Capitolo trentaquattro.

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Point of view of Ashley


La luce del mattino invade tutta la mia stanza, arrivando ad accecarmi gli occhi.

Sbatto lentamente le palpebre, prima di aprirle completamente e guardarmi attorno.

Ho un mal di testa atroce, come se stessero martellando in continuazione sul mio cranio.

Controllo il cellulare, è 18 dicembre oggi. È il mio compleanno.

Ah sì ora ricordo, ieri mi hanno fatto la festa a sorpresa, e io ho indossato quel bellissimo vestito rosso che non ho ancora capito se me l'ha regalato Dylan o no.

Non mi spiego questo forte mal di testa però, sembrano tanto i postumi della sbornia. Avrò bevuto davvero tanto ieri.

Ricordo che ho cominciato a bere qualche cicchetto ma niente di più, almeno credo.

Mi alzo dal letto, infilandomi la vestaglia e dirigendomi in cucina.

Quando entro, trovo sul tavolo un enorme cornetto al cioccolato bianco e un cappuccino fumante.

Un mazzo di fiori al centro del tavolo e svariati petali per la cucina e sulla tavola.

In più, accanto al cappuccino c'è un biglietto.

Lo apro.

Diciotto anni fa una stella è scesa dal cielo e ha preso forma.

Sorrido, richiudendo il biglietto.

Lucy e Shay spuntano in cucina, dandomi entrambe un bacio sulla guancia, una a destra e una a sinistra, abbracciandomi forte.

"Auguri! Auguri!" esclamano all'unisono.

Scoppio a ridere.

"Grazie!"

Si siedono al tavolo con me e facciamo colazione insieme.

Comincio a mangiare il cornetto, ah, questo è un vero dono della natura.

"Devi aprire tutti i regali che ieri non hai aperto perché eri troppo ubriaca." dice Lucy.

Bevo un sorso di cappuccino, è vero, devo chiedere loro in che stato ero.

"Ho bevuto molto?"

"Diciotto cicchetti per l'esattezza." puntualizza Shay.

Sgrano gli occhi per poi ridacchiare. Wow, sono fiera di me. Ho resistito fino a tanto.

"Non ridere." interviene Lucy.

"Vi giuro che ricordo poco e niente." ridacchio.

"Meglio se non te lo ricordi!" esclama Buttah. "Non riuscivi neanche a tenerti in piedi."

"Già, come ci sono finita nel mio letto?" domando.

Shay si schiarisce la voce, pulendosi la bocca con un fazzoletto.

"Ti ci ha portata Dylan."

Comincio a tossicchiare, temendo addirittura di affogarmi con il cappuccino.

Dylan, bacio, io morta.

Spero che non sia successo niente quando ero ubriaca.

Faccio l'ultimo colpo di tosse, prima di pulirmi con il fazzoletto e poter rispondere.

"Come mai questa reazione?" chiede Lucy.

Arrossisco, loro non sanno che io e Dylan ci siamo baciati.

"È successo qualcosa?" chiede di rimando Shay.

Sgrano gli occhi.

"No! Assolutamente no! Cosa dovrebbe essere successo, non capisco. Cosa ve lo fa pensare? No davvero, non capisco perché pensiate sia successo qualcosa." mi torturo le mani.

The best of me||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora