si voltò ancora una volta fissando Billie, regalandogli ancora quel suo sorriso sexy...

Bisognava passare all'azione dunque, e fare di tutto per avvicinare la ragazza. Così, nonostante i suoi problemi con l'italiano e tutto, fu esattamente ciò che Billie fece...

Una mattina il ragazzo giunse a scuola molto prima del solito. Non si sa se ciò accadde per merito di Mitch e del suo stile di guida da pilota di FORMULA 1, oppure se ancora una volta tutto ciò fu il risultato di qualche giochetto del destino. E allora? e allora mancavano diversi minuti al suono della campanella della prima ora, e Billie si trovava fuori da scuola in compagnia di Jhonny e gli altri. Come al solito si guardò intorno. Capitava d'incontrare delle bellissime ragazze da quelle parti, ma non così spesso d'incontrarle tutte concentrate in un punto come avvenne quella mattina. Sarebbe stato da idioti non approfittarne, e proprio per questo Billie cominciò a guardarsi intorno. A un certo punto, poco più avanti, scorse niente poco di meno che Jane. Non esitò, e rivolgendosi a Jhonny e compagnia disse: <<Ragazzi scusatemi un attimo, ma io ho una faccenda importante che richiede la mia presenza istantanea!>>

Al dire tutto ciò, Jhonny e compagnia esplosero in una grassa risata. Sapevano che quello significava "nuova preda in vista". Allora il ragazzo si diresse verso Jane, e una volta che si trovò faccia a faccia con lei disse: <<Ciao...>>

Jane rimase colpita, ma dopo qualche secondo di sorpresa sorrise e disse: <<Buongiorno!>>

<<Scusa se sono così avventato e sfacciato, ma è da quando ti ho vista dal professor Nicky che mi chiedo il nome della splendida creatura che sta dietro a quel sorriso... Posso sapere il tuo nome??>>

La ragazza arrossì, sorrise, e poi imbarazzata disse: <<Mi chiamo Jane!>>

<<Ma che bel nome... Io sono Billie, molto lieto di conoscerti!>> e continuando <<Non ti ho mai vista a lezione dal professor Nicky, che ci facevi da lui quel giorno?>>