The best of me||Dylan O'Brien

Capitolo quaranta.

Point of view of Ashley

Mi do un'altra sistemata allo specchio, direi l'ennesima, penso di essermi guardata allo specchio almeno dieci volte. Sono nervosa. Ho paura di non essere abbastanza.

Ho scelto un vestiario abbastanza comodo, un vestito bianco molto semplice, e ho evitato i tacchi, indossando le converse del medesimo colore del vestito.

A breve verrà a prendermi Dylan con la jeep, e wow, avremo il nostro primo appuntamento e non sono mai stata così nervosa in vita mia.

Non sono mai andata ad un appuntamento, quando i ragazzi mi chiedevano di uscire, rispondevo loro che preferisco avere rapporti occasionali.

Noi non stiamo insieme, ci stiamo frequentando, ed è così strano passare dall'amicizia alla relazione. Ok, forse sto affrettando i tempi, relazione è un termine veramente grosso.

Non ho idea di dove mi porterà, e la cosa non può mettermi ancora più ansia.

Basta, devo allontanarmi dallo specchio, altrimenti non farò altro che guardarmi.

Prendo la mia borsa ed esco dalla stanza, recandomi in soggiorno dove Shay e Lucy sono sedute sul divano a fare colazione.

Sono le undici e mezza, loro due si sono svegliate molto tardi, in fondo è domenica, non hanno molti impegni.

Io, in preda all'ansia e la voglia di prepararmi perfettamente mi sono svegliata alle nove, nonostante Dylan debba venire tra poco più di un quarto d'ora.

"Però, ma guarda come ti sei conciata." cantilena Lucy.

Shay avvicina la tazza alle labbra, per sorseggiare il cappuccino che si è preparata.

"È incredibile come questo ragazzo faccia uscire un lato di te che non mostri mai se non in sua presenza." sentenzia poi.

Arrossisco.

Perché devono mettermi in imbarazzo?

Mi sembra che Shay stia meglio rispetto a ieri, può darsi che la tristezza le sia passata, o almeno spero.

Mi farò raccontare cosa è successo.

"Non fate questi commenti, io mi preparo sempre." dico in mia difesa.

"Non così accuratamente." Lucy sorride maliziosamente.

Alzo gli occhi al cielo.

Mi vibra il cellulare, Dylan mi ha mandato un messaggio, è qui sotto.

Infilo il cardigan e saluto le mie amiche, scendendo velocemente le scale del palazzo.

Ammetto di avere un po' d'ansia, perché, cioè, andiamo, io non ho mai avuto un appuntamento, ne ho mai frequentato qualcuno. È tutto così imbarazzante. Odio Dylan che mi provoca imbarazzo.

Apro il cancello del palazzo, mi guardo un attimo attorno, prima di notarlo appoggiato alla sua jeep con le mani in tasca.

Non so cos'ha di di diverso oggi, ma è davvero bello. Un attimo, ma è sempre così bello?

Il sole si riflette sulle lenti dei suoi occhiali, facendo apparire i suoi occhi più chiari, quasi color del miele.

Le sue labbra sottili sempre dure, si sciolgono un po' ma non tanto, sorride, ma poco.

Meglio che esca da questo stato di trans, altrimenti si accorge che ho perso la testa e no, io non devo perdere la testa.

Mi avvicino.