Pov Gray
Non potevo crederci.
Era da tempo che non le succedeva.
Continuano ad insistere che stia semplicemente facendo una dieta fin troppo drastica, un calo di zuccheri.
Non credo a nessuna di queste teorie. Sta succedendo troppe volte, per i miei gusti.
''Dovresti fare degli esami specifici, Juvia. Davvero. E soprattutto lasciare il lavoro al club. Sembra essere troppo pesante per te, almeno finché non capiremo la ragione dietro a questi svenimenti.''
''Ma, Gray-sama, Juvia si sente bene. Non sa neanche da che esami partire, anche volendo.''
Sospiro sfinito davanti alla sua incrollabile determinazione.
''D'accordo, ma se dovesse succedere ancora una volta, giuro che sarò il primo a forzarti per farli.''
''Promesso!'' Risponde sorridendo, facendomi sentire leggermente più sollevato.Quella sera, avverto il capo dell'attuale situazione della mia ragazza, ma anche lui insiste nel non preoccuparmi e che non ci saranno problemi, anche in sua assenza.
Mentre io mi ricordo improvvisamente di avere un altro problema.
I miei esami di maturità. Siamo già a Novembre inoltrato. Saranno ad Aprile.
Mancano poco meno di 5 mesi.
E io devo fare il programma di tutto il semestre.
Ottimo. Già.Torno a casa a tarda notte, salgo le scale sfinito, passo davanti camera di mia sorella e noto che cerca di nascondere le sue urla stringendosi un cuscino davanti la bocca.
Sta parlando al telefono, ma con chi?
''Io non so davvero cosa fare. È da mesi che non lo vedo, ma la voglia di pestarlo con le mie stesse mani è troppa.''
Mia sorella ogni tanto torna ad essere la teppista di un tempo. Quasi mi commuovo.
''Non posso fare mosse avventate. È l'anno giusto per Gray. Se dovessi incontrarlo fuori da scuola, allora ci penserò su.''
Io? Ora che c'entro?
''Ti ringrazio per tutto. Buonanotte Lyon.'' Chiude la telefonata, sorride, spegne la luce e si mette a dormire.
Lyon. Mio cugino. Di nuovo.
Non lo vedevo dall'inizio dell'anno scolastico. E questo poteva solamente rendermi estremamente felice.
Ma lasciamo stare, ho altri problemi più importanti, per ora.
Chiudo piano la porta di camera di mia sorella per non farmi sentire e mi catapulto nella mia.
Davvero, però. Di chi diamine stava parlando?When we were only kids and we were best friends. We hoped for the best.
Pov Makarov
Non starò qui a spiegarvi il mio sfinimento nel vedere che a scuola continuavano ad esserci crepe apparentemente insormontabili.
Ma piuttosto, vi parlerò di come il rappresentante d'istituto, Gerard Fernandez, possa essere estremamente convincente quando ha qualche piano malefico che gli rulla in testa.
Ovvero, quando dovresti tentare di scappare con tutte le tue forze, ma non ti accorgi di essere già dentro la sua trappola.
Potrebbe fare il politico. Beh, magari ha semplicemente preso dal padre.
Ma per farla breve, mi ritrovai con una circolare, già ben scritta e firmata dal Comitato Studentesco, sulla mia scrivania, e un Gerard a braccia conserte ad attendere una mia firma.
''Una partita di basket. Ah.''
''Preside, ne abbiamo bisogno. Ho un piano in mente. E in ogni caso, quella dell'ultima volta è brutalmente saltata. A molti è dispiaciuto, quindi possiamo rifarci.''
''Non è quello che mi preoccupa, quanto la squadra contro cui giocheremo. Sono nostri eterni rivali, più che una partita di basket, potrebbe trasformarsi in una rissa da bar.''
''Bisogna correre il rischio e piuttosto prendere questa iniziativa come un trattato di pace.''
''Più che due scuole, sembriamo due nazioni in guerra.''
''In guerra tutto è lecito.''
''Questo cosa c'entra?''
Silenzio.
''Preside, firmi, la prego.''
Sospiro, ancora in parte non molto sicuro di questa decisione. È anche vero che in questi anni Gerard non ha fatto altro che sorprendermi e migliorare. Forse dovrei fidarmi nuovamente di lui, della luce che brilla nei suoi occhi.
Prendo una penna, firmo e porgo il foglio al ragazzo, il quale, dopo avermi ringraziato a dovere, corre a portare la circolare a Mirajane, impaziente di far sapere a tutto l'istituto della partita.
Chiudo gli occhi e rifletto per un istante.
Spero vada tutto bene, di problemi ne abbiamo già abbastanza.Pov Natsu
''Ho bisogno di voi nella mia squadra.''
Riunisco Gajeel, Rogue, Sting e Cobra e gli espongo il mio piano per questa sfida.
''Perché noi?''
''Perché siamo i migliori a saper giocare a basket. E a fare a botte. Considerato contro chi ci stiamo mettendo, penso sia più appropriato dire che ci hai scelti per la seconda situazione.''
''Beh, anche, Cobra. Ma soprattutto perché abbiamo un'ottima coordinazione e un buon lavoro di squadra. Ditemi che siete dentro, ragazzi!''
Li vedo scambiarsi sguardi piuttosto preoccupanti, ma mi va bene, finché questo risulta essere a buon fine per la nostra tanto attesa partita.
''Accettiamo, ma permettimi una domanda. Hai una ragione in particolare per vincere così ardentemente contro di loro, vero?'' Cobra mi conosce meglio di quanto pensassi.
''Esatto. Devo necessariamente batterli.''
''Altra domanda.'' Stavolta è Gajeel a parlare. ''Dov'è lo spogliarellista?''
''Come, non lo sai? Juvia si è sentita male l'altro ieri, lui è corso all'ospedale per starle vicino. Non mi è sembrato il caso di chiamarlo qui anche per questo, oltre che le squadre di basket sono composte da 5 giocatori. E poi lo vedo fin troppo stanco e stressato. Penso sia meglio farlo calmare un pò. Lo chiamerò senz'altro oggi pomeriggio e passerò anche a salutare Juvia, se volete unirvi.''
Gajeel accetta la mia proposta, mentre gli altri dicono di avere altro da fare e le nostre strade si dividono.''Nelle scuole precedenti, hai mai partecipato a una partita di basket contro altri istituti?''
''No, anche perché in quanto lavoro di squadra, ho sempre fatto schifo.''
''Eppure ora hai trovato noi e le cose vanno bene!''
''Cos'è, ti stai dando delle arie?''
Scoppiamo a ridere per poi cambiare vari discorsi, mentre siamo intenti a percorrere la strada per arrivare fino all'ospedale.Pov Gajeel
Non penso sorriderebbe così con me, se sapesse tutto ciò che ho fatto in passato.
Soprattutto una cosa in particolare.
Ma forse è meglio lasciar perdere, per ora.
Meglio godersi questi momenti fino all'ultimo secondo.
Perché quando quella storia salterà fuori, tutto quello che ho costruito qui andrà in fumo.
Perderò tutto.
Perderò lei.
Perdonami, Levy.Pov Juvia
È vero, sono una bugiarda.
Oltre ad avere dei dolori abbastanza forti allo stomaco, molto spesso ho delle forti nausee. Anche se fino a prima della festa di Hallooween, quest'ultime non le avevo mai avute.
Trattenere i conati davanti a Gray-sama diventa sempre più difficile.
È solo che ho paura. Molta paura.
Non voglio sapere ciò che mi sta succedendo. Non ho le forze, né la voglia di sapere.
Chiudo gli occhi, tentando di scacciare il pensiero per addormentarmi.
Ma solo gli incubi vengono a tenermi compagnia.Angolo autrice
Ultimamente non so dove sbattere la testa prima, yey.
Però il tempo per scrivere, in qualche modo, riesco a ritagliarlo c':
Vi assicuro che mi sto divertendo troppo ad intrecciare tanti filoni narrativi insieme, mettere in pausa alcuni per sottolinearne principalmente altri.
Pensavo sarebbe stato più difficile e poco produttivo, ma invece sembra che abbia avuto una buona idea!
E voi che ne pensate? Vi sta piacendo questo modo di procedere?
Se non ricordate la storia attorno a ciò che ha detto Ultear, andate a rileggere i primi capitoli e penso riuscirete ad arrivarci da soli!
Detto questo, grazie di tutto e alla prossima <3Lety-chan
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Fairy Tail High School
FanfictionUna giovane studentessa scappata dal padre, un ribelle rosato sempre pronto ad attacare briga, una lettrice accanita, un moro buzzurro appena trasferito, uno spogliarellista bocciato, una stalker troppo timida per mostrarsi al proprio amato, una rap...