Capitolo 23: Una montagna di ricordi.

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Pov Lucy

Per qualche strana ragione, fino al momento della distribuzione delle mappe, non mi ero accorta di conoscere questo luogo.
Ma grazie a quel pezzo di carta colorato, tutto tornò alla mente.

Ero piccola, non più di 4 anni, ed ero venuta in vacanza in questo luogo con i miei genitori.
Ricordo che il sole illuminò tutte le nostre giornate e che a prescindere, a quell'epoca, tutto ci sembrava estremamente luminoso e perfetto. Perché eravamo insieme.
Perché eravamo una famiglia.
Avevamo fatto il giro del paese già un paio di volte, quando mio padre pensò di cambiare itinerario e fare una sorpresa a me e alla mamma.
Ci portò in questa montagna, dove quel giorno si sarebbe tenuta una caccia al tesoro, e partecipammo tutti e tre.
Non fu difficile trovare la maggior parte degli indizi ma quando trovammo l'ultimo...

La voce di Levy-chan mi fece tornare alla realtà. Era preoccupata, si vedeva. Probabilmente mi aveva chiamata più volte senza successo.
Nonostante io sappia che fingere con lei sia praticamente inutile, sorrisi per tranquillizzarla, raggiungendo il nostro gruppo che si stava lentamente allontanando da noi.

Dopo un'oretta, ci fermammo a riposare sotto un grande albero.
Personalmente non ero così tanto stanca, ma vi assicuro che chiudere gli occhi mentre si è appoggiati al tronco di un albero non è un'esperienza così terribile.
Senza accorgemene, tornai ai miei ricordi.

Una volta trovato l'ultimo indizio, l'obbiettivo era quello di tornare all'albergo per ricevere un premio in base alla classifica stilata, ma ci accorgemmo troppo tardi che si era fatto buio e purtroppo avevamo perso le tracce del gruppo e della guida.
Nessuno di noi era pratico della zona e la mappa non aiutava affatto.
Quella fu la prima volta che vidi la mamma stare davvero male. Il freddo le aveva portato nel giro di poco tempo una tosse e un raffreddore da far venire i brividi e per questa ragione, papà non sapeva come comportarsi.
È così strano avere dei ricordi di mio padre che si preoccupa per qualcuno di diverso rispetto alle sue dannate carte.
In qualche modo, riuscimmo a contattare gli organizzatori che ci riportarono in albergo in meno di mezz'ora. La mamma si riprese dopo un paio di settimane, ma di una cosa eravamo certi: quella sarebbe stata la nostra ultima vacanza tutti insieme. L'ultima vacanza come una famiglia.
Perché poi le condizioni della mamma peggiorarono e tre anni dopo lasciò un marito troppo preso dal suo lavoro per confortare sua figlia e una bambina di sette anni in una reggia troppo grande per lei.

Troppo presa dai miei pensieri, per poco non mi prende un colpo quando sento l'indice di qualcuno togliermi una piccola lacrima che stava per scendere dal mio occhio.
Era Natsu.
''Tutto bene, Lu?''
Non mi aveva mai chiamata così, mi chiedo da dove sia saltato fuori questo soprannome.
''Si, perdonami. Stavo sognando una cosa successa in passato, niente di più. Dobbiamo muoverci?''
''Se lo dici tu. Si, tra poco ci muoviamo, raggiungiamo la vetta e poi scendiamo direttamente verso l'albergo. Hanno detto che c'è una vista meravigliosa, da lassù. Andiamo insieme?''
Arrossisco nel vedere il suo viso sorridente e accetto con piacere la mano che allunga verso di me, per darmi coraggio e portarmi in quel luogo che non avrei mai voluto ricordare.

Pov autrice

Mentre gli altri erano occupati con il trekking, un'albina dai capelli corti ebbe un improvviso lampo di genio.
Contattò immediatamente Sting, che si stava riscaldando per la piscina pomeridiana, anche se mancavano ancora tre ore, per fargli una proposta.
''Sting, sono Lisanna. Ti disturbo?''
''No, tranquilla, non stavo facendo niente di che. Ti serve qualcosa?''
''Voglio stringere un'alleanza che gioverà ad entrambi. Ci stai?''
Sting inizialmente non capì, ma quando la ragazza continuò con la spiegazione, gli parve che fosse un'offerta praticamente impossibile da rifiutare.
Le chiese del tempo per riflettere, anche se era già abbastanza sicuro.
Dopo meno di un quarto d'ora, infatti, richiamò l'albina, accettò e iniziarono a mettere in pratica il loro piano quel pomeriggio stesso.

Pov Levy

Sono una persona sincera quando dico che non ho capito nulla di quello che è successo oggi durante il trekking.
Lu-chan che non vuole dirmi cosa l'affligge, il professore che aveva la testa fra le nuvole, seguito da una Mavis pseudo-stalker, la sfida incomprensibile tra Erza e Gerard.
Davvero, sono stanca più per aver tentato di capire, che per tutti i chilometri percorsi.
Fortunatamente, l'ora del pranzo arriva sempre puntuale e quando è più utile.
Mi sdraio sul tavolo subito dopo aver preso il vassoio e do un'occhiata veloce ai miei amici.
Sembra che ora sia tutto regolare, e ovviamente la sfida è stata vinta da Gerard.
Quando sto per assaggiare il pranzo, Gajeel mi si avvicina per chiedermi com'è stata la giornata, ricevendo un'occhiataccia come risposta chiara e concisa.
''Dai, oggi pomeriggio in piscina andrà decisamente meglio.''
Ah. È vero. C'è ancora la piscina.
Dalle retrovie, si sente un urlo di sfida da parte di Erza, come era prevedibile, mentre io sono bloccata ad osservare il mio piatto, troppo nervosa per guardare Gajeel negli occhi.
''Tutto bene?''
''S-si, è solo un pò di stanchezza.''
Sembra ci caschi abbastanza, da finire il pranzo in tranquillità, prima di teletrasportarmi in camera di Lu-chan, Juvia e Erza.
''Ditemi che sapete insegnarmi come fingere di avere un brutto malore per non andare in piscina.''
''Hai paura dell'acqua?''
''No, Erza, so io che cosa le prende.''
''Lu-chan!'' Rispondo arrossendo, facendo intuire anche alle altre due la vera ragione.
''Levy, devi semplicemente-''
''Essere me stessa, si, ho capito...''
Mi pattano a turno come se fossi un bambino che si arrende all'evidenza, prima di metterci in costume e accorgerci che in realtà abbiamo un'altra ora e mezza di pausa.
''Giochiamo a carte?''
Adoro le mie amiche.

Pov Natsu

Sono sul punto di addormentarmi, quando mi accorgo dell'ora.
Mi alzo con poca voglia dal letto, metto il costume e aspetto Gray, prima di dirigerci verso la piscina, dove ci sono già le ragazze ad attenderci.
''Gray-sama!''
Una volta che veniamo notati da Juvia, ci uniamo al suo gruppo, venendo a sapere che faremo un'ora di riscaldamento e allenamento, per poi essere liberi di fare gli esercizi che più ci piacciono per un'altra ora.
Quando sono intento a cercare Lucy con lo sguardo, come se fosse una novità, noto una testa bionda accanto a lei fin troppo familiare.
''Sting...''


Angolo autrice

Ho paura di ciò che la mia testolina stia partorendo, sinceramente (?)
Ma vaaabbe. Che ne dite della storia finora? Non è troppo lenta e monotona vero..?
Si mi faccio complessi.
Comunque ci saranno altri 3-4 capitoli dedicati alla gita e dopo di che... lo scopriremo solo vivendo \ouo/

Grazie sempre del supporto e alla prossima <3

Lety-chan

Fairy Tail High SchoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora