Capitolo sedici.

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Point of view of Ashley

"Posso entrare?"

Plebei.

Plebei, plebei, plebei.

Mi guarda, inarcando un sopracciglio.

"Forse non è una buona idea, magari un'altra volta." dico.

Sento Dylan alzarsi dal divano e venire verso la porta.

Passa lo sguardo tra me e la persona che c'è fuori la porta.

Oddio.

Fatemi sprofondare.

"Fallo entrare, perché non dovrebbe essere una buona idea? Magari facciamo una cosa a tre." dice.

Sgrano gli occhi.

Cosa sta facendo?

"Piacere Dylan." gli tende la mano.

Si sistema i ricciolini caduti sulla fronte, lo scruta per bene e assottiglia lo sguardo.

"Cameron." stringe la presa.

Si guardano dritto negli occhi.

Carini questi sguardi infuocati però..

Cameron entra in casa.

Ehi, fino a prova contraria la proprietaria della casa sono io e io non l'ho invitata ad entrare.

Se Cameron fosse stato un vampiro non sarebbe potuto entrare.

Sospiro.

Perché non è un vampiro?

Cameron guarda i libri sul tavolino.

"Stavate studiando?" chiede. "Da quando ti studi?"

Da quando Dylan ti ha detto che sei intelligente e potresti entrare in un'università importante.

Di certo non posso mica dirlo, davanti a Dylan poi!

Adesso capisco perché sono così stupida, la mia stessa coscienza lascia a desiderare.

"Stavamo per fare altro." risponde Dylan.

Datemi una ghigliottina per favore.

Cameron alza le sopracciglia, guardandomi.

"Ah sì? Cosa?"

"Chiedilo a lei." gli sorride beffardo.

"Non è vero, stiamo solo studiando e basta!" esclamo.

Dylan si avvicina a me, mettendo una mano attorno alle mie spalle.

"Perché dici bugie?" mi guarda negli occhi.

Se vuole la guerra, guerra sia.

Ho appena scoperto un altro lato di lui.

Il lato bastardo.

Peccato che il mio è più bastardo del suo.

"Ma come ho detto, possiamo fare una cosa a tre, Carmelo vero?"

"Cameron." puntualizza il mio vicino seccato.

The best of me||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora