Capitolo nove.

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Point of view of Dylan

Il pullman frena, facendomi sobbalzare e di conseguenza svegliare.

Non dormo mai durante i viaggi, ma questa volta ne ho sentito il bisogno; forse mi sono svegliato troppo presto stamattina.

Sento di essere con la testa su qualcosa.

Apro gli occhi e mi accorgo di essere con la testa su Ashley.

E Ashley sta dormendo sulla mia spalla.

Chi le ha dato il permesso, io odio essere toccato.

Scollati.

Togliti.

Levati.

Se lo dico pensando, è ovvio che non mi sentirà.

Provo ad allontanarle la testa con un dito, ma non si sveglia.

Punto il dito sul suo naso per spostarla, ma lo stesso non si muove.

Mi sta salendo il nazismo, procede dritto su una scala a chiocciola.

Sento qualcuno ridere, alzo lo sguardo e trovo Shawn davanti a noi.

Sta ridendo.

Lo prenderei a schiaffi.

"Carini." dice.

"Shawn se non la smetti ti ridere, giuro che ti do un pugno." lo minaccio.

Sentiamo Ashley mugolare, e subito puntiamo i nostri occhi su di lei.

"Dylan.." quasi sussurra.

Shawn scoppia a ridere di nuovo, ma questa volta silenziosamente.

"Ti sta sognando?" mi chiede.

"Certo che no idiota!" quasi urlo.

Ashley apre un occhio e riesco a vedere la sua iride tutta azzurra guardarmi.

Poi si gira dall'altro lato e guarda Shawn.

Emette un verso di lamento.

"Se avessi saputo che la prima cosa che avrei visto una volta svegliata fossi stato tu, mi sarei preparata un sacchetto per vomitare." dice, rivolta a Shawn.

"Gentilissima Benson." il mio migliore amico le fa l'occhiolino e le dà una mano a scendere dal sedile.

"Sai dove sono Shay o Lucy? Perché quando ho bisogno non ci sono mai quelle due?" chiede.

"Povere ragazze, fanno bene a scappare quando ti vedono." sentenzio.

"Zitto Einstein, so che ti ha fatto piacere dormire su di me." dice, per poi avviarsi verso la porta d'uscita del pullman.

"Einstein?" mi chiede Shawn, una volta che la narcisista si è liquidata.

"Non fare domande."

Scendiamo anche noi e seguiamo la professoressa.

Sembra di essere spersi nel mondo.

Siamo vicini a un laghetto e ci sono solo piante.

Sembra quasi di essere in campeggio.

Perché ho accettato di venire a questa gita...

La professoressa si ferma davanti al laghetto, affiancata da un tizio di cui non ho la più pallida idea di chi sia.

Indossa una divisa marrone e un cappello da pescatore.

Non dovremo mica pescare?

Il tizio prende delle canne da pesca.

The best of me||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora