chapter 33

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La sveglia suonò come ogni singolo giorno. Ero davvero stanca. Gli occhi mi si potevano benissimo chiudere.
Mi alzai sbuffando rumorosamente e andai giù a fare colazione.
Aprii il frigo e presi un yogurt alla fragola e delle gocce di cioccolato.
Mangiai per poi salire su a fare un doccia e vestirmi con una canottiera/top bianca, dei pantaloncini e una felpa nera della nike, tutto abbinato alle mie scarpe anch'esse bianche come la maglietta. Mi asciugai i capelli e uscii di casa appena finii.
Mi misi gli auricolari nelle orecchie. Ormai andavo a scuola da sola perchè Madison andava con Nash, il suo ragazzo.
La musica fece vibrare i miei tipani per tutto il tragitto. Neanche dopo 10 minuti arrivai davanti al cancello della scuola. Entrai e tutti si misero a fissarmi come i giorni precedenti. Andai verso i miei tre amici e li salutai.
"Ieri è stato bello" disse Maddie.
"Si, mi fanno ancora male le gambe e oggi abbiamo anche Ed Fisica" dissi io.
"A che ora?"
"Quarta"
La campanella suonò e tutte le persone che erano fuori si radunarono nell'atrio della scuola.
Prima ora, matematica.
Seconda, scienze.
Terza, Fisica.
Il prof di Fisica stava antipatico a tutti quelli della classe. Spiegava 3 o più argomenti velocemente in una sola lezione. Noi non capivamo, alzavamo la mano e gli chiedevamo se poteva rispondere e la risposta fu "No stavi attenta"
"Prof io ero attenta e lei ha detto, il primo giorno di scuola, che se non capivamo qualcosa glielo dovevamo dire così ce lo rispiegava" dissi e proprio in quel momento l'ora di 50 minuti finì.
Il fumo mi usciva dalle orecchia, sia in quello destro che in quello sinistro. "Uffa non ho voglia di fare ed fisica" si lamentò la mia migliore amica.
"Penso che oggi si faccia pallavolo" dissi.
Presi il mio zaino con le scarpe, il deodorante e una maglietta di ricambio e andai in palestra con l'intera classe.
"Andate a cambiarvi" disse la nostra prof.
Tolsi le mie scarpe e misi quelle da ginmastica. Mi legai i capelli in una coda abbastanza alta e, con Maddie, andai dagli altri.
"Cinque giri intorno al campo" disse subito.
Iniziammo a correre uno dietro l'altro, c'erano alcuni che superavano e altri che avevano già il fiatone.
Il fishietto tanto fastidioso fece rumore e noi ci fermammo.
Dopo quella corsa l'insegnante ci fece fare degli esercizi di pallavolo e poi la partita.
Ero nel posto 1 quindi dovetti battere per prima.
Appena l'albitro mi diede il via feci una battuta dall'alto.
Dopo dieci minuti anche quell'ora finì e andammo nello spogliatoio.
"Aspetta Audrey!" mi chiamarono.
Mi girai ed era la mia prof.
"Si?"
"Tu farai parte della squadra di pallavolo. Non dire di no perchè non puoi rifiutare" mi avvertì.
"Che???" chiesi stupita.
"Prof noi andiamo" dissero i miei compagni dietri di me.
"Si si andate pure" andarono via come un gregge di pecore.
"Domani alle 17:00 ci saranno gli allenamenti quindi non mancare" disse per ultima cosa.
"Ora puoi andare anche tu"
Andai a cambiarmi le scarpe, la maglietta e mi spruzzai del deodorante.
Bevvi un pochino e uscii a testa basta.
"Ehi amore" disse qualcuno.
Alzai il mio capo e vidi Steven.
"E tu cosa ci fai qui?" non era in prigione?  Come faceva ad essere la in quel momento?
"Ma hai sbattuto la testa da qualche parte? Io vado a scuola qui e sto con te" sorrise. Cercai di superarlo ma lui mi spinse con forza contro il muro e mi diede piccoli baci.
"Steven sta lontano da me" dissi.
"Perchè dovrei? Dopo quello che hai fatto dovrei starti molto più vicino" mi accarezzò la guancia destra.
Ormai avevo paura di lui, stavo tremando.
Il suo viso si avvicinò ancora e mi diede altri baci. Io cercai di allontanarlo ma non ci riuscii e per fortuna qualcuno disse "levati".
"Oho eccolo finalmente" andò verso Cameron e gli diede un pugno.
Quest'ultimo lo sfiorò e lo stese a terra.
"Stupido" disse tirando su il naso e venendo verso di me.
"Tutto ok? Ti ha fatto male?" si allarmò.
"No" sorrisi.

23/12/16

Spaces | Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora