chapter 44

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"Quindi come sto?" chiesi alla mia migliore amica guardandomi allo specchio.
Quella sera eravamo stati invitati ad una festa di un amico di Nash.
"Stai bene" mi disse.
"Sicura?" mi girai verso di lei per vedere la sua reazione al mio vestito.
"Si" mi sorrise dolcemente.
Indossavo un vestito corto che arrivava a metà coscia. Era nero, con una gonna ampia e il petto a forma di cuore. Mi truccai un pochettino con l'eyeliner e il rossetto. Mi arricciai i capelli per poi mettere un fiocco dietro anch'esso nero.
Abbinai tutto il mio outfit con dei tacchi neri.
Mi guardai di nuovo allo specchio e onestamente mi piaceva.
Maddie invece indossava un vestito rosso con dei tacchi bordeaux.
Quando finimmo di prepararci i tre ragazzi erano già pronti ed erano seduti sul divano al piano di sotto.
Scendemmo insieme facendo attenzione a non cadere per le scale. Nash, Daniel e Cameron girarono lo sguardo verso di noi e quest'ultimo venne a baciarmi.
"Sei fantastica, tesoro" mi sussurrò.
"Grazie amore, anche tu anche se sei vestito normalmente" gli dissi.
"Ma io sono sempre fantastico quindi non c'è bisogno che tu me lo dica" mi pizzicò il naso.
Feci la smorfia e mio fratello venne verso di me e disse la stessa cosa del mio ragazzo.
Dopo tutti i complimenti andammo alla festa con l'auto di Cam.
La casa era illuminata da luci colorate. La musica era ad alto volume, come se tutti quanti fossero sordi.
Scendemmo dalla macchina e ci dirigemmo dentro.
L'odore del fumo era sparso per tutta la casa, in poche parole non si riusciva a respirare.
"Ma qui si stanno drogando" disse Daniel.
"Cameron, non so se voglio ancora entrare" gli dissi ormai urlando.
"Stai tranquilla, non ti lascio" mi sorrise.
Annuii e andammo in cucina per bere qualcosa per poi andare a ballare insieme agli altri.
Il ritmo della musica faceva tremare tutta la casa. Continuai a bere. Esattamente non sapevo cosa fosse ma era buono.
Dopo un'ora e mezza di divertimento mi fermai. A quel punto avevo perso tutti i miei amici di vista.
Uscii nel retro dove c'era una piscina e un gruppo di ragazzi.
"Amore vieni qui!" urlò qualcuno.
Seguii la voce e notai che era il mio Cameron.
Mi sedetti accanto a lui ed egli iniziò a darmi dei bicchierini.
Quelle bevande erano buonissime, le stesse che bevvi all'inizio. Ne volevo altre. Ne chiedevo altre. Cam continuò a darmeli, era felice.
I ragazzi intorno al tavolo, che stavano con noi due, urlavano dalla felicità ogni volta che versavo qualcosa dentro il mio stomaco.
All'inizio era uno solo ma con il passare dei minuti aumentarono.
La testa mi stava polpando fortemente, la vista era sfuocata, come se stessi per piangere. Avevo bisogno di quella bevanda rossa. Stavo male ma volevo continuare a bere. Finii tutte le bottiglie, Cameron era divertito. Ne cercai altre in giro per la casa ma non le trovai. Mi sedetti su un divano dentro casa. Il sonno, all'improvviso, volle divorarmi e, nonostante la confusione che c'era là dentro, mi addormentai con un respiro a fatica.

14/1/2017

Spaces | Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora