Fairy Tail High School

Capitolo 6: Errori del passato che si ripercuotono nel presente.

Pov Levy
Ma chi è quella ragazza?
Non ho avuto nemmeno il tempo di capire quando si è avvicinata, che già ha mollato una cinquina sulla guancia, ora rossa, di Gajeel.

Non capisco. Eppure mi ricorda qualcuno...

''Ma che diamine vuoi, donna?! E poi chi sei?!''
''Tsk, hai osato dimenticare? Ti sei dimenticato di me e di mio fratello? Di quello che ci hai fatto?!''
''Ma di cosa stai-''

Mh? Perché si è fermato?
Lo vedo abbassare lo sguardo, sembra leggermente spaventato. Negli occhi della ragazza, invece, vedo solo tanto odio.
Troppo.

Cosa può essere successo?
All'improvviso stanno parlando più piano, non riesco più a sentire.
Beh, non che fossero affari miei, in principio...
Dovrei aspettarlo..?

Mi volto e lo vedo allontanarsi con quella bellissima ragazza, decido di raggiungere Jet e Droy e tornare a casa.
In effetti avevo sentito che il suo passato non era stato facile e allo stesso tempo era avvolto nel mistero.
Ma chissà chi era, davvero.

Continuo la strada a braccetto con i ragazzi, dimenticandomi per un momento della faccenda.

Siamo nella stesso hotel, ma con due viste differenti.

Pov Natsu
Sul serio? Ho fatto scappare una ragazza?
Di solito mi vengono dietro come cagnolini, specialmente se le invito a prendere qualcosa insieme.
Ma allora cosa?

''Spogliarellista, due cose. Devo trovarti un soprannome più corto; ho fatto scappare una ragazza semplicemente invitandola a mangiare qualcosa insieme.''
''O l'hai invitata a prendere qualcosa di poco casto magari in posti dove non batte il sole, o è lei quella strana e tu devi ascoltare me e venire al club.''
''Amico, non ti sei nemmeno ripreso che già torni là? Sei proprio malato!''
''Se vieni con me, capirai.''

Sono ancora abbastanza scettico, eppure non ho nulla da fare, né niente da perdere, a conti fatti.
''Accetto.''
''Ottimo! Il capo ne sarà estasiata!''
D'accordo, ma era necessario chiudere la chiamata?
Sospiro e comincio ad andare verso casa.

Forse ho davvero bisogno di divertirmi un pó. Devo smetterla di pensare.

If I never lost someone, or have to say Goodbye, I'd never feel alive.

Pov Wendy
''Romeo-kun, stai bene? Mi dispiace che la partita sia saltata...''
''Tranquilla Wendy-san, sarà per un'altra volta! Piuttosto, noi dovremmo pensare ai nostri esami...''
''È vero.'' Sospiro, siamo entrambi nella stessa situazione, in quanto compagni di classe e di banco. ''Avremmo dovuto ascoltare di più e parlare di meno, credo.''
''Ma dai, Wendy-san, abbiamo solo 14 anni. Ci penserà il liceo a renderci delle persone noiose!''
''Considerati i nostri amici, non penso cambierà granché.''
Scoppiamo a ridere, per poi passare a parlare del più e del meno.

E infine del nostro argomento preferito, dopo il cibo.

''Romeo-kun, non ti sembra che Erza-san e Gerard-san siano più strani del solito?''
''Non si sfidano da qualche giorno, in effetti. Che sia successo qualcosa?''
''Dovremmo indagare... ora che ci penso, Elfman-san e Evergreen-san non dovrebbero sposarsi a breve?''
''Si! Non vedo l'ora! Certo, ho paura per un possibile bambino, ma dettagli.'' Scoppiamo nuovamente a ridere.
Si ok, non è una cosa tanto carina da dire, ma non abbiamo tutti i torti!

''Ho un'ultima news.'' Dico infine. ''Pare che debba arrivare una nuova studentessa.''
''All'ultimo anno? Sul serio?''
''Si, sentivo oggi qualcuno parlarne. Pare sia straniera. Ha dei lineamenti particolari.''
''Quanti anni ha? 14?''
''No, 17.''
''Ed è ancora in terza media?!''
''Ma no, baka! Ti sto parlando del liceo! Dovrebbe andare in classe con Sting-san e Rogue-san, ma per ora sono voci di corridoio, a conti fatti.''
''Capisco. Beh, da loro stanno cambiando parecchie cose, mentre noi siamo qui nella nostra monotonia.''
''Già, ma non mi dispiace. Ho qualche brutto presentimento riguardo gli ultimi cambiamenti.'' Ammetto accarezzando il pelo di Charle, la mia gattina bianca. È con me da quando ero molto piccola, ha quasi 7 anni, ormai.
''Spero tu ti stia sbagliando, stavolta.''
Torniamo a parlare per qualche minuto, per poi staccare la telefonata e andare a dormire.

Pov Gerard
''Padre, desideravate vedermi?''
''Si, Gerard. Siediti.''
''Penso di sapere l'argomento.''
''Ottimo, allora. Siegrien, Mystgun, unitevi alla discussione. Riguarda tutta la famiglia, d'altronde.''
Quando mio padre riunisce me e i miei fratelli, non è mai per una buona causa. Ma stavolta sono abbastanza preparato.
''Come saprete, presto dovrò lasciare la città. Uno dovrà rimanere qui, almeno per qualche mese, per poi andare in una filiale all'estero, gli altri partiranno a breve con me. Ora, essendo gemelli, siete tutti e tre all'ultimo anno di liceo, se non erro.'' Ricorda solo le cose che fanno comodo a lui.
''Ma tranquilli, ho pensato anche a questo. Ho già trovato delle scuole adatte a voi, lì.''
''Padre, io vorrei restare qui fino al diploma.''
''Gerard? Per quale ragione?''
''C'è... una cosa che devo fare. Una promessa da mantenere.'' So che toccando questo tasto non avrà da obbiettare.
''Mh, d'accordo. Partirò con i tuoi fratelli il mese prossimo, tu ci raggiungerai non appena avrai completato questo impegno. È tutto.''

Ci alziamo dalle nostre sedie e ci dirigiamo ognuno nella nostra camera.
Mi sdraio sul letto e mi volto ad osservare il telefono.
Di solito a quest'ora chiama, magari sta semplicemente studiando.
Sento bussare. Una delle cameriere?
''Avanti.''
''Gerard, c'è quell'altro discorso da fare.''
''Prego, padre, siete il benvenuto nella mia camera. Prego, accomodatevi e parliamo pure di quest'altro bellissimo argomento.'' Dico, sempre più irritato dal comportamento di mio padre, sedendomi.
''È una cosa seria. Sai bene di essere il più qualificato per mandare avanti la famiglia.''
''Non mi sembra di averlo deciso io. E comunque ci avete iscritti in scuole diverse solo per questa stupida sfida, ma alla fine siamo tutti primi nelle nostre classifiche scolastiche. Quindi perché io?''
''Perché hai la media più alta, un cervello maggiormente sviluppato e delle caratteristiche fisiche e organizzative migliori di quelle dei tuoi fratelli.''
''Mi sento offeso da parte loro.''
''Gerard, non hai alternative. Dovresti saperlo. Quindi prima dai un'occhiata alla lista che ho poggiato sul tuo comodino, più tempo avrai per decidere. Hai tempo fino al tuo trasferimento, d'altronde. Vedi come sono magnanimo? Ti do libertà di scelta e quasi un anno per pensarci.''
Magnanimo. Certo.
''Vorrei che la mamma fosse qui. Magari lei riuscirebbe a farvi riflettere, padre.'' Spalanca gli occhi, per poi alzarsi e lasciare la stanza.

Prima che possa sdraiarmi nuovamente, arriva una telefonata da Erza.
''Fernandez.''
''Scarlett.''

Non si smentisce mai.

Say tomorrow, I can't follow you there, just close your eyes and sing for me.

Angolo autriceh
Grazie.
Davvero, grazie.
Ho finito le parole.

-La prima citazione è di Magnifico di Fedez. Non sono solita ad ascoltare questo genere di canzoni, ma questa ha un significato particolare per me. È importante per determinate regioni, non potevo non metterla, vista la storia che si avrà più avanti.
-La seconda è Feel Alive dei Quietdrive. Li adoro. E poi questa canzone riesce sempre a commuovermi.
-L'ultima è di Sing for me dei Yellowcard. Niente da aggiungere.

Baciii

Lety-chan <3