Capitolo diciassette.

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Point of view of Troian

La sveglia suona rumorosamente sul comodino.

Segna le 7:30 precise di mattina.

Mi rigiro nel letto, coprendomi le orecchie col cuscino.

Odio dover lasciare il letto caldo e imbattermi nell'aria fresca di Sydney.

Se potessi dormirei ore e ore, non sembra, ma amo troppo dormire.

Mi dirigo in cucina per fare colazione, sento già un buon odore.

La nonna fa dei pancakes da leccarsi i baffi.

In cucina trovo la nonna e, seduto in tavola, Shawn.

Si può dire che Shawn è di famiglia, lo becco sempre le mattine qui a casa giusto per mangiare la colazione che fa la nonna.

"Buongiorno raggio di sole." mi saluta la nonna dandomi un bacio sulla fronte.

"Ciao nonna." ricambio il saluto affettuoso, abbracciandola.

"Ciao Troian!" esclama Shawn sporco di Nutella ai lati delle labbra.

Fa ridere, sembra un bambino felice che mangia la pappa buona.

"Buongiorno anche a te Shawn." ridacchio, sedendomi al mio posto.

"Dylan dorme ancora?"

"Si."

"Ci penso io." Shawn si alza dalla sedia, recandosi verso la stanza di Dylan.

Aia, i tentavi di Shawn per svegliare Dylan sono sempre fastidiosi.

Gli spalanca la tenda e le ante della finestra in modo da far entrare più luce possibile nella stanza, gli scaraventa le coperte per aria, gli toglie il cuscino da sotto la testa e se non si sveglia, alza il materasso per farlo cadere.

E a quel punto quel povero fratello mio si sveglia.

Al mio tre, sentiremo un urlo di Dylan contro Shawn.

Uno, due..

"Porca puttana Shawn!"

Ah è arrivato anche prima del previsto.

La risata di Shawn in sottofondo è tipo la sveglia mattutina.

Sono molto amici e voglio bene a Shawn, lo conosco da quando ero alta quanto una vigorsol, quindi siamo praticamente cresciuti insieme.

"Mamma non c'è?" chiedo alla nonna notando la sua assenza.

"È da Julie." mi sorride la nonna, mettendomi finalmente davanti agli occhi un piatto di pancakes e una tazza di cappuccino.

Guardo l'orologio.

È abbastanza presto, quindi posso anche non fare le corse per prepararmi.

Oggi non ho molte lezioni, esco presto, non è una giornata stressante.

Dylan entra in cucina, seguito a trenino da Shawn, che tiene le mani poggiate sulle sue spalle e un bel ghigno stampato in faccia.

"Buongiorno bel giovane!" urla la nonna, andando ad abbracciarlo e baciarlo.

"Nonna per favore, non toccarmi! Non di prima mattina!" esclama mio fratello.

The best of me||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora