I giorni passarono velocemente.
Anche Natale e Capodanno passarono subito.
Invitai la mia amica a dormire a casa mia in quei due giorni mentre i ragazzi si autoinvitarono e grazie a quelle due notti passate insieme li conobbi meglio.
Eravamo più uniti rispetto al primo giorno di scuola.
In quel preciso momento stavo mettendo a posto i libri e accanto avevo Cameron che stava facendo la stessa cosa.
"Che bello manca solo un'ora" disse lui sospirando.
"Si infatti hai ragione,non ne pos-" non finii la frase che raccolsi un foglio che cadde dal quaderno del ragazzo.
Più che un foglio era una foto.
La guardai attentamente assottigliando gli occhi.
"Cameron" lo chiamai.
Lui mi guardò per poi rispondere "si che c'è?"
"Dove l'hai presa sta foto?" gli chiesi.
"Oh è mia. La porto sempre con me" mi rispose.
"Come mai?" domandò poi.
"Perchè anche io ho questa foto" dissi quasi in lacrime.
In quella fotografia c'erano due bambini. Uno maschio ed una femmina.
A prima vista non mi accorsi che ero io ma guardandola meglio,ero proprio io quella bambina.
"Sono io questa" gli indicai con l'indice la bambina sorridente.
"Come scusa? Ceh tu sei Audrey lei invece è Chloe" disse tutto confuso e agitato.
"Io mi chiamo Audrey Chloe Taylor" dissi tremando e le lacrime che mi rigavano il volto una alla volta.
Avevo la mente sotto e sopra.
Avevo un forte mal di testa,come se stessi per impazzire.
Le lacrime aumentarono e tra i singhiozzi il mio respiro si fece irregolare lasciando il mio petto andare su e giu.
Mille pensieri invasero la mia mente ormai persa.
"Scusa ora vado" tirai su il naso con la manica della mia felpa nera e me ne andai.
"No aspetta!" mi urlò dietro ma non gli diedi ascolto.
La campanella suonò,avevo ancora una lezione pero' non me la sentivo di stare in classe così tornai a casa di corsa.
Aprii la porta d'ingresso,buttai lo zaino per terra senza darci troppa attenzione e andai in camera mia.
Nell'armadio,dietro ai vestiti,avevo una scatola.
Conteneva delle mie vecchie foto e dei miei 'porta fortuna'.
Cercai la stessa fotografia che aveva Cameron.
La svuotai tutta per poi trovarla.
La presi tremando,non riuscii a vedere la foto benissimo che la mia vista diventò sfuocata.
Piansi di più,appoggiai la schiena al muro gelido e la testa alle mani.
Tutto,ad un tratto,diventò pesante.12/11/16
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Spaces | Cameron Dallas
FanfictionHo provato e ho fallito. Sono caduta e mi sono rialzata. Mi sono fatta male e mi sono curata. Sto vivendo ma è come se non ci fossi. Mi guardo allo specchio e quasi quasi non vedo me riflessa su di essa. Cammino tra la gente nonostante mi sputan...