chapter 3

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Mia madre mi avvisò,attraverso la chiamata del giorno precedente,che il giorno seguente avevo scuola.
Infatti,con i soldi che mi diedero i miei genitori prima della partenza mi comprai del materiale scolastico.
La sveglia del mio telefono iniziò a suonare dando inizio alle note della canzone strumentale di Mercy.
Lo cercai sul comodino accanto al mio letto per poi spegnerla.
Aprii lentamente gli occhi in modo di farli abituare alla luce che facevano i raggi del sole entrando dalla finestra.
Mi alzai e andai in bagno per farmi una doccia rinfrescante.
Quando finii mi vestii con una maglietta nera,leggings anch'essi neri,una felpa blu e tutto abbinato alle mie scarpe bianche e blu.
Feci colazione solo con una tazza di latte. Eh già,bevevo ancora il latte.
Dopo averlo bevuto presi la mia cartella che si trovava accanto alla porta ed uscii di casa.
Non sapevo dove si trovava quella scuola,infatti,feci delle ricerche su internet.
Non era lontana da dove abitavo per fortuna.
Presi gli auricolari e li collegai al telefono.
Schiacciai la playlist casuale e partì Shout Out To My Ex delle Little Mix.
Quella canzone era appena uscita e già la adoravo quanto Little Things dei One Direction.
La musica mi rilassava sempre,mi portava in un mondo completamente diverso da quello che mi trovavo in quel momento.
Qualche minuto dopo arrivai davanti al cancello del grande edificio.
Mi guardai intorno mentre camminai verso l'entrata della scuola.
Alcune persone mi guardarono altre invece non mi calcolarono minimamente.
Odiavo avere l'attenzione di tutti,mi faceva sentire a disagio.
Chiesi informazioni per andare in segreteria ed una volta arrivata presi il mio nuovo orario e il numero del mio armadietto.
Mancavano ancora cinque minuti prima che le lezioni iniziassero.
La mia classe era la 3A e alla prima ora avevo matematica.
Quando la trovai entrai e mi sedetti nel settore centrale,terza fila,per poi aspettare il prof o la prof.
La lezione cominciò un paio di minuti dopo e la prof iniziò a fare l'appello.
Stava per pronunciare un nome quando fu interrotta dalla porta aprirsi.
Guardammo tutti verso essa con un gran silenzio e due ragazzi entrarono con il fiatone,come se avessero fatto la maratona.
"Scusi prof,c'era traffico" disse il ragazzo moro.
Fissandolo ancora per un po' notai che era lo stesso ragazzo dell'aereoporto.
Appena mi notò,mi fissò e mi sorrise.
Sinceramente non capivo,ero confusa.
"Okok va bene ora pero' sedetevi" disse la prof infastidita.
Accanto a me avevo una ragazza,sembrava alta come me a prima vista e aveva i capelli color cioccolato.
I due ragazzi si sedettero davanti a noi visto che erano gli unici posti liberi e la prof continuò a fare il suo appello.
"Madison Martinez" disse un nome.
"Eccomi" alzò la mano la ragazza alla mia sinistra.
Ecco come si chiamava.
Disse altri nomi per poi dire il mio.
"Audrey Taylor"
"Io" alzai la mano.
"Sei quella nuova giusto?" chiese poi ed io annuii.
I ragazzi davanti a noi si girarono inisieme verso me e Madison e ci sorrisero.
Noi due ci guardammo stranamente e alzammo le spalle.

17/10/16

Spaces | Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora