chapter 58

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Una settimana passò, era il giorno del mio compleanno e io e Maddie eravamo al centro commerciale per fare shopping. Comprai gonne, top, pantaloncini, trucchi e molto altro.
Camminammo per tre lunghissime ora a mio parere e le nostre gambe non reggevano più.
Erano le 19:55, era ora di cena e infatti andammo dal MC.
Dopo aver cenato tornammo a casa in pullaman.
"Scommetto quanto vuoi che queste borse pesano più di me" ridacchiò la mia migliore amica.
"Anche secondo me" ridacchiai pure io aprendo il porto e di casa.
"Casa dolce casa" disse Madison.
Girai a destra e vidi i miei genitori.
"Oddio mamma!! Papà!!" corsi ad abbracciarli il più forte possibile.
"Mi siete mancati" continuai.
"Anche tu piccola mia" dissero ricambiando l'abbraccio.
Ci staccammo e solo pochi minuti dopo notai che c'erano una signora e un signore.
"Voi siete?" chiesi gentilmente ai signori seduti sul divano.
"Sei tu Audrey giusto?" chiese la signora ed io annuii.
La donna si alzò piangendo e camminò verso di me per poi stringermi a sè.
Non capivo.
"Amore" disse mia madre.
"È lei la tua vera mamma" disse anche lei in lacrime.
"Cosa?!" quasi urlai.
"Non hai letto la lettera che ti abbiamo mandato? C'era anche il certificato di adozione" disse mio padre.
"No.. Non l'ha letta. L'ho presa io" disse ad un certo punto Cameron.
Lo guardai incredula.
"Tu lo sapevi" e per la seconda volta in un giorno mi misi a piangere.
"No.. Noi lo sapevamo" disse Daniel.
"Perchè cavolo non me lo avete detto!!" urlai.
Non risposero. Fecero scena muta.
Lo guardai schifata per poi guardare i miei 'genitori'.
"Mamma, seriamente non sono vostra figlia?" mi avvicinai a lei prendendole le mani.
"Sei nostra figlia Audrey, pero' adottiva" mi spiegò.
Faceva davvero male sentire la parola figli e la parola adottiva nella stessa frase.
"Eccomi scusatemi" disse entrando
"Dylan? Che ci fai qui?" gli chiesi.
"Audrey? I miei genitori mi hanno detto di venire qui" disse.
Non stavo capendo più nulla. La testa mi faceva male, come se stesse per scoppiare da un momento all'altro.
"Audrey.. Lui è tuo fratello" dissero i miei nuovi genitori.
Ecco perchè pensavo di conoscerlo da tanto tempo.
I miei, oramai ex amici, assistettero alla scena in silenzio. Maddie piangera tra le braccia di Nash e Daniel e Cameron erano come me. Non capivano.
"Ho già preparato le tue valige" disse mia 'madre'.
"Perchè?" domandai subito.
"Perchè sta sera ritornerai con noi in Australia" disse il mio nuovo papà.
"Cosa?! No!" urlai.
"Abbiamo il volo tra un'ora" disse mia madre.
Pensai a tutto quello che mi era successo là in America e dopo qualche secondo dissi "forse è meglio così, voglio andarmene da questo posto di merda"
"Audrey ti prego non andartene, lo so che ti ho spezzato il cuore pe-" disse piangendo Cam.
"Cuore? Ma che cuore Cameron! Tu mi hai rotto il cazzo!" gli urlai.
Salii in camera mia e portai giù le mie valige. Stavano piangendo tutti.
Salutai solo i miei genitori adottivi e nessun altro.
Salii in macchina e andammo in aereoporto.
Facemmo tutti i check-in che dovevamo fare e salimmo sull'aereo.
Durante il viaggio non feci altro che parlare con i miei nuovi genitori, con mio fratello Dylan e pensare al mio passato.
Erano molto simpatici a dir la verità e onestamente non vedevo l'ora di arrivare a Sidney.
Bye bye past, welcome present.
New place new life.

27/1/17

Spaces | Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora