Capitolo 36: Alla ricerca della felicità perduta.

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Pov Gray

Non sono certo se andare o meno dal capo a dirgli quanto io sia furioso della situazione.
A conti fatti, se Juvia era in preda ai fumi dell'alcol, non è certo una sua colpa il fatto che abbia tranquillamente concepito un bambino dentro a quel bar.
E poi sono davvero troppo stanco e amareggiato che non ho nemmeno voglia di iniziare qualche rissa o discussione.
Mi limito ad osservare il fiume che scorre lentamente per tutta Magnolia, su un ponte vicino casa di Lucy.
È il mio posto preferito per riflettere.
È magnifico vedere il tramonto da questo posto. Vedere come il sole, stanco di aver illuminato la Terra tutto il giorno, va a riposarsi, certo di trovare il proprio posto tra le acque di quel fiume, per poi tornare a lavorare il giorno seguente e così fino all'infinito.
Accendo una sigaretta, era da un pò che non ne sentivo il bisogno.
Sento la nicotina ferirmi i polmoni più del solito, probabilmente per aumentare ulteriormente il dolore al petto che sto provando e non farlo sentire solo.
Sorrido amaramente per i miei pensieri alquanto stupidi in un momento simile e aspetto di finire la sigaretta, prima di muovermi da quel ponte.
Subito dopo, ricevo una telefonata dall'infermiera della scuola.
''Pronto?''
''Sono Poryushka, Gray. Juvia mi aveva chiesto di tenere tutto segreto, ma la situazione, ormai, non mi permette di tener fede alla mia parola.''
''Di cosa sta parlando? Non capisco...''
''Juvia... Juvia sta morendo.''

The day you slipped away was the day I've found it won't be the same.

Pov Levy

Tra una ricerca e l'altra, io e gli altri ci riunivamo a casa di qualcuno, a turno, per studiare.
Anche se eravamo tutti di anni diversi, ciò che era importante, in quel momento, era restare uniti.
Oltre Natsu, nessuno aveva notizie da Gray, ma almeno questo ci faceva sentire più rassicurati sul fatto che il moro potesse combinare qualche sciocchezza.
Tra un pomeriggio e l'altro, arrivò il giorno degli esami più in fretta del previsto.

I prossimi tre giorni sarebbero stati molto intensi.
Come se da Settembre tutti noi avessimo giocato e scherzato allegramente.

In ogni caso, in qualche modo, affrontammo, anche quest'ennesima sfida.
Se in condizioni normali staremmo tutti esultando per le vacanze natalizie e saremmo pronti ad organizzare una festa tutti insieme, ora ci trovavamo stanchi morti, con il morale a terra e la voglia di morire ad assalirci.

Ottimo.

''Natsu, notizie da Gray?''
''No, e neanche da mio fratello, ora che ci penso.''
''Ottimo, ne abbiamo persi tre.''
''Gajeel...''
''Questa storia sta degenerando.''
''Ce ne siamo accorti, Sorano-nee-sama...''
''Forza e coraggio, ragazzi.''
''Io me la sto facendo sotto per i risultati degli esami, in primo luogo.''
Sorano tirò una sberla sulla nuca di Erik, prima di sospirare.
''Ragazzi, non possiamo continuare così.'' Iniziò a parlare Sting. ''È normale essere preoccupati per i propri amici, considerata la situazione, soprattutto, ma cerchiamo Juvia da settimane. Ormai è praticamente certo che è lei a volerci evitare.''
''Quindi? Cosa proponi di fare?''
Il silenzio calò.
''La notte di Natale, andiamo a cantare sul fiume.''
Tutti si votarono a guardare Lucy, non capendo dove la ragazza volesse arrivare.
''Juvia ama il Natale, la neve, il freddo. Mi ha sempre detto che tutto questo le ricorda Gray. Perché lui è freddo, ma allo stesso tempo riesce a renderla felice, come la neve fa sorridere i bambini. E poi, ha sempre desiderato passare il Natale con lui. Ma anche quest'anno, benché per ragioni diverse dagli anni precedenti, non è riuscita a realizzare il proprio sogno. Quindi vi prego, facciamolo per lei!'' La bionda chinò il capo davanti ai suoi amici, che non esitarono ad accettare.

Pov Zeref

Bussai alla porta del preside e entrai non appena sentii la sua voce.
''Sono venuto a consegnarle gli esami svolti dalle terze, preside.''
''Zeref, sii sincero. Cosa ti succede?''
''Cosa intende dire?''
''Questo liceo sta affrontando forse il suo periodo più buio. Una nostra studentessa incinta di cui si sono perse le tracce, uno dei pilastri della scuola che fa avere sue notizie solo attraverso il proprio migliore amico, e poi tu, che tenti di nasconderti dietro ad un dito. Ma fidati, ho più esperienza di te, non sono solo gli anni a dividerci.''
''Lo ammetto, lei è davvero strepitoso! Mi sento vuoto, tutto qui. Vorrei poter parlare apertamente con Natsu, ma per qualche ragione, non ci riesco. Vorrei essere più sincero con me stesso e con i miei sentimenti, ma anche questo è più difficile del previsto, per me. Non so più come andare avanti, preside. Insegnare è tutto ciò che mi è rimasto.''
''Quindi mi stai dicendo che preferisci vedere le persone che ami felici, anche a costo di rimanerne lontano per sempre?''
''Proprio così. Se sono felici, già per me è abbastanza. Ora mi scusi, ma ho un impegno urgente.'' Salutai il preside con un inchino, per chiudermi la porta alle spalle e scendere lentamente le scale. Ricordai il passato con Natsu, molte delle classi in cui avevo insegnato, Mavis...
Sentii qualcuno chiamarla e istintivamente mi voltai a vedere chi fosse.
Era riuscita a trovarsi delle amiche, e questo non poteva rendermi più felice. Sorrisi, e appena fui sul punto di continuare a scendere le scale, qualcuno chiese di chiamare l'infermiera.
Mavis era a terra, non riusciva a respirare, le mani a stringere il proprio petto.
Lasciai la mia valigietta sul pianerottolo e corsi verso di lei. Era da molto che non le succedeva, pensavo fosse guarita.
Arrivai davanti a lei, feci allontanare tutti e iniziai la solita procedura per farla sentire meglio. In qualche minuto, il respiro tornò regolare.
La presi in braccio e la portai in infermeria, dissi a Poryushka di informarmi di qualsiasi problema e andai a riportare il tutto al preside, prima di tornare al fianco della ragazza, stringerle la mano e rimanere lì fino al suo risveglio.

Pov autrice

Mentre tra le strade si potevano chiaramente notare le decorazioni natalizie prendere il sopravvento con le loro luci, in un bar appena fuori Magnolia, frequentato da tipi poco raccomandabili, erano intenti a giocare d'azzardo come al solito e ad ubriacarsi più che mai.
''Capo, è certo di quello che ha fatto?''
''Ma insomma, me lo chiedi da settimane. Certo che ne sono sicuro. È il modo migliore che ho per divertirmi, vedere mio cugino soffrire così tanto.''
''Sei davvero senza cuore, Lyon-sama.'' Disse una ragazza dai lunghi capelli fucsia, prima di baciare appassionatamente il ragazzo.
''Lo so, Sherry. Lo so.'' Disse sogghignando felice, mentre Gray era fin troppo preso dall'unione di stelle e neve che in qualche modo riuscivano a rendere quel triste Natale un pò più magico.




Angolo autrice

Sono stanca morta.

Ma in qualche modo sono riuscita a rispettare la scadenza c': volevo ringraziarvi perché i follower aumentano a vista d'occhio e abbiamo superato di gran lunga le 20000 visualizzazioni complessive, quindi cioè gnaw.
Grazie di tutto per il supporto e alla prossima!

Lety-chan <3

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